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META-MEDIUM
motivo, molti autori considerano il computer come un e un
MEDIUM-AMBIENTE (= mezzo in cui poter inserire ed elaborare dei dati); esso
integra e mette in contatto, in relazione e in comunicazione i media, le tecnologie e
gli elettrodomestici tradizionalmente di erenti (telefono, tv, radio…).
→
Rivoluzione digitale nasce a partire dagli anni ’50 = periodo dei viaggi nello
spazio, serviva passarsi informazioni => primissimi passaggi di informazione
attraverso i computer. →
I vantaggi della rivoluzione digitale consente al mondo dell’informazione e della
comunicazione di essere più veloce, di erenziato, creativo e onnicomprensivo.
Possibilità di archiviazione di elementi digitali + di inter-scambiare i contenuti
velocemente.
La digitalizzazione dei formati e la standardizzazione dei protocolli consente il
superamento della principale strettoia propria dei formati analogici:
- la scarsa compatibilità tra i diversi media, dal punto di vista delle tecnologie di
trasmissione, di conservazione e di trattamento delle informazioni;
- la conseguente provvisoria intercambiabilità dei contenuti.
Qualità dei siti web = data da questi fattori:
- - -
Accessibilità; Funzionalità; USABILITÀ.
- -
Architettura; Contenuto;
- -
Comunicazione; Gestione;
Analfabetismo di ritorno = incapacità di visualizzare il messaggio scritto e di
adeguarsi al costante rinnovamento di determinate multimedialità.
ffi ff
ff fi ff
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Ludovica Cascino A.A. 2022/2023
7/03/2023 - Lezione 10
Nuovi modelli di giornalismo = era post digitale (rivoluzione digitale = spartiacque
perché con essa la comunicazione cambia in modo rilevante).
I modelli non sono ssi ma possono essere sovrapponibili, sono utili per poter ad
esempio privilegiare certe fonti rispetto ad altre.
Il giornalismo partecipativo trasporta i modelli di giornalismo dall’era pre-digitale a
post-digitale, infatti esiste nei nuovi modelli il citizen journalism = giornalismo
partecipativo, che vuole coinvolgere l’utenza.
→
Newsmaking criterio di notiziabilità = fare notizia. Questo modello indica la
➤
costruzione delle notizie secondo determinate logiche. La matrice anglosassone
della parola porta al signi cato di “costruzione di notizie”. In alcune branche del
giornalismo di oggi – ma in generale, per l’appunto, nella comunicazione – le
costruiscono.
notizie non si scovano, non si sviluppano, si Si producono,
appunto.
Viene meno la «notiziabilità»?
Omologazione vs. di erenziazione.
Storytelling e scrittura persuasiva = due tecniche con stesso obiettivo, ossia
persuadere il lettore a ritenere vero ciò che viene scritto.
Capacità di costruire notizie a partire dalla scelta dei media. Si inizia a studiare
come un fatto diventa notizia in America nel 1947 (senatore McCurthy inizia una
battaglia contro gli americani sospettati di comunismo, questa fa si che molti
contenuti giornalistici siano variati per evitare di destare sospetti di comunismo =>
psicologicamente il giornalismo americano di quegli anni è meno libero => i
sociologi studiano quanto il newsmaking sia in uenzato dall’esterno => come
vengano applicati i criteri di notiziabilità). Agenda setting = un’agenda più o meno
virtuale in cui si individuano gli eventi che possono diventare notizia o che si
fi ff fi fl Ludovica Cascino A.A. 2022/2023
intende far diventare notizia. Si deve cercare di andare contro alle istanze che sui
social appaiono prioritarie.
Citizen Journalism = giornalismo partecipativo che si è reso più semplice grazie
➤
alla rivoluzione digitale (es. Wikipedia = una comunità di utenti). Questo modello ha
però anche originato dei problemi perché non tutti gli utenti partecipano
consapevoli delle informazioni e/o della veri ca delle fonti necessarie alla
Il citizen journalism ha esponenzialmente aumentato
costruzione della notizia.
la disinformazione. Questo modello può quindi funzionare solo se si hanno delle
strutture e delle armi per evitare la caduta nella disinformazione. Analfabetismo
funzionale = dopo una certa età si tende a regredire a livello di lettura/scrittura.
→
Data journalism Con questa espressione si intendono le inchieste o i
➤
reportage realizzati con gli strumenti della matematica, della statistica e delle
scienze sociali e comportamentali, applicate alla pratica del giornalismo. Il
giornalismo dei dati => si deve avere molti dati e numeri alla mano, si devono
veri care molte cose => è un modello complesso e “faticoso”.
Per scrivere un articolo di data journalism, che alla ne è più un reportage, bisogna
svolgere quattro fasi: (1) cercare dati da fonti specializzate; (2) ltrare le fonti in
base alle necessità per l’articolo; (3) visualizzare il dato nel modo più semplice e
lampante possibile; (4) raccontare la storia. Anche questo tipo di giornalismo
nasce prima della rivoluzione digitale, ma con essa è ri orito perché ha dato la
possibilità di accedere a molti dati semplicemente tramite internet.
