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Barriere antincendio: isolamento e distanze di sicurezza

La barriera antincendio, nota anche come isolamento e distanze di sicurezza esterne ed interne, consiste in una interposizione di spazi scoperti con lo scopo di impedire la propagazione dell'incendio per trasmissione di energia termica raggiante.

Si distinguono distanze di sicurezza interne ed esterne: le distanze interne proteggono elementi appartenenti ad uno stesso complesso, mentre le distanze esterne proteggono elementi esterni al complesso.

La distanza di protezione è la distanza misurata orizzontalmente tra il perimetro in pianta di ciascun elemento pericoloso e la recinzione o il confine dell'area.

I muri tagliafuoco, indicati con il termine REI, sono elementi di separazione capaci di impedire la propagazione di un incendio tra aree adiacenti. Il termine REI identifica un elemento costruttivo che deve conservare per un determinato tempo la stabilità, la tenuta e l'isolamento termico.

La resistenza al fuoco può definirsi come l'attitudine di un elemento di costruzione a conservare la stabilità, la tenuta e l'isolamento termico.

(a9tudine a conservare la resistenzameccanica se so@oposto all’azione del fuoco), Tenuta ( a9tudine a nonlasciar passare né produrre, se so@oposto all’azione del fuoco su un lato,fiamme vapori o gas) e Isolamento ( a9tudine a ridurre entro un datolimite, la trasmissione del calore)

Si hanno altri elemen. costru9vi che non soddisfano necessariamentetu@e e 3 le cara@eris.che:

  • RE: si iden.fica un elemento costru9vo che deve conservare, per undeterminato tempo, la stabilità e la tenuta
  • R: si iden.fica un elemento costru9vo che deve conservare, per undeterminato tempo, la stabilità
  • EI: si iden.fica un elemento costru9vo che deve conservare, per undeterminato tempo, la tenuta e l’isolamento termico

Le sigle sono seguite sempre da un numero che esprime i minu. per ilquale conservano le cara@eris.che.

La classe del compar.mento esprime in minu., la durata minima diresistenza al fuoco da richiedere alla stru@ura o all’elemento costru9vo inessi

contenuto- Filtro a prova di fumo: l'areazione in un vano delimitato da strutture di resistenza REI di almeno 60 min, dotato di 2 o più porte munite di congegno di auto chiusura almeno REI 60, può avvenire in 3 modi: direttamente all'esterno con finestre di almeno 1m quadro, camino di ventilazione sfociante sopra la copertura dell'edificio di sezione di almeno 0.10m quadri, sistema di sovrapressione ad almeno 0.3mbar anche in condizioni di emergenza- Compar.tamentazione: il comparto antincendio è una parte di edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco organizzata per rispondere alle esigenze della prevenzione incendi. Nello stabilire la superficie massima di un compartimento bisogna tenere conto di vari parametri come: carico d'incendio, caratteristiche di infiammabilità dei materiali, destinazione dei locali, affollamento, lunghezza delle vie di esodo, modalità di stoccaggio dei materiali, accessibilità, altezza

dei locali, presenza di piani interrati, impianti antincendio

- Scala a prova di fumo interna: scala in vano costituente un compartimento antincendio avente accesso, per ogni piano, da filtro a prova di fumo

- Materiali classificati alla reazione al fuoco: La determinazione viene effettuata su basi sperimentali, mediante prove su campioni in laboratorio, in base a determinate prove, i materiali sono assegnati alle classi: 0, 1, 2, 3, 4, 5 con l'aumentare della loro partecipazione alla combustione, a partire dalla classe 0 che sono non combustibili. Si hanno specifiche norme di prevenzione incendi che prescrivono per alcuni ambienti, in funzione della destinazione d'uso, materiali con una determinata classe di reazione. La classe può essere migliorata tramite dei trattamenti con delle vernici apposite o con determinati rivestimenti che ritardano l'innesco dell'incendio.

- Sistemi di ventilazione: aperture e prese d'aria proveniente dall'esterno, inserite in una struttura edilizia,

  1. Assicurano una ventilazione naturale dei vari ambienti della struttura stessa.
  2. Sistema a vie d'uscita commisurate al massimo affollamento ipotizzabile: percorso senza ostacoli al deflusso che consente alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo sicuro.
  3. Porte delle uscite di sicurezza: le porte delle uscite devono aprirsi nel senso dell'esodo con la semplice spinta, e quando aperte non devono ostruire passaggi, corridoi e pianerottoli, le porte che danno sulle scale devono aprirsi sul pianerottolo senza ridurne la larghezza e non direttamente sulle rampe.
  4. Gli elementi fondamentali nella progettazione del sistema sono:
    1. Dimensionamento e geometria
    2. Sistemi di protezione attiva e passiva
    3. Sistemi di identificazione (segnalazione, illuminazione di sicurezza)
  5. Il dimensionamento delle vie d'uscita dovrà tenere conto del massimo affollamento ipotizzabile nell'edificio e della capacità d'esodo dell'edificio (numero di uscite, larghezza).

delle uscite, livello delle uscite rispetto al piano di riferimento)- Scala di sicurezza esterna: scala totalmente esterna rispetto al fabbricato, la scala deve essere munita di parapetto regolamentare e deve essere realizzata con dei criteri: Materiali incombustibili, La parete esterna dell'edificio, compresi gli infissi deve essere incrementata di almeno 2.5 metri per ogni lato e deve essere almeno REI/EI 60.

