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17) TURBINA AD AZIONE A SALTI DI VELOCITÀ
Sistema statore-rotore-deviatore-rotore
C
• permette di ridurre fortemente la pressione già a valle del
primo statore
• A parità di velocità di rotazione il rendimento è maggiore per
R=0,5 (reazione); è minore per R=0 (azione)
• C2’=C1’ => il deviatore ha il solo compito di deviare il flusso
• Gli stadi ad azione consentono di smaltire un salto entalpico
doppio rispetto a quello smaltito da uno stadio ad R=0,5 a
parità di u.
• Gli stadi a reazione presentano rendimenti più elevati
18) TURBO GAS, RIGENERAZIONE (REALE) fa
19) COGENERAZIONE E PARAMETRI
La cogenerazione è il processo di produzione contemporanea di energia meccanica e calore
F Qu
Qu FAr = 2
#
BRILE
d TH
Qu W
⑧
&GENERATIVE Du W
PLANT W
Fro
ELSTRIAL
⑧ #
d =
GENERATION y =
IRE
• indice di risparmio energetico: f F
f 1 -
-
= = W
Fr +Qu
yEl0 y THL
• rendimento di produzione elettrica: W
W
yp = = Qu
F
F-Far - 2 THL
IEN
• indice energetico: Yes in- Energia rinnovabile
0,19
+
= 0,9
0,51 IEn Carbone fossile
0,60
>
1
PES <1Mk
1 PE5 0,0
>
- =
= -
y
y=c u
+
I 1Mk
P(
Yin, 7
YEs, >
0,1
5 =
-
-
20) RICOMBUSTIONE
Per aumentare il lavoro utile si può aumentare il lavoro generato
dalla turbina. È possibile installare un secondo combustore dopo
una parziale espansione (reheat):
1) ciò è consentito dall’ampia disponibilità di ossigeno residuo nei
gas allo scarico della turbina
2) con la seconda iniezione di combustibile si innalza la
temperatura dei gas a valori molto elevati nel caso della
propulsione aeronautica, in quanto l’espansione successiva
avviene in un organo statico (ugello propulsivo)
3) nel caso di applicazioni terrestri, la temperatura della seconda
combustione risulta limitata a quella massima dalla prima
combustione T3 in quanto, dopo la seconda combustione, si ha
una seconda turbina a gas
21) COMPRESSORI ALTERNATIVI fra
V V V=cilindrata
V
-
=
pv=
dost i
P3V3* PAV
= Rapporto di compressione
1) ASPIRAZIONE (4-1): lo stantuffo si sposta verso il PMI e dalla valvola di aspirazione entra il nuovo
fluido
2) COMPRESSIONE (1-2): grazie alla movimentazione dell’albero motore il pistone viene spinto in
ricezione del PMS, comprimendo il gas. Le valvole di aspirazione e mandata sono chiuse.
3) MANDATA: all’apertura della valvola di mandata il pistone, nel proseguire la sua corsa verso il
punto morto superiore, svuota la camera del cilindro, espellendo il gas compresso.
4) ESPANSIONE DEL GAS CONTENUTO NELLO SPAZIO MORTO: al termine della mandata resta un
volume residuo in cui rimane confinato parte del gas compreso. Quando il pistone intraprende
nuovamente la corsa verso il punto morto inferiore a valvole chiuse, il fluido all’interno ha la
possibilità di espandersi, fino a raggiungere la pressione di aspirazione.
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V-V3
Perdite di pressione significative C
valvole automatiche
Ruolo fondamentale: regolate in
modo tale da consentire l’apertura della valvola stessa
solo in condizioni fissate di pressione differenziale:
perdite di Saried 1) IN ASPIRAZIONE: si aprono solo quando la pressione
all’interno del cilindro è leggermente inferiore a quella di
aspirazione
2) IN MANDATA: si aprono quando la pressione interna
risulta leggermente superiore a quella nel condotto a
valle.
Facilitano l’ingresso e la fuoriuscita del fluido evolvente,
ma generano perdite.
PEDITE ASPIRAZIONE
DI Rispetto al comportamento ideale si hanno nella realtà
altri elementi di scostamento rispetto alle curve teoriche:
perdite meccaniche per attrito; perdite per trafilamento
attraverso le valvole; perdite volumetriche; perdite di
calore verso l’esterno che rendono il processo di
Sottopressione
Sovrapressione compressione non
adiabatico-isoentropico.
Per ridurre il lavoro di compressione e incrementare il
rendimento volumetrico, possibilità di compressione
interrefrigerato tramite sistemi di raffreddamento
intermedi.
22) RIGENERAZIONE CON 1 SPILLAMENTO DI VAPORE
Si consideri un solo spillamento ad una certa pressione (pa).
L’entalpia a cui si spilla il vapore è ha:
1) il punto di prelievo A, può essere interno o esterno alla curva limite
2) il punto A è l’Inter sezione della linea di espansione (3-4) con l’isobara a pressione pa.
S
Il vapore spillato si miscela con l’acqua in uscita dal condensatore (0).
Dopo la miscelazione, si ottiene acqua più calda nella condizione termodinamica a.
L’entalpia ha è compresa fra h0 e h1.
