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I primi istanti dipendono ovviamente dalla visione (occhio umano -> retina cristallino etc.) la
visione passa da un punto ad un altro velocemente con un movimento rapidissimo. Il percorso
d’attenzione dipende dai tasks e può essere anche utilizzato come input.
7+-2 elementi contenuti nella memoria per pochi secondi, è la capacità della memoria
Il sistema percettivo: Fornisce al sistema stimoli sensoriali dal mondo esterno; Strutture di
memoria coinvolte: i buffer sensoriali trattengono informazione dal mondo esterno non
interpretata; Processi: processi di riconoscimento di strutture (pattern recognition) che:
• possono essere appresi (esempio: processo di riconoscimento di lettere, parole, frasi nella
lettura)
• poi sono eseguiti automaticamente ed inconsciamente
• portano informazione strutturata nella memoria a breve termine
nel sistema percettivo abbiamo i 5 sensi e il senso dominante è la visione (70%), olfatto udito tatto
e gusto (30%). Nella visione, l’informazione visiva viene proiettata (capovolta) sulla retina, Coni e
bastoncelli posti sulla retina la trasformano in segnali elettrici da inviare al cervello.
Riusciamo a vedere bene le cose se sono sul nostro asse visivo. 22
Esempio di visione foveale e visione periferica: ho sbagliato
le credenziali e mostro un messaggio in rosso nell’angolo
fuori dal contesto e sfrutto la visione periferica, sarebbe
meglio sfruttare la visione foveale.
Quando osserviamo una scena, il nostro sguardo la esplora
seguendo tracciati complessi e irregolari, soffermandosi su
quegli elementi su cui prestiamo attenzione.
Lo sguardo si fissa per un certo tempo su un determinato
punto per acquisire l’informazione visiva (fissazione).
Si sposta da un punto all’altro con un movimento
rapidissimo (saccade) durante il quale l’occhio è cieco.
In media 3-4 fissazioni al sec. se chiedo di guardare l’immagine le persone
guardavano in modo sparso (b) mentre se chiedo di
guardare l’età delle persone guardavano come in (c).
La visione è stata studiata anche come input per
incapacità motorie.
Per quanto riguarda il Sistema Percettivo Visuale sono
stati pensati diversi modelli e Ognuno insegna
qualcosa, noi ne vediamo due: Costruttivista (Questo
modello sostiene che il cervello "costruisce" la
percezione del mondo combinando gli input sensoriali
con conoscenze pregresse ed esperienze- Immagina di
vedere una figura ambigua come quella di un coniglio-
anatra (una figura che può essere percepita come un
coniglio o come un'anatra). Il tuo cervello costruisce la
percezione basandosi su ciò che hai visto prima, magari
riconoscendo prima un coniglio e poi un'anatra.)ed Ecologico (secondo questo modello, la
percezione visiva è diretta e non richiede interpretazioni cognitive complesse. Gli esseri umani
percepiscono il mondo direttamente, grazie alle informazioni sensoriali che sono già contenute
nell'ambiente - Camminando in un parco, vediamo una panchina. Secondo il modello ecologico,
non abbiamo bisogno di ragionare su cosa sia una panchina o su come usarla. La sua forma,
dimensioni e posizione ci comunicano immediatamente che possiamo sedervi.).
Modello Costruttivista: Il processo del vedere è un processo attivo: ciò che vediamo dipende dagli
stimoli ambientali e dalla nostra conoscenza. Ciò che vediamo non è una replica del mondo ma il
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sistema visuale costruisce un modello del mondo trasformando, enfatizzando, distorcendo e
scartando i dati percepiti.
Importanza della conoscenza a priori Processo di costruzione attiva dell’immagine.
Sistema di riconoscimento usa il
contesto e le conoscenze acquisite
Leggi della Gestalt
Gestaltpsychologie: sviluppata dagli psicologi in Germania attorno al 1900. Gestalt: qualcosa che
percepiamo come un’unità o un oggetto. In tedesco gestalt significa figura o forma mentre in
italiano, teoria o psicologia della forma.
Tradotto significa “leggi della forma”. Queste leggi dicono quello che noi intuitivamente
percepiamo come unità coerente, cioè come noi raggruppiamo gli oggetti che ci si presentano nel
campo visivo in modi diversi in base alla posizione o forma. Le leggi della gestalt dicono quello che
noi intuitivamente percepiamo come unità coerente, senza alcun addestramento o sforzo
cognitivo. Di fatto gli elementi che ci si presentano nel campo visivo interagiscono fra loro in modo
complesso: tendono a raggrupparsi in modi diversi secondo la loro forma e posizione relativa. 24
1. Legge di prossimità: figure vicine una all’altra vengono percepite come appartenenti ad un
unico oggetto. Usato nelle ricerche su google
2. Legge di chiusura: l’area all’interno di una linea chiusa è percepita come una forma.
L’osservatore completa piccole interruzioni in una forma in modo tale da percepirla come
intera Es. C: le linee curve che congiungono i segmenti creano delle forti “gestalt”. La legge
di chiusura ha il sopravvento su quella di prossimità. Es: logo wwf con il panda.
3. Legge di good continuation: figure su una linea sono percepite come un tutt’uno. Per dire
che le interfacce sono fondamentali.
Le leggi possono interferire Es. E ed F: vediamo 3 forme (legge di chiusura) ma vediamo anche
una linea curva che sembra attraversare le tre forme (good continuation). 25
4. Legge di similarità: cose che sembrano simili (per forma, colore, etc.) appaiono come
appartenenti ad una unità … e la differenza può servire per far “emergere” delle forme
(omino grigio in d).
5. Legge di simmetria: Tendiamo a processare le scene complesse in modo da ridurne la
complessità, anche sfruttando la simmetria Es. quando percepiamo l’immagine sotto,
tendiamo a percepire 3 coppie di parentesi simmetriche piuttosto che 6 parentesi:
Puo chiderlo all’esame cos’è 7+-2:
Sistema percettivo e strutture di memoria: come visto precedentemente l’attenzione visiva di
un soggetto dura dai 0,5 ai 5 secondi. Tali stimoli vengono passati alla memoria a corto termine
per la successiva elaborazione. La memoria a breve termine è un collo di bottiglia infatti può
contenere al massimo 7 +-2 elementi. Per migliorare il progetto si cerca di proporre dei
suggerimenti percettivi per focalizzare l’attenzione su stimoli importanti.
Meglio il primo o il secondo in ordine alfabetico?
Ovviamente il primo.
Nella seconda immagine quella più a dx sembra
vche l’ok sembra sia solo di print range, una linea
chiusa può confondere l’utente o magari ci arriva
comunque ma interviene il sistema cognitivo
e richiede maggiore sforzo.
Sistema Percettivo: Modello Ecologico:
• Percezione come processo diretto, in cui l’informazione è individuata piuttosto che
costruita
• La percezione è un processo attivo ma dipende dal flusso delle informazioni
• L’individuo esplora gli oggetti dell’ambiente con tutti i sensi: ciò che vediamo è ciò che
l’oggetto, sistema o evento ci permette di vedere
• Il sistema ha una sua immagine che deriva dall’aspetto e dal comportamento percepiti
(affordance)
Teoria dell’affordance di Gibson: Idea: Percepire al fine di operare; 26
• Affordance: percepire (direttamente dal mondo esterno) la possibilità di compiere azioni
• Un sistema ha una sua immagine che deriva dall’aspetto e dal comportamento percepiti
Sistema percettivo e strutture di memoria: In un intervallo che varia da 0.5 a 5 sec. (a seconda
della modalità sensoriale), le persone selezionano, tramite l’attenzione, gli stimoli importanti per i
loro scopi. Tali stimoli vengono passati nella memoria di lavoro (short-term memory – STM) per la
successiva rielaborazione (cfr. sistema cognitivo). STM è il collo di bottiglia: Persistenza breve
Capienza limitata (7+/-2 elementi unitari).
Esperimenti: Per misurare persistenza e capienza della STM 1) Determinare dopo quanti secondi
gli elementi di una sequenza possono essere ricordati correttamente 2) Determinare la lunghezza
N di una sequenza di elementi che può essere
ricordata in ordine
Esperimento di Peterson & Peterson (1959)
Scopo: verificare la breve persistenza di STM e
l’importanza della struttura
1 - Osservare N unità di informazione: Ai
partecipanti venivano mostrate tre consonanti
(ad esempio, "XQF").
2 - Oscurare le N unità : : Le consonanti venivano
rimosse dopo un breve intervallo, lasciando i
partecipanti senza stimoli visivi.
3 – Un’azione di disturbo: es. contare all’indietro
con passo 3: Per impedire la ripetizione mentale
(che altrimenti potrebbe mantenere le
informazioni nella memoria), i partecipanti
dovevano eseguire un compito distraente, come contare all'indietro da un certo numero in passi
di 3 (ad esempio, da 582, contare 579, 576, 573, ecc.).
4 - Lasciare passare t secondi: Viene variata la quantità di tempo (intervallo di ritardo) tra la
presentazione delle consonanti e il momento in cui si chiede ai partecipanti di ricordare le
consonanti.
5 - Rievocare ciò che si è visto: Dopo il ritardo, ai partecipanti veniva chiesto di ricordare le tre
consonanti originali.
Differenze tra variabile dipendente e indipendente
Variabile Indipendente:
La variabile indipendente è ciò che gli sperimentatori manipolano nel corso dell'esperimento per
osservare il suo effetto sulla variabile dipendente. Nel caso dell'esperimento di Peterson &
Peterson, la variabile indipendente era:
Il tempo di ritardo (t): Gli sperimentatori variavano il numero di secondi che passavano tra
• la presentazione delle tre consonanti e il momento in cui i partecipanti dovevano
ricordarle. Ad esempio, i ritardi potevano essere di 3, 6, 9, 12, 15, o 18 secondi.
Variabile Dipendente:
La variabile dipendente è ciò che viene misurato nell'esperimento, ovvero la variabile che
"dipende" dalle modifiche apportate alla variabile indipendente. Nell'esperimento di Peterson &
Peterson, la variabile dipendente era: 27