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ADESCAMENTO
Quando la pompa viene fermata, per potersi avviare di nuovo, il fluido deve rimanere al suo interno e nel
condotto di aspirazione. Ciò può ottenersi con una valvola di ritegno all’imbocco del condotto di aspirazione.
L’adescamento è sempre possibile se la pompa è sottobattente.
POMPA AUTO-ADESCANTE Inserisco la pompa in un contenitore in
modo da rimanere allagata anche quando
la pompa è ferma. La sovrapressione
della pompa spinge un getto d’acqua
sulla pompa stessa, trascinando l’aria:
aspira acqua ricca di aria fino a che l’aria
non finisce e l’ambiente di aspirazione si
allaga e la pompa inizia a funzionare in
modo regolare. Nel primo schema la
pompa è in quiete, il fondo è pieno di
liquido e il condotto di aspirazione è pieno d’aria. Nel secondo schema la girante è posta in rotazione,
provocando una depressione all’ingresso ed una compressione all’uscita: l’acqua del fondo è in parte
aspirata e spruzzata contro la girante attraverso un orifizio: il getto trascina una certa quantità d’aria che è
centrifugata e inviata alla mandata. Nel terzo schema l’eliminazione di parte dell’aria causa l’efflusso di altra
aria, che viene eliminata fino a che non ci sia solo liquido: la valvola si chiude impedendo l’alimentazione del
getto. 25
MACCHINE E SISTEMI ENERGETICI – UNIVPM – A.A. 2023/24 CHRISTIAN MAURI
CAVITAZIONE
Con la cavitazione l’acqua tende a evaporare a causa di una sottopressione. Provoca il danneggiamento della
girante della pompa a causa degli urti contro la parete. Il primo punto interessato dalla cavitazione è
l’ingresso di girante (formazione locale di bolle) per poi scomparire (implosione delle bolle) verso l’uscita. La
condizione di non cavitazione è mantenuta per .
= ≥ +
1
Nel caso in cui ho non ho cavitazione, mentre se ho ho cavitazione.
> <
La cavitazione causa un rumore: la pompa è sottoposta a sollecitazione vibrante.
Il collasso delle bolle da cavitazione (implosione) provoca
onde di shock. L’implosione in prossimità di parete solida,
imprinting jet
genera (microgetto liquido) che per urto
meccanico erode il materiale: il danneggiamento del
materiale attraverso lo scavo di fori, emissione di rumore e
vibrazioni e notevole perdita di prestazioni.
la caratteristica funzionale della pompa, al
= (, ):
crescere della portata e del NPSH ho un fascio di
andamenti crescenti con portata e numero di giri.
Per evitare la cavitazione è opportuno limitare l’altezza di
aspirazione, mantenere la temperatura dell’acqua limitta,
impiegare la sezione di aspirazione più ampia possibile in
accordo con i costi economici, evitare inutili deviazioni di
flusso o filtri e valvole di linea di aspirazione, selezionare la
pompa con il più favorevole NPSH richiesto, mantenere le condizioni operative di flusso della pompa non
troppo superiori.
è una caratteristica intrinseca della macchina.
Nel ramo di aspirazione devo avere velocità minore del ramo di mandata dopo la pompa per limitare la
cavitazione.
Se vado ad operare sulla valvola in mandata con uno strozzamento ho assenza di cavitazione, mentre se
vado a strozzare con la valvola in aspirazione introduco il rischio di cavitazione.
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STABILITÀ curva della pompa.
La curva spessa indica la Il punto in cui si intersecano la curva spessa e la curva sottile
curva dell’impianto
( ) rappresenta il punto di funzionamento stabile della pompa. Nel primo caso interseco la
curva della pompa nel suo ramo decrescente. Nel secondo caso la curva di impianto interseca la curva della
pompa nel suo tratto crescente, che di per sé sarebbe stabile, ma diventa instabile quando la pendenza del
circuito tende ad essere piatta. Nel terzo caso ho invece condizione di instabilità: la prevalenza del circuito in
partenza è maggiore di quella della pompa.
Condizione di stabilità:
<
Condizione di instabilità:
>
CICLO DI POMPAGGIO – IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO
Nel punto 1 ho tangenza tra la curva della pompa e la curva del
circuito e questo punto corrisponde a una portata limite. Nel
punto 2 ho portata negativa: inversione repentina del flusso
(passa dal salire allo scendere). In questo punto la pompa
dissipa sia l’energia idraulica di caduta che l’energia meccanica):
funziona da freno e il fluido perde carico. Nel punto 3 raggiungo
la condizione di tangenza e ho una repentina inversione del
flusso: la portata torna ad essere positiva e la pompa torna al
suo funzionamento corretto. Nel punto in cui ho la pompa
ℎ
lavora, per cui ho innalzamento del punto di funzionamento.
Nei tratti 1-2 e 3-4 ho punti instabili di rapida inversione del
flusso e non ho equilibrio; mentre nei tratti 2-3 e 4- ho punti
stabili di progressivo flusso di riempimento.