ATTIVA:- Estintori: mezzi di primo intervento più impiegati per spegnere i principi di incendio. Non sono efficaci se l'incendio si trova in una fase più avanzata. Vengono suddivisi in: Estintori Portatili ed Estintori Carrellati. Gli estintori PORTATILI hanno massa complessiva inferiore o uguale a 20Kg. Vengono classificati in base alla loro capacità estinguente:

  • Classe A: Fuochi di SOLIDI con formazione di brace
  • Classe B: Fuochi di LIQUIDI
  • Classe C: Fuochi di GAS
  • Classe D: Fuochi di METALLI
  • Classe F: Fuochi che interessano MEZZI DI COTTURA

Gli estintori CARRELLATI hanno...

massa superiore a 20Kg con sostanza es.nguente fino a 150Kg, stesse caratteristiche degli es.ntori portatili di minore praticità e maneggevolezza. Hanno una maggiore capacità es.nguente e sono da considerarsi integrativi di quelli portatili.

Tipologie di es.ntori in relazione alla sostanza es.nguente:

  • Ad acqua, ormai in disuso
  • A schiuma, adatto per liquidi infiammabili (Fuchi di classe A,B): Costituito da un serbatoio in lamiera d’acciaio la cui carica è composta da liquido schiumogeno diluito in acqua in percentuale dal 3 al 10%. La pressurizzazione può avvenire in modo permanente o nel momento dell’uso grazie ad una bombola di CO2 posta sotto l’orifizio di riempimento dell’es.ntore. Il dispositivo di erogazione dell’es.nguente è composto da un tubo al cui termine è collegata una lancia in materiale anticorrosione con dei fori di ingresso aria alla base. Al momento dell’utilizzo, dai fori entrerà aria e per effetto

Venturi si miscela al liquido e crea la schiuma.

A polvere, adatto per liquidi infiammabili ed apparecchi elettrici (Fuochi di classe A,B,C, D con polveri speciali e quadri e apparecchiature fino a 1000 volt): composta da varie sostanze chimiche miscelate tra loro con aggiunta di additivi per migliorare la fluidità e idrorepellenza. Le polveri possono essere di tipo ABC (polveri polivalenti adatte allo spegnimento di più tipi di fuoco, legno, carta, liquidi e gas infiammabili) e BC (polveri specifiche. Per incendi di liquidi e gas costituite principalmente da bicarbonato di sodio). La fuoriuscita della polvere avviene tramite una pressione interna che può essere fornita da una compressione preliminare (azoto) o dalla liberazione di un gas ausiliario (CO2) contenuto in una bombola. Le polveri possono danneggiare le apparecchiature e macchinari, l'uso di estintori contro fuochi di classe F è pericoloso.

Ad anidride carbonica, adatto per apparecchi elettrici.

(Fuochi di classe B, C e quadri e apparecchiature fino a 1000 volt): con.ene CO2 compresso e liquefatto. Costituito da una sola bombola in acciaio realizzata in un unico pezzo di spessore adeguato alle pressioni interne, gruppo valvole con attacco conico e senza foro per manometro né valvola per controllo pressioni. Si distingue per il colore dell'ogiva, grigio. La pressione dell'estintore supera i 170Bar, al momento dell'azionamento la pressione è di 55/60Bar a 20°, la temperatura del vapore è di -79° e si crea ghiaccio secco.

- Ad idrocarburi alogenati, adatto per i motori di macchinari

- Ad agente pulito

Ogni estintore ha un'etichetta, che descrive dall'alto verso il basso le seguenti cose:

- Agente estinguente e classe di spegnimento

- Istruzioni d'uso e programmi dei focolari idonei da estinguere

- Avvertenze di pericolo

- Avvertenze generali e omologazione

- Nome della società e responsabile dell'apparecchio

La classificazione

Dell'es.ntore avviene attraverso dei focolari standard indica. nelle norme: Es: 55 A-233B (55 è una catasta di legna formata da 55 file di traversini di 5cm*5cm, 233 sono i litri di liquido infiammabile mescola. ad 1/3 di acqua).

Determinazione numero di es.ntori da installare:

Il numero risulta determinato solo in alcune norme specifiche (scuole, ospedali, alberghi, locali di pubblico spettacolo, autorimesse, ecc). Negli altri casi si deve eseguire il criterio di disporre ques. mezzi di primo intervento in modo che siano prontamente disponibili ed utilizzabili. In linea di massima scegliendo la posizione privilegiando la facilità di accesso, con la possibilità che un es.ntore può essere raggiunto con un percorso di non meno di 15M. la distanza tra gruppi di es.ntori deve essere circa 30 metri. La scelta è determinata dalla classe di incendio e del livello di rischio del luogo di lavoro.

Criterio per il numero e la capacità estinguente degli es.ntori porta.li,

Per gli incendi di classe A e B:

  • Numero dei piani (non meno di 1 a piano)
  • Superficie in pianta
  • Specifico pericolo di incendio (classe di incendio)
  • Distanza da percorrere per utilizzare un estintore (<30M)

Gli estintori devono essere indicati con l'apposita segnaletica di sicurezza, per essere individuati immediatamente, preferibilmente vicino alle scale o agli accessi. Devono essere posizionati alle pareti, mediante idonei supporti che ne consentono lo sganciamento o poggiati a terra con idonei dispositivi (Piantane porta estintore con asta e cartello).

Rete idrica antincendio: può essere collegata direttamente, o tramite un serbatoio di accumulo, all'acquedotto cittadino. La presenza del serbatoio è necessaria se l'acquedotto non garantisce continuità di erogazione sufficiente.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
38 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/28 Ingegneria e sicurezza degli scavi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher realeeagle di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sicurezza sul lavoro e difesa ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Trapani Mario.