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ADENINA
La base azotata “nicotinammide” è l’unica componente attiva e reattiva dei due composti
poiché tutto il resto è accessorio ed ha l’unico scopo di mantenere la solubilità in acqua.
+
La carica positiva nel NAD è importante a livello delle reazioni di ossidoriduzione, che
attraverso la reazione con una specie riducente (nella maggior parte dei casi è un idruro),
permette di ottenere NADH.
Reattività degli alogeno-alcani:
reazioni di sostituzione nucleofila: l’alogenuro alchilico reagisce con un nucleofilo
▪ dando come prodotti un gruppo uscente, ovvero l’alogenuro, e l’alcano legato al
nucleofilo
reazione di β-eliminazione: l’alogenuro alchilico reagisce con una specie basica,
▪ che strappa il protone in posizione β (carbonio vicino a quello α a cui è legato il
+
gruppo funzionale) e si avrà l’alogenuro e l’H come gruppi uscenti e la formazione
di un doppio legame
Il meccanismo di queste due reazioni dipende da:
natura dell’alogenuro alchilico (grado di sostituzione)
▪ natura del gruppo uscente
▪ natura del nucleofilo o della base che si stanno utilizzando
▪
Reazione di sostituzione nucleofila:
SN (sostituzione nucleofila unimolecolare): si utilizza un carbonio secondario,
▪ 1
passaggi:
• stadio lento: uscita del gruppo uscente (alogenuro)
• formazione dell’intermedio con carica positiva sul carbonio: carbocatione
• stadio veloce: attacco del nucleofilo sul carbocatione, che può avvenire su
entrambe le facce (da sopra o sotto il piano visto che il carbocatione è
planare). I due possibili prodotti sono stereoisomeri enantiomeri
La reazione è di primo ordine.
Gli alogenuri alchilici terziari reagiranno più velocemente perché formeranno
carbocationi più stabili che necessitano di energia di attivazione più bassa. Si
ottiene una racemizzazione del carbonio α.
SN (sostituzione nucleofile bimolecolare): si ha prima un addizione anti del
▪ 2
nucleofilo rispetto all’alogeno, questo porta il carbonio a diventare petacoordinato
• è presente un solo stadio
• addizione concertata anti
• la reazione è di secondo ordine
Reagiscono più velocemente i carboni meno
sostituiti perché in questo modo si ha un
ingombro sterico minore al quale si deve far
fronte per far reagire il nucleofilo. Si ottiene
un’inversione del carbonio α.
Quindi:
alogenuro alchilico primario: SN2
▪ alogenuro alchilico secondario: SN1/SN2
▪ alogenuro alchilico terziario: SN1
▪
Il miglior gruppo uscente è lo ione ioduro, che deriva dall’acido iodidrico, che è l’acido più
forte (raggio atomico maggiore e quindi maggiormente in grado di accettare una coppia di
elettroni) degli acidi alogenidrici con base coniugata più debole. Il fluoruro, invece, è il
peggiore gruppo uscente perché è il più basico tra gli acidi alogenidrici e la sua base
coniugata è molto forte.
I nucleofili sono specie elettron-ricche:
ricchezza elettronica per la presenza di una carica negativa
▪ ricchezza elettronica data dalla
▪ presenza di un doppietto non
condiviso, che verrà condiviso
per effettuare il legame con il
carbonio e si otterrà un prodotto
instabile con carica positiva sul
nucleofilo, che si stabilizzerà per
la perdita della carica positiva
che si è formata
Si possono trovare nucleofili al carbonio (CN-), all’azoto (NH2-), all’ossigeno (OH-), allo
zolfo (SH-).
Reazione di β-eliminazione: per descrivere il cammino preferenziale della reazione
bisogna determinare la diversa stabilità dei possibili alcheni che si possono ottenere da
essa: alcheni non sostituiti (minormente stabile); alcheni monosostituiti; alcheni bisostituiti;
alcheni trisostituiti; alcheni tetrasostituiti (maggiormente stabile). Le reazioni si suddividono
in: E1 (unimolecolare): si ha:
▪ • stadio lento: rottura carbonio-alogeno, che porterà ad un intermedio con
carica positiva e quindi un carbocatione molto instabile
• con un protone per stabilizzare il carbocatione
Da questa reazione si ottengono due alcheni omomeri.
La reazione è di primo ordine.
Alogenuri alchilici terziari reagiranno più velocemente dei
primari e dei secondari.
E2 (bimolecolare): si ha la base che reagisce con il protone sulla molecola, si ha
▪ così uno stato di transizione in cui il legame carbonio-protone e il legame carbonio-
alogeno cominciano a rompersi e allo stesso tempo comincia a crearsi il doppio
legame. Di conseguenza la base cercherà di dare attacco nella parte meno
impedita stericamente e di conseguenza legherà in posizione anti (meccanismo
concertato anti)
Si ha quindi una reazione ad un solo stadio, con uno
stadio di transizione dato da meccanismo concertato;
l’ordine di reazione è 2.
Lo stato di transizione sarà tanto più stabile quanto più il
parziale legame pi greco che si sta formando è sostituito;
quindi, gli alogenuri terziari sono quelli che reagiscono più
velocemente degli altri.