A
in
⑰
ix in a
D Af
inx in ma
x +
= +moho-michar=>m(ha-her) molher her-he
-ha)
incha me
=> mx
= = ha-her
-mi(hs mo(hs
ma(hs
-h)
mithrthet -h1) h1)
methos-hol-mathe-hzal x
+
+
y -
= =
molhs-ha)+malls-ha) mochs-hot e
73) a surlldamnto
vapor
Impare a
21) HIRN
Implanta a
vaga semplice
25) AVAPOR Gewe
IMPANT In
76)
-fefGA
2
AVAP
6 Anim
=
I
Attori
Nittare
e
DNE
verston.
degasa
vapor
-ma
a son TOE
TEORIA
ENERGIA
Attitudine a compiere un lavoro. Si presenta in forme diverse e può essere trasformata. Forme di
energia: meccanica, termica, elettrica, elettromagnetica, chimica, nucleare. Esistono 2 tipologie
1) fonti tradizionali o fonti alternative
2) fonti rinnovabili o fonti non rinnovabili
CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI
IMPIANTI TERMICI
a combustione esterna:
1) impianto a vapore; turbogas a ciclo chiuso
a combustione interna:
2) turbogas a ciclo aperto; impianti combinati; motori combustione
interna (MCI)
IMPIANTI NUCLEARI
Per quanto riguarda l’impianto di conversione, gli impianti nucleari ricadono principalmente nella
casistica degli impianti a vapore
IMPIANTI IDRAULICI
Ad acqua fluente; a bacino; a serbatoio; di pompaggio
IMPIANTI GEOTERMICI
Ciclo diretto; ciclo indiretto
IMPIANTI SOLARI
Solare termodinamico; solare fotovoltaico
IMPIANTI EOLICI
Ad asse orizzontale; ad asse verticale
SISTEMA
ISOLATO: no passaggio di massa, no passaggio di energia
CHIUSO: no passaggio di massa, si passaggio di energia
APERTO: si passaggio di massa, si passaggio di energia
TRASFORMAZIONI TERMODINAMICHE
Si definisce reversibile una trasformazione che, partendo da uno stato di equilibrio
termodinamico, si svolga in modo tale che il sistema e l’ambiente possano essere sempre
riportati nei rispettivi stati iniziali ripercorrendo la stessa trasformazione senza che rimanga
traccia alcuna ne nell’ambiente ne nel sistema.
TRASFORMAZIONI REVERSIBILI PRINCIPALI DEI GAS PERFETTI
1) ISOCORA cr(tz Li
te) 0
V re5T qi =
= -
=
2) ISOBARA R(Tc T1)
(12
((tz te) -V)P
(v2
p 2T
f12 = -
- =
= =
3) ISOTERMA T
p.dr
RT RTR The
ex
1
PV dest = =
= =
= =
=
4) ADIABATICA -
!"
avet b
k = =
5) POLITROPICA
(1-)
p.VErost
ma =
ENUNCIATO DI KELVIN-PLANCK
È possibile realizzare una trasformazione il cui unico risultato sia quello di assorbire calore da un
serbatoio e convertirlo integralmente in lavoro.
ENUNCIATO DI CLAUSIUS
Non è possibile realizzare una trasformazione il cui unico risultato sia quello di far passare del
calore da un corpo più freddo ad uno più caldo.
EQUAZIONE DELL’ENERGIA IN FORMA MECCANICA
EQUAZIONE DI GIBBS: dh Td vdp
+
=
È valida anche per i processi irreversibili essendo l’entalpia una grandezza di stato e quindi la
variazione di entalpia è indipendente dal tipo di trasformazione (reversibile o meno) ma dipende
solo dallo stato iniziale e finale del sistema
(vyp 57 g(x
1(2 )
-- (1 - + -
+
=
L’eq. dell’energia in forma meccanica controlla gli scambi di lavoro
MACCHINA OPERATRICE
Detto -L il lavoro meccanico all’albero della macchina, quindi l’energia meccanica spesa per
comprimere il fluido, una parte di questo lavoro si perde per attriti e viene convertito in calore
(La) mentre la restante parte è il lavoro realmente ricevuto dal fluido(pompe, ventilatori,
compressori)
MACCHINA MOTRICE
Una parte del lavoro ceduto dal fluido si perde per attriti e viene convertito in calore (La) mentre
la restante parte è il lavoro realmente disponibile all’albero della turbina.
EQUAZIONE DI BERNOULLI
112 1
2 Equazione di bernoulli
4
gz2 gz1
=
+ + +
+
PREVALENZA
Si fa riferimento all’equazione dell’energia in forma meccanica, più adottata per le macchine
operatrici; si indicano con 1 e 2 rispettivamente le stazioni di ingresso e di uscita della macchina
(1 zi)
() g(zz
-La-La (r => prevalenza
H
=
+
- -
= + (( (i)(m)
()
H (zz Sistema tecnico
2 -
= + - + 11) (i)(j/kg)
z)
H g(zz Sistema internazionale
+
2 -
+
-
=
REGIME LAMINARE
I filetti fluidi che costituiscono il campo di moto rimangono sempre paralleli a sé stessi,
senza mai mescolarsi, come tante piccole ‘lamelle’ tutte parallele.
REGIME TURBOLENTO
I fenomeni inerziali, dovuti alla velocità, vincono sui fenomeni viscosi, che tendono a
mantenere tutto parallelo, e svolgono un’azione di mescolamento dei filetti fluidi tra loro,
rompendone l’originario parallelismo.
MACCHINE DINAMICHE: LO STADIO
Lo stadio di turbina è costituito sempre da 2 organi, uno fisso (statore) ed uno mobile (rotore).
Lo statore ha il compito di realizzare la trasformazione di energia di pressione in energia cinetica.
Il rotore ha il compito di trasferire il lavoro meccanico all’esterno; può svolgere una parte della
funzione svolta dallo statore.
Lo statore essendo fisso non può mai svolgere il compito del rotore.
MACCHINA VOLUMETRICA
L’energia di pressione si trasferisce direttamente all’esterno in forma di energia meccanica.
MACCHINA DINAMICA
L’energia di pressione viene prima convertita in energia cinetica e successivamente trasferita
all’esterno in forma di energia meccanica.
MACCHINA MOTRICE
Parte del lavoro meccanico viene estratto dall’energia cinetica del fluido tramite