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Autofagia
Avviene nei tessuti dove il disordine è più limitato, causando dei danni anche all'erinnovamento. Si tratta di una cellule vicine. La lisi cellulare libera nell'ambiente morte cellulare parziale: la cellula elimina al suo circostante alcuni componenti cellulari, interno i componenti cellulari usurati e li provocando una risposta infiammatoria. Sostituisce, rimanendo così sempre al massimo della sua efficienza.
La cellula verrà poi eliminata dall'organismo attraverso il sistema immunitario specifico tramite i macrofagi, oppure semplicemente all'esterno come le cellule epiteliali, o tramite feci.
Proliferazione e differenziamento. Deve essere in stretto equilibrio con la morte cellulare: una proliferazione eccessiva o insufficiente cellule staminali porta a processi patologici. È regolata dalle cellule in grado di effettuare una divisione asimmetrica generano due cellule figlie differenti: una è una.
identica a quella madre (è un'altra cellula staminale) e l'altra è invece una cellula più specializzata che va verso un differenziamento. Il differenziamento è progressivo ed è composto da due fasi: 1. Precursori/progenitori popolazione che da l'equilibrio e prolifera in maniera proporzionata all'usura; 2. La cellula cessa di dividersi per svolgere la propria funzione. Le cellule staminali sono presenti in tutti i tessuti (pelle, intestino, midollo osseo) ma non sono tutte uguali. Una delle caratteristiche che diversifica le cellule staminali è la 'potenza' = il numero di tipi cellulari a cui danno origine: - multipotenti: possono differenziarsi in tipi cellulari diversi (cellule della cute, cellule ematopoietiche) - unipotenti: si differenziano in un solo tipo cellulare I costituienti cellulari All'esterno è presente la superficie cellulare, composta da membrana plasmatica eglicocalice. All'interno della membrana vi è il citoplasma, in cui è presente:
- ialoplasma (matrice amorfa, una componente gelatinosa nel quale gli organuli sono sospesi);
- organuli;
- inclusioni (accumuli inerti, componenti incluse nella cellula pronte per essere espulse);
- strutture specifiche.
Il nucleo è l'organulo più grande, composto da una membrana nucleare che lo delimita dal resto del citoplasma. All'interno è presente la cromatina e il nucleolo. → Vi è quindi una membrana che circonda la cellula, ma gli organuli sono delimitati da membrane, queste hanno tutte la stessa struttura di base e si possono interscambiare.
Sistema Membranoso → divide il protoplasma in comportamenti indipendenti ma comunicanti, affinché attività diverse possano aver luogo contemporaneamente.
Le membrane delimitano:
- il reticolo endoplasmatico,
- l'involucro nucleare,
- l'apparato di Golgi,
lisosomi• i perossisomi.Lo spessore delle membrane è di circa 4,5nm. →enzimiAssociate a queste membrane ci sono gli (componenti proteiche) hanno il compito diaccelerare le reazioni chimiche. In presenza degli enzimi, reazioni che avverrebbero in molto tempo enecessiterebbero di temperature elevatissime, avvengono in tempi rapidi e a temperatura corporea.Sono quindi fondamentali per tutte le funzioni vitali.La composizione chimica di base delle membrane è costituita da: lipidi (40%), proteine globulari(50-55%) e carboidrati sempre legate alle proteine (glicoproteine, 5-10%). Ci sono poi una serie divariazioni che dipendono dal tipo di cellula e dalla membrana - ciò che cambia maggiormente è laquantità di proteine e glicoproteine.6La membrana cellulare viene definita asimmetrica poiché la composizione proteica e lipidica delmonostrato interno è differente rispetto a quella del monostrato esterno, questo perché
devono svolgere funzioni diverse. I lipidi sono molecole anfipatiche, ossia hanno un doppio comportamento chimico: idrofili e polari verso l'esterno, idrofobi e apolari verso l'interno. Questo fa sì che le cellule possano stare all'interno di un ambiente acquoso, senza che l'acqua possa filtrare direttamente attraverso la membrana, grazie alla componente idrofoba che mantiene un certo equilibrio. Nella membrana è presente anche il colesterolo, importante per la modulazione della sua fluidità. Il colesterolo a basse temperature aumenta la fluidità della membrana, mentre ad elevate temperature ne aumenta la rigidità. È importante ricordare che la fluidità aumenta anche all'aumentare della quota di acidi grassi insaturi presenti nella membrana (maggiori sono i doppi legami, maggiore è la fluidità). Le proteine periferiche di membrana possono localizzarsi solo su un lato.(proteine(proteine transmembrana).oppure possono attraversarla completamente a tutto spessore
1 - proteina estrinseca esterna (si appoggia sul lato esterno)
2 - proteina intrinseca esterna (una parte è contenuta nella membrana, e l'altra è all'esterno)
3 - proteina intrinseca interna
4 - proteina estrinseca interna
5 - proteina transmembrana
6 - residui oligosaccaridici. La glicosilazione (zuccheri che si legano agli amminoacidi) è la modificazione delle proteine transmembrana nella parte esterna - quindi sono glicoproteine. Hanno la funzione di proteggere le proteine da alterazioni e aumentano la possibilità di interagire tra di loro. Le glicoproteine di membrana esterna presenti sulla superficie dei globuli rossi per esempio, sono quelle che determinano il gruppo sanguigno.
Trasporto di membrana
La membrana non è impenetrabile ed è la cellula che ha il
Controllo su ciò che entra e ciò che esce.
Diffusione semplice:
La è più l'eccezione che la regola: si tratta di molecole molto piccole come ioni o sali, che hanno la possibilità di passare direttamente attraverso il doppio strato fosfolipidico.
Per tutti gli altri tipi di trasporto è necessario un controllo da parte della cellula.
I trasportatori sono fatti di proteine:
- Transmembrana - canali che si occupano di consentire l'accesso a molecole ben precise;
- Carrier - si legano ad una specifica molecola e cambiando conformazione la fa poi entrare nell'ambiente intracellulare.
Passivo:
Questo può essere un processo ossia basta che la molecola arrivi e la proteina interviene;
o attivo:
può essere un meccanismo che richiede energia.
Processi osmotici.
Altri trasporti dipendono invece dal gradiente di concentrazione come il Glicocalice.
Struttura complessa presente solo nelle cellule animali (sostituisce la parete).
Il glicocalice è una struttura presente sulla superficie delle cellule (in particolare delle cellule vegetali). Ha diverse funzioni, tra cui:
- riconoscimento tra cellule,
- catalisi enzimatica, ossia presenza di enzimi nella giusta posizione e concentrazione,
- mediare l'assorbimento,
- conferisce una specifica carica elettrica alle cellule (potenziale di membrana),
- mediare i processi di adesione tra cellule o alla matrice cellulare,
- filtro e barriera (rende più complicata l'adesione con batteri e virus).
Le cellule con dei microvilli si trovano a livello superficie intestinale, le quali sono rivestite da glicocalice, composto in particolare da enzimi (enzimi di assorbimento - quando i componenti dell'alimento arrivano alla superficie intestinale, sono in grado di tagliare o internalizzare le molecole.
La matrice citoplasmatica è una matrice amorfa (= non siamo in grado di distinguere delle strutture precise) dove sono disciolti i substrati ed i prodotti.
intermedi delle funzioni biosintetiche.→Si tratta di un sistema colloidale polifasico formato da acqua per l’85% contiene DNA, RNA,Carboidrati, Amminoacidi, fosfatidi, nucleotidi, nucleosidi, sali inorganici, proteine, enzimi solubili.Tutto ciò non è disposto casualmente, ma è ordinatamente distribuito grazie alla presenza dei variorganuli e delle membrane che li circondano.
Reticolo endoplasmatico REÈ una rete tridimensionale di cavità chiuse parzialmente comunicanti tramite cisterne, tubuli evescicole. È visibile solamente al microscopio elettronico.Forma una grande cisterna attorno al nucleo, con il quale appunto è in continuità, e non è incomunicazione diretta con la membrana citoplasmatica.Esistono 2 tipi di reticolo: il REL e il RER, ma solitamente uno solo prevale in ogni cellula.
Reticolo Endoplasmatico RugosoViene definito rugoso poiché sul versante esterno delle sue cisterne sono presenti numerosiribosomi.
È tipico delle cellule con un’intensa sintesi e secrezione proteica (cellule ghiandolari). È deputato alla produzione e al ripiegamento delle proteine destinate all’ambiente esterno alla cellula, ai lisosomi oppure alle membrane. Venne scoperto negli anni ’50 grazie alla microscopia elettronica.
I ribosomi sono costituti da RNA e proteine e possono essere liberi nel citoplasma o associati al reticolo endoplasmatico. Quelli liberi si occuperanno della sintesi di proteine strutturali ed enzimatiche destinate a restare all’interno della cellula (lamìne, nuceloporine); se sono associati al RER invece sintetizzeranno proteine di secrezione, di membrana e lisosomiali.
Negli Eucarioti i ribosomi hanno una costante di sedimentazione di 80s e i vari componenti si autoassemblano nel nucleolo. Quando sono attivi si organizzano in catene scorrendo lungo le molecole di mRNA.
Reticolo Endoplasmatico Liscio
Non è associato ai ribosomi e costituisce
solitamente le vescicole di transizione tra RER e Golgi. È molto sviluppato: - cellule endocrine - per la sintesi degli steroidi; - fegato - per la detossificazione dei composti organici (etanolo); - reticolo sarcoplasmatico del tessuto muscolare scheletrico - deposito degli ioni Ca++. Apparato di Golgi In comunicazione con il RER, che produce le proteine 'grezze' e vengono poi glicosilate dal Golgi. È composto da una pila di cisterne (5 o 6) incurvate verso il nucleo. Esso possiede due facce: - faccia cis rivolta verso il nucleo, riceve le vescicole che provengono dal reticolo endoplasmatico; - faccia trans rivolta verso la membrana cellulare, da questa gemmano le vescicole contenenti il prodotto finale. Le cisterne comprese tra la faccia cis e quella trans sono chiamate compartimento intermedio. Altre funzioni...