→
Brand journalism (o giornalismo d’impresa) un’informazione proposta da
➤
un’azienda sui temi di cui essa si occupa, e per il pubblico che raggiunge con i
propri prodotti o servizi => è un tipo di giornalismo che “sta a metà” tra
giornalismo e marketing. Il giornalista non comunica il prodotto (quello lo fa la
pubblicità => marketing), ma cura la comunicazione che l’azienda fa di se => si
occupa del marchio in generale, non di un suo prodotto speci co. Attraverso il
parlare di valori condivisi dall’azienda. Punta alla delizzazione dell’utente. Lo
storytelling è fondamentale perché si tratta di portare il lettore all’interno del
mondo dell’azienda.
Di erenze tra giornalismo e marketing:
GIORNALISMO: informazioni complete, fornite in piena libertà ed autonomia
(possibilmente) e rispettando i soggetti coinvolti; ha bisogno del marketing per
vendere i suoi prodotti.
MARKETING: richiamare l’attenzione, sedurre il potenziale cliente; il marketing ha
bisogno delle comunicazioni di massa per espletare la sua funzione.
ff fi fi fi fi fi fi fi Ludovica Cascino A.A. 2022/2023
Contenuto del brand: non è più una forma informativa, ma comunicativa.
Nasce dall’esigenza delle aziende di comunicare i contenuti al pubblico target in
modo diverso dalla pubblicità classica, a causa dei tagli agli investimenti
pubblicitari.
Si ricorre allo storytelling giornalistico che si connota anche per la sua maggior
credibilità rispetto alla pubblicità.
Articoli sponsorizzati dal brand (non necessariamente aventi ad oggetto il brand).
Rimango giornalista perché non sto facendo pubblicità, sto comunando i valori
aziendali tramite lo storytelling.
→
All News modello che ha l’opportunità di evolversi solo grazie alla rivoluzione
➤
digitale. Canale tematico che trasmette 24 ore su 24.
Non trattenere lo spettatore per vedere la successiva edizione ma far sintonizzare il
numero più alto di persone in quella edizione.
E etto di verità.
Coincidenza tra tempo reale e televisivo.
Uso costante della diretta.
Notizie fornite = più oggettive rispetto ad altre perché i canali all news non
possono prevedere un’interpretazione o un punto di vista => si riferiscono le
notizie in tempo reale, senza approfondimenti opinionistici.
Il lavoro è di cile perché non ci si può preparare prima, bisogna essere
costantemente pronti.
8/03/2023 - Lezione 11
Disinformazione = una grande categoria di informazioni “sbagliate”.
Termine adottato da Stalin per dire che gli occidentali erano sottoposti ad
informazioni false.
È un termine che raggruppa molte informazioni improprie.
All’interno della categoria troviamo la:
Disinformazione
1. = è presente il dolo => la volontà di costruire una serie di
notizie e linee editoriali atte a fornire informazioni volutamente sbagliate.
Misinformazione
2. = informazione malamente costruita e consegnata al lettore
=> notizia sbagliata ma non di proposito.
Propaganda
3. = scopo abbastanza preciso nei regimi dittatoriali e/o stati in
guerra => portatrice di determinati valori che si contrappongono ad altri che
vengono proposti come sbagliati (es. ministero della cultura popolare fascista =
vendere una nazione nalmente funzionante e fatta di italiani eroici disposti a
morire per la patria, era una propaganda destinata all’estero per far capire che
l’essenza del regime fosse migliore e più giusta di quella degli altri paesi).
ff ffi fi Ludovica Cascino A.A. 2022/2023
Teorie complottiste e cospirazioniste
4. = teorie che partono dal presupposto
“a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca” e che vanno a trovare ragioni
non corrispondenti alle fonti a disposizione (es. falsi miti legati alla popolazione
ebraica nell’Europa dell’est => invogliare la popolazione a pensare che esista
una spiegazione a determinati problemi. Teorie famose di oggi = la CIA che
impianta microchip sotto pelle, le scie chimiche…).
Partisanship
5. = informazione di parte > non fa propriamente parte della
disinformazione, ma è un’informazione dichiaratamente di parte => il
giornalista deve abbracciare la linea editoriale che segue => deve portare
avanti i valori dell’editore => diventa giornalista di parte, e non è considerabile
disinformation.
Fake news
6. = notizie sbagliate, non sono un errore giornalistico per cui si può e
deve fare una retti ca, ma sono notizie appositamente costruite per trarre in
inganno.
Le fake news non sono una novità di oggi, ma oggi essendo aumentati i mass
media a disposizione, rimpallare una fake news è decimante più semplice e si può
far avere una di usione più veloce.
Caso più vicino a noi con impatto peggiore = protocolli dei Savi di Sion = protocolli
che si dicevano essere stati ritrovati nella comunità ebraica, nei quali si indicava
che i saggi ebrei dichiaravano il fatto che bisognasse creare un complotto per
rovesciare i governi e ottenere il potere politico ed economico in tutto il mondo. Su
questo si è basata la lotta di Hitler perché si appoggiava a questo documento per
provare la veridicità della sua teoria antisemita. Il documento viene “scoperto” dai
russi, poi smentito dagli inglesi ma Hitler lo riprende dopo anni e la fake news
viene fatta passare per verità.
Normalmente le fake news trovano so