A E B SONO ISOMERI COSTITUZIONALI (connettività diversa)
STRUTTURA SAM (S-Adenosil-Metionina): presenta un nucleoside ed un amminoacido:
Reattività degli alcoli: presentano un legame sigma carbonio eteroatomo (ossigeno)
legato ulteriormente ad un atomo di idrogeno. Le reazioni effettuate dagli alcoli sono:
reazioni acido-base
▪ reazioni in cui l’alcol si comporta da nucleofilo
▪ (grazie ai doppietti non condivisi sulla sua
struttura) in SN o SN
1 2
addizione nucleofile nei confronti di composti carbonici, ovvero aldeidi e chetoni
▪ addizione-eliminazione nei confronti di acidi carbossilici e derivati
▪ ossidazione
▪
Acido-base: l’alcol si comporta sia da acido che da base
BASE pKa circa 0
Ossidazione: partendo dall’alcol si ha una perdita di elettroni sottoforma dello ione idruro
Esce come H+ ACETIL coA
Esce come H- Tramite NAD+, che
prende ancora uno
ione idruro; si forma
l’acido acetico
OSSIDAZIONE
DELL’ETANOLO:
Ù
Reattività di aldeidi e chetoni: presentano
un doppio legame C=O con atomi di idrogeno
(aldeide) o gruppi R (chetone).
Questi composti danno due tipologie di
reazione:
addizione nucleofila: carbonio elettron-
▪ povero che reagisce con specie
elettron-ricche (alcoli, ammine primarie
e ammine secondarie, che sono
nucleofili). Né il carbonio, né gli
eteroatomi in alcoli e aldeidi hanno
cariche nette e quindi queste reazioni +
necessitano sempre di un catalizzatore (H ) per abbassare l’energia di reazione
carbonio α: tautomeria cheto-enolica e condensazione aldolica
▪
Addizione nucleofila: più la carica positiva sul carbonio è stabile, meno reattivo sarà il
composto; quindi, l’aldeide è più reattiva del chetone perché per effetto induttivo la carica
è stabilizzata da una sola catena carboniosa, mentre nel chetone ce ne sono due. In più il
chetone presenta più ingombro sterico dell’aldeide e quindi darà reazione più difficilmente
dell’aldeide
con alcoli:
▪ Nel caso di un chetone si
ottengono prima emichetale e poi
chetale.
con ammina primaria:
▪ Si ottengono un emiamminale ed
un’immina
con ammina secondaria:
▪ Si forma quindi prima un emiamminale e
poi un enammina; nella reazione è
coinvolto il carbonio α.
Tautomeria cheto-enolica: interviene nella reazione il carbonio α; si tratta di reazioni di
equilibrio tale per cui si ha uno spostamento di elettroni e protoni
Si formano degli isomeri strutturali che si trovano in equilibrio dinamico tra di loro. Il
meccanismo di questa reazione può essere di tre tipi:
acido catalizzata
▪ base catalizzata
▪ spontanea
▪
La tautomeria cheto-enolica non avviene solamente su aldeidi e chetoni, ma anche su
composti differenti che però presentano un eteroatomo ricco di elettroni al posto
dell’ossigeno e un altro atomo al posto del carbonio α, che abbia almeno un legame con
un idrogeno. Come, per esempio, il legame peptidico e le basi azotate, come l’adenina.
Condensazione aldolica: avviene preferibilmente su aldeidi piuttosto che su chetoni e sia
in condizioni acide che basiche.
Meccanismo della visione nei vertebrati: necessita di un’aldeide, ovvero il retinale, che
deriva dal retinolo (vitamina A). Questo composto deriva dal β-carotene sintetizzato dai
vegetali, maggiormente presente nelle carote. Il β-carotene è sottoposto a reazioni
radicaliche e protegge il vegetale dallo stress ossidativo ed ha quindi proprietà
antiossidanti.
Il β-carotene viene poi sottoposto a reazioni di ossidazione e riduzione (NADH/NAD+) per
essere metabolizzato in retinolo (formato da legami trans), che viene poi distribuito nel
corpo. Quando arriva ai bastoncelli della retina viene sottoposto a reazioni che portano
come prodotto l’11-cis-retinale (il doppio legame in posizione 11 diventa cis da trans) con (*)
un gruppo aldeidico al posto di quello ossidrilico (per ossidazione). Questo prodotto
reagisce con l’opsina (ammina primaria) e si ha come prodotto la rodopsina (immina).
Questa a contatto con la luce, è sottoposta ad una reazione di isomerizzazione che
cambia il suo legame cis in trans con liberazione di energia, convertita in impulso elettrico,
che viene poi direzionato verso il cervello, che lo elabora.
Il gruppo carbossilico (aldeidico e chetonico) si ritrova anche all’interno di un importante
gruppo di macromolecole, ovvero i carboidrati. Questi sono caratterizzati dalla presenza
di C, H, O, N e S e hanno formula bruta C (H O) ; presentano:
n 2 n
gruppo carbonilico ed almeno un gruppo ossidrilico
▪ composti organici più presenti sulla Terra (cellulosa)
▪ classificati in:
▪ • monosaccaridi: suddivisi in aldosi e chetosi e in base al numero di atomi di
carbonio, i più comuni sono pentosi ed esosi. Presentano una stereochimica
degli stereocentri (D o L)
• oligosaccaridi: fino a 10 monosaccaridi uniti
• polisaccaridi: più di 10 monosaccaridi e si classificano in base alla tipologia
di monomeri che li compongono
Vitamina c: polisaccaride acido esoso (acido-L-ascorbico) che deve
essere introdotto nel corpo con la dieta perché non viene sintetizzato; è
un saccaride idrosolubile con proprietà antiossidanti. Serve per la
produzione di anticorpo e per aumentare la biodisponibilità del ferro.
BIOSINTESI: REATTIVITA’: