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Egli scoprì così la legge dei rapporti in volume:
I volumi di due gas che reagiscono tra di loro (nelle stesse
condizioni di temperatura e di pressione) stanno in un
rapporto dato da numeri piccoli e interi. Inoltre, anche il
rapporto tra il volume di ciascun prodotto gassoso e il
volume di ciascun reagente è dato da numeri piccoli e
interi. Uso frequente negli esperimenti, dei
gas perche non tra le particelle non c’è
Ad esempio: quasi interazione
2 volumi di idrogeno + 1 volume di ossigeno = 2 volumi di vapore acqueo
Gay-Lussac non elaborò i risultati delle sue scoperte, ma poco dopo la loro
pubblicazione lo scienziato italiano Avogadro li usò per formulare un ipotesi
fondamentale.
Ipotesi di Avogadro
Volumi uguali di gas diversi, misurati nelle stesse condizioni di temperatura
e di pressione, contengono lo stesso numero di particelle.
Su questa ipotesi sorse subito li problema: le "particelle" degli elementi sono
el stesse ipotizzate da Dalton? Avogadro pensò che non erano
necessariamente le stesse; anzi, gli elementi potevano esistere come particelle
biatomiche, le "molecole". Così Avogadro potè spiegare al legge di Gay-
Teoria di Thomson
Nel 1897 Thomson scoprì l’elettrone e propose il primo modello fisico dell'atomo.
Immaginò che un atomo fosse costituito da una sferetta di materia caricata
positivamente (protoni e neutroni non erano stati ancora scoperti) in cui gli
elettroni negativi erano immersi.
Esperimento di Thomson Thomson inserì un gas nella
sezione C, applicando una certa
differenza di potenziale. Notò
Poli difatti che sugli schermi A e B
si formavano due puntini, il che
suggeriva che l specie presa in
considerazione fosse formata da
qualcosa di negativo e qualcosa
Elettrodi in cui si applica
differenza di potenziale
Schermi che si illuminano applicando una stessa
se colpiti da qualche carica differenza di potenziale ad A e
B, notò che i puntini deviavano
di un certo valore.
Inoltre la specie negativa (l’elettrone) si spostava di un valore maggiore verso il polo
positivo, rispetto invece alla specie positiva che si spostava di un valore minore.
Pertanto Thomson fu in grado di fornire tre informazioni fondamentali:
- la diversa deviazione identifica una diversa massa delle particelle
- esistono cariche positive e negative
- quantizza il rapporto carica/massa
Nota
1) La stessa differenza di potenziale fra gli elettrodi nella zona A e B provocano deviazioni
maggiori nella cariche negative, (massa inferiore a quelle positive)
2) Le particelle negative mostrano un comportamento indipendente dalla natura chimica del gas
contenuto nel tubo, non altrettanto si può dire di quelle positive, per quanto riguardo la loro inerzia
3) Ciò portano a pensare che le particelle negative sono frammenti elementari presenti in tutti gli
atomi e che quelle positive sono costituite dagli atomi privati di cariche negative
Particelle negative= elettroni
Carica elettrica / massa
Esperimento di Milikan Nel 1906 il fisico americano
Robert Millikan con il suo
studente misurò il valore
assoluto della carica elettrica
elementare con un elegante
esperimento in cui delle
minuscole gocce di olio
venivano caricate elettricamente
mediante collisioni con aria
ionizzata. Una goccia carica
con carica complessiva Q e
massa M situata in un campo
elettrico è soggetta a due forze:
alla forza di gravità Mg che la
fa muovere verso il basso e al
forza elettrostatica che la fa
risalire. Regolando il campo
forze , Millikan suggerì che le
varie gocce trasportavano
multipli interi della stessa
carica fondamentale ipotizzata
essere la carica dell'elettrone.
Modello atomico di rutherford
Nel 1911 Ernest Rutherford formulò un nuovo modello atomico con il seguente
esperimento: bombardò con particelle alfa (nuclei di elio), cariche
positivamente, una sottilissima lamina di oro. La maggior parte dei "proiettili"
attraversò l'ostacolo, ma alcune particelle alfa tornarono indietro, altre vennero
fortemente deviate nella loro traiettoria, come fossero passate vicine ad un corpo
con la stessa carica positiva. Ne scaturì la seguente teoria:
- la massa dell'atomo non è distribuita uniformemente (come sosteneva
Thomson), ma è concentrata in una piccola zona, il nucleo, carico
positivamente
- gli elettroni, leggerissimi, occupano tutto lo spazio intorno al nucleo e
ruotano intorno ad esso su orbite circolari, come i pianeti intorno al sole
Energia di ionizzazione
Si definisce come la quantità di energia necessaria per strappare un elettrone
ad un atomo isolato.
Gli atomi possono anche acquistare elettroni secondo l’affinità elettronica
Spettrometro di massa
La spettrometria di massa è il metodo più diretto ed accurato per determinare
la massa atomica e molecolare ed è in grado di dimostrare l’esistenza dei vari
isotopi. Un campione gassoso viene bombardato da un fascio di elettroni ad
alta energia. Le collisioni tra gli elettroni e gli atomi (o molecole) gassosi
causano la rimozione di elettroni dal campione gassoso e la formazione di
ioni positivi (di massa m e carica e), i quali vengono accelerati da un campo
elettrico. Gli ioni sono in seguito deflessi da un magnete, secondo una
traiettoria circolare. Il raggio della traiettoria dipende dal rapporto carica-
massa degli ioni (e/m). In particolare, minore è il rapporto e/m, maggiore
risulta il raggio della curvatura, in modo che ioni con la stessa carica, ma
massa differente, vengono deflessi con raggio di curvatura diverso. Questo
metodo esercitato su un elemento gassoso puro come il neon, portò alla
scoperta di atomi dello stesso elemento che differiscono solo per la loro massa
relativa. Altri esperimenti hanno dimostrato che tali atomi hanno le stesse
proprietà chimiche, pertanto ricoprono lo stesso posto nella tavola periodica.
Queste differenti forme vengono chiamate isotopi. Molti elementi naturali sono costituiti
da più di un isotopo naturale. Per cui si può dire che gli elementi in natura sono delle
miscele di più isotropi, con massa differente ma con stesse proprietà chimiche, rivelando
errata la seconda ipotesi di Dalton
Gli atomi e le molecole vengono trasformate in ioni. Tuttavia non tutti gli
atomi dello stesso elemento chimico hanno la stessa massa.
Si definisce così la massa del neutrone pari a . I diversi atomi di
Neon contengono nel nucleo un differente numero di neutroni mantenendo
un ugual numero di protoni (Z). Gli atomi di uno stesso elemento chimico
che differiscono per la massa costituiscono gli ISOTOPI di quell’elemento
Le masse atomiche relative degli elementi che si trovano in natura possono essere ottenute
come media ponderata delle masse degli isotopi di ciascun elemento, in funzione delle loro
Esempio: il carbonio ha solo 2 isotopi stabili in natura isotopo è molto vicina, ma non
esattamente uguale al numero di
massa (eccetto per C 12 che ha
massa relativa esattamente 12,
dato un accordo internazionale)
Modello atomico planetario, bohr
Le sperimentazioni di Rutherford portarono a ritenere che gli elettroni orbitassero
in qualche modo attorno al nucleo positivo. Ma la fisica classica aveva scoperto
che un oggetto carico non può avere un'orbita stabile attorno ad una carica di
segno opposto. La carica orbitante sarebbe caduta a spirale sul centro, irraggiando
energia. Per cui, cosa impedisce agli elettroni di essere "catturati" dal nucleo?
Niels Bohr propose una nuova ipotesi! Applicò all'atomo di idrogeno la teoria dei
quanti di energia recentemente sviluppata per le radiazioni. In base alla teoria
quantistica, l'energia, come la materia, si presenta in quantità discrete. Gli
elettroni sono stabili in certe orbite, ma non possono esistere in altre orbite. Inoltre
viene emessa o assorbita luce solo quando l’elettrone salta da un’orbita stabile
all’altra. (Giustifica esistenza di atomi stabili)
Nel 1913 gli studi sugli spettri di emissione e sugli spettri di
assorbimento dell'idrogeno e di altre sostanze, indussero il fisico
danese a pensare che gli elettroni si muovessero nello spazio soltanto in
orbite circolari di ben definita energia (orbite stazionarie o livelli di
energia).
Un elettrone per saltare da un’orbita all’altra, dunque per
passare da uno stato fondamentale iniziale, ad uno stato
eccitato ha bisogno di una certa energia quantizzata (ben
precisa) pari a Per cui l’atomo assorbe energia. uno spettro: è l'insieme delle
frequenze delle radiazioni
Inoltre per la conservazione dell’energia, l’atomo per elettromagnetiche emesse o
assorbite dagli elettroni di un
passare da uno stato all’altro, emette u’energia pari a atomo
quella assorbita per consentire all’elettrone di arrivare a Spettro di emissione: insieme delle
quello stato. Per cui la radiazione assorbita dell’atomo per frequenze delle radiazioni
elettromagnetiche emesse da un atomo che
arrivare allo stato eccitato e la radiazione emessa per da uno stato eccitato passa a quello
tornare allo stato fondamentale hanno la stessa fondamentale. Si avrà uno spettro tutto
nero, tranne in corrispondenza delle
lunghezza d’onda lunghezze d’onda emesse dall’attimo, che
saranno delle linee verticali colorate.
Spettro di assorbimento: insieme delle
frequenze assorbite da un atomo che
viene eccitato, per cui avremo l’intero
spettro colorato, tranne le lunghezze
d’onda assorbite dall’attimo. Linee scure
si sovrappongono allo spettro colorato.