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Per impedire il ciclo di pompaggio devo dotare l’impianto di una valvola di non ritorno (impedisco completo
svuotamento del serbatoio) e adotto una pompa con caratteristica sempre decrescente.
CATALOGHI
Nei cataloghi si vede come la portata vari al cambiare del numero di giri a cui opera la pompa, di come
l’NPSH vari al cambiare della portata.
Nel grafico potenza/portata le curve sono crescenti al crescere della portata trattata dalla condotta.
TIPOLOGIE POMPE Le giranti per alta pressione sono caratterizzate
da una geometria delle palette fortemente
radiale. A mano a mano che la pressione tende
a diminuire, la componente diventa sempre più
assiale fino a che non ho una pompa assiale
nella girante ad elica.
CARICHI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO IDROELETTRICO Il tratto 0-3 è dove è
inserita la pompa: opero ad
una quota che non varia.
La pompa deve fornire una
prevalenza capace di
portare l’acqua al bacino di
monte al netto delle
perdite equivalenti in metri.
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POMPE VOLUMETRICHE
POMPE ALTERNATIVE A PISTONE Le pompe volumetriche sono formate da:
1. Valvola di aspirazione: permette
l’ingresso del fluido di lavoro.
2. Valvola di mandata: permette l’uscita
del fluido di lavoro
3. Pistone o stantuffo: è in moto di pura
traslazione. Ha una parete piana che compie
un moto rettilineo alternato. È movimentato
da un sistema biella manovella.
4. Cilindro
Le valvole di aspirazione e di mandata non si possono scambiare ruolo e sono valvole automatiche: il gioco
delle pressioni tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno fa aprire o chiudere le valvole.
Definisco le grandezze caratteristiche di una pompa a pistone:
Corsa dello stantuffo è il diametro della manovella che movimenta il pistone dal massimo al
:
- minimo
Diametro dello stantuffo è il diametro interno del cilindro
:
-
Cilindrata 2
=
- 0 4
SISTEMA DI POMPAGGIO CON RIDUZIONE DELLE PULSAZIONI DI PORTATA
Quando il pistone si muove verso sinistra la pressione nel corpo
pompa aumenta; quindi, la valvola di scarico si apre e l’acqua
viene spinta dal copro pompa in parte nella camera di scarico
(che contiene gas che si comprime) e in parte nella linea di
mandata. Quando il pistone ha completato la corsa verso sinistra
la valvola di scarico si chiude; a causa della pressione nella
camera di scarico l’acqua continua a venire spinta nella linea di
mandata anche quando il pistone è in posizione opposta
(all’utenza arriva una portata pressoché continua). Quando il
pistone si muove verso destra la pressione nel corpo pompa
diminuisce e la valvola di aspirazione si apre, aspirando l’acqua
dalla camera di aspirazione (che si svuota e si decomprime) e
che richiama fluido dalla linea di aspirazione. A fine corsa la
valvola di aspirazione si chiude e a causa della depressione nella
camera di aspirazione l’acqua continua a fluire nella linea di
aspirazione, determinando una portata di aspirazione continua.
Le camere di aspirazione e di scarico sono usate per permettere
colpo di ariete.
di avere portate più uniformi e di avere condotte lunghe senza il rischio del
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PORTATA L’area di mandata è equivalente all’area di portata
inferiore. La portata istantanea teorica è definita
come: e la portata media teorica è
2
= =
4
definita come = =
0 0
60 2
PUNTO MORTO
Sono definiti il punto morto superiore PMS e il punto morto inferiore PMI,
rispettivamente quando il sistema biella manovella è completamente
esteso e quando il sistema biella manovella è all’estensione minima.
CICLO DI LAVORO DELLA MACCHINA fase stazionaria
La macchina compie una serie di cicli di lavoro. Se questi si ripetono uguali si parla di . Il
pistone svolge un ciclo quando da un punto di partenza, attraversa una sequenza di fasi diverse per poi
tornare al punto di partenza.
CICLO TEORICO IDEALE Il lavoro del ciclo teorico è dato dall’area del rettangolo: =
0
Il ciclo parte dal punto 1, il PMI, in cui ho volume massimo e
pressione minima. Nel tratto 1 2 la pressione aumenta senza
→
spostamento del pistone (compressione a volume costante). Il punto
2 rappresenta sempre il PMI in cui in questo caso ho volume e
pressione massimi (sono alla pressione di mandata). Nel tratto 2 3
→
il pistone sale a pressione costante facendo uscire il fluido. Il punto 3
rappresenta il PMS. Nel tratto 3 4 la pressione decresce a volume
→
costante. Il punto 4 rappresenta sempre il PMS ma ho pressione e
volume minimi (la pressione è diminuita dalla pressione di mandata alla pressione di aspirazione). Il tratto
4 1 rappresenta la fase di aspirazione in cui il pistone spazza un volume di fluido fino al PMI, aspirando
→
fluido all’interno.
CICLO INDICATO REALE Il ciclo indicato reale tiene conto di fattori non considerati nel ciclo teorico:
comprimibilità del fluido, eventuali fughe del fluido, inerzia delle valvole in
ap