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Se X ha distribuzione Geometrica di parametro p (0, 1), per k 0 :
∞
∑
≥ − i
P (X k) = p(1 p) ,
i=k
−
che, posto j = i k, diventa:
∞ ∞
∑ ∑
− − −
j+k k j
p(1 p) = (1 p) p(1 p) ;
j=0 j=0
Siccome ∞
∑ − j
p(1 p) = 1,
j=0
[infatti ∞ ∞
∑ ∑ 1 p
− − ·
j j
p(1 p) = p (1 p) = p = = 1,
− −
1 (1 p) p
j=0 j=0
grazie a (*) ],
otteniamo infine: ≥ − k
P (X k) = (1 p) , k = 0, 1, . . .
Allora, se T è l’istante di primo successo in una sequenza di prove indipendenti e Bernoul-
liane, in cui la probabilità del successo è costante, ed uguale a p, otteniamo, per k =
1, 2, . . . : − − − ≥ ≥ − k
P (T > k) = P (T 1 > k 1) = P (T 1 k) = P (X k) = (1 p) ,
−
dove abbiamo posto T 1 = X, e la v.a. X ha distribuzione geometrica di parametro p.
1
Proprietà di mancanza di memoria di variabili aleatorie discrete
Una variabile aleatoria discreta Z a valori interi non negativi gode della pro-
prietà di mancanza di memoria se per ogni n ed m interi non negativi:
P (Z > n + m|Z > n) = P (Z > m) (A1)
1. Sia T l’istante di primo successo in una successione di prove ripetute di
Bernoulli e indipendenti, in ciascuna delle quali la probabilità del succeso è
∈
costante, ed è ugale a p (0, 1); sappiamo che T ha distribuzione geometrica
−
modificata di parametro p, ovvero X = T 1 ha distribuzione geometrica di
parametro p. Ebbene, T gode della proprietà di mancanza di memoria, ovvero
vale (A1); infatti, si ha: P (T > n + m, T > n) P (T > n + m)
P (T > n + m|T > n) = =
P (T > n) P (T > n)
− n+m
(1 p) − m
= = (1 p) = P (T > m).
− n
(1 p)
Per illustare il significato della proprietà di assenza di memoria, osserviamo
che, se nelle prime n prove non si è avuto alcun successo, la probabilità che
non si verifichi alcun succeso fino alla prova n + m non dipende da n, ossia da
quanto si è atteso, ma solo dal numero m di prove ancora da effettuarsi.
Ad esempio, calcoliamo la probabilità che nel gioco del lotto il numero 34 non
esca in n successive estrazioni su una ruota fissata. Denotiamo con E l’evento
k
“ nella k−esima estrazione esce il numero 34 sulla fissata ruota ”, per k =
1, 2, . . . Utilizzando lo schema succeso-insuccesso in estrazioni senza rimpiazzo
(distribuzione ipergeometrica), si trova facilmente che P (E ) = 1/18 . Sia ora
k
T il numero minimo di estrazioni sulla ruota fissata, affinché si presenti per la
prima volta il numero 34. Come si sa, T ha distribuzione geometrica modificata
di parametro p = 1/18 . Se indichiamo con A l’evento “ il numero 34 non esce
n
nelle prossime n estrazioni sulla ruota fissata ”, allora
( ) ( )
n n
1 17
−
P (A ) = P (T > n) = 1 = , n = 1, 2, . . .
n 18 18
Osserviamo che la probabilità che il numero 34 non esca in n estrazioni succes-
sive è strettamente decrescente in n; ciò significa che ritardi via via più lunghi
diventano sempre meno probabili.
Comunque, dalla (A1) si ottiene: |A
P (A ) = P (A )
n+m n m
274
ovvero, la probabilità che il numero 34 non esca nelle successive n+m estrazioni,
avendo osservato che esso non è uscito nelle prime n estrazioni, non dipende
da n, cioè dal cosiddetto “ritardo ” dell’evento.
2. Mostriamo ora che la geometrica modificata è l’unica distribuzione discreta,
a valori interi positivi, che ha la proprietà di mancanza di memoria.
Infatti, supponiamo che per Z valga (A1); posto q = P (Z > h), h = 1, 2, . . .
h
essa si scrive: ·
q = q q
n+m m n
·
Intanto, per m = 0 si ha q = q q e quindi, semplificando q , si ottiene
n 0 n n
·q
q = P (Z > 0) = 1. Inoltre, per m = 1, si ha q = q , e quindi, procedendo
0 n+1 1 n ≥
n n
per induzione, si ottiene q = P (Z > n) = q . Allora P (Z n + 1) = q e
n 1 1
≥ ≥ − ≥ −
n−1 n−1 n
P (Z n) = q . Ma P (Z = n) = P (Z n) P (Z n + 1) = q q =
1
1 1
− −
n−1
q (1 q ). Posto p = 1 q , si ottiene infine:
1 1
1 − n−1
P (Z = n) = p(1 p) , n = 1, 2, . . .
ovvero Z ha distribuzione geometrica modificata di parametro p.
∼
3. Per una v.a. X Geom(p), la proprietà di mancanza di memoria, si può
scrivere: ≥
P (X = m + k|X m) = P (X = k) (A2)
E’ facile verificare che (A2) vale, poiché: − m+k
P (X = m + k) p(1 p)
≥
P (X = m + k|X m) = = =
≥ − m
P (X m) (1 p)
− k
= p(1 p) = P (X = k)
Mostriamo ora, analogamente a quanto fatto prima, che la v.a. geometrica è
l’unica v.a discreta a valori interi non negativi che soddisfa la proprietà (A2).
Infatti, posto p = P (X = k), la (A2) si può scrivere:
k ( )
∞
∑ ∑
m−1
−
p = p p = p 1 p
m+k k k k k
k=m k=0
− − − −
= p (1 p p . . . p ).
k 0 1 m−1
−
Allora, per m = 1 si ottiene: p = p (1 p ) e, procedendo per induzione:
k+1 k 0
− k
p = p (1 p ) , k = 0, 1, . . .
k 0 0
Posto p = p, vediamo subito che quella sopra è la densità discreta di una v.a.
0
geometrica di parametro p. 275