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Processo di endocitosi e formazione delle vescicole
SNARE.REGOLGIMEMBRANAENDOCITOSIsulla membrana sono presenti dei recettori che si attaccano al ligando(materiale da portare dentro la cellula). Da qui avviene un’invaginazione dellamembrana fino a chiudersi e formare la vescicola, grazie anche alla proteina dinamina,la quale verrà poi eliminata una volta che la vescicola entra nella cellula. La vescicolaè rivestita da proteine (clatrina) che anch’esse vengono tolte (tramite ATPasi) peressere riciclate per una nuova vescicola. La vescicola non rivestita si unisce ad unendosoma liberando il ligando.
Lisosomi e perossisomi
MEMBRANAENDOSOMI TARDIVI/LISOSOMI
I lisosomi derivano da endosomi tardivi. Contengono enzimi idrolitici che degradanolipidi, carboidrati, proteine e acidi nucleici.
Perossisomi: Processi di formazione e degradazione del perossido di idrogeno. Presenti in tutti gli eucarioti, contengono CATALASI, enzima che serve a degradare il perossido di idrogeno, e OSSIDASI (producono perossido di idrogeno).
LEZIONE
Il citoscheletro è l'impalcatura per supporto strutturale della cellula (è particolarmente sviluppato nelle cellule eucariotiche). È costituito da proteine citoscheletriche. È la rete di trasporto degli organelli. Ha un ruolo nella divisione cellulare.
Funzioni:
- Struttura e supporto
- Trasporto intercellulare (gemmazione organelli)
- Contrattilità e movimento
- Organizzazione cellulare
Il citoscheletro è formato da filamenti (proteine citoscheletriche) diversi: filamenti intermedi, microtubuli e microfilamenti (actina).
I filamenti intermedi sono caratterizzati da una maggiore resistenza tra i tre tipi (sono più piccoli dei microtubuli ma più grandi dei filamenti di actina). Assorbono una quantità di tensione tale da deformarsi (allungarsi) più di quanto facciano gli altri due filamenti. Si dividono in citoplasmatici e nucleari. Sono i più resistenti grazie alla loro struttura formata da superavvolgimenti.
unità base sono i monomeri–dimeri (grazie a legami tra i monomeri)–tetrameri (formato da una testa e coda)–dopo vari avvolgimenti si ottiene il filamento maturo. Questa struttura garantisce una stabilità meccanica e una resistenza alla trazione. Si trovano anche nel nucleo (lamina nucleare) e costituiscono i neurofilamenti, tessuto epiteliale e muscolare.
Microtubuli (dimensioni maggiori) sono delle strutture cave presenti negli eucarioti, formati da proteine globulari disposte in file allineate secondo l'asse longitudinale (protofilamenti). Il microtubulo è formato da 13 protofilamenti. Ogni protofilamento è costituito da eterodimeri di α-tubulina e β-tubulina (proteine globulari). Possono talvolta essere associati a proteine chiamate MAP (costituito da due domini–uno legato al microtubulo e l'altro che si estroflette e permette la connessione con altri microtubuli). Le MAP sono in continuo cambiamento grazie a due reazioni:
La fosforilazione è una reazione in cui si attacca al substrato un fosforo, grazie alle proteine chinasi: PK. La defosforilazione è la reazione inversa, determinata dalla fosfatasi. È importante che queste due reazioni siano coordinate. Se questo non succede si va incontro a malattie neurodegenerative.
I microtubuli si formano per polimerizzazione di dimeri di tubulina (unità base: unione tra α e β tubulina). Il dimero di tubulina è formato da due proteine, ovvero α e β tubulina. Ognuna possiede dei siti di legame per le molecole di GTP (guenosintrifosfato): la posizione di legame su β permette che la molecola di GTP venga idrolizzata in GDP, mentre α non può farlo. La parte α è chiamata "coda" e le viene conferita polarità negativa, mentre β è la "testa" e ha polarità positiva. L'estremità positiva cresce di più mentre quella negativa di meno: questo perché hanno due
concentrazioni critiche diverse (- inferiore, + maggiore). Treadmilling→contemporanea crescita e depolimerizzazione del microtubulo quando la concentrazione critica è diversa. I microtubuli si formano a partire dal centrosoma, vicino al nucleo. Inoltre hanno la funzione di formare ciglia, flagelli e assoni. Servono anche per il trasporto assonale (anterogrado e retrogrado) tramite proteine motrici: miosine, chinesine e dineine. - Chinesine→verso +. Ad ogni passo lungo il dimero idrolizza un ATP. - Dineine→verso -. I microfilamenti sono composti da actina globulare. In presenza di ATP, i monomeri di actina polimerizzano formando un filamento ad elica. Ha un ruolo essenziale per la motilità e contrattilità cellulare. Sui filamenti di actina agiscono le miosine. Possono associarsi ai microfilamenti la profilina e il complesso ARP2/3: la profilina si occupa di bloccare la crescita in - mentre la favorisce in +; il complesso invece ha la funzione di reclutare i monomeri di actina.- actina e di creare ramificazioni sul filamento.
LEZIONE 12
La trasduzione del segnale avviene nel citosol–dovuto ad un segnale:
- Segnalazione endocrina–riguarda cellule endocrine che inviano un ormone che viene legato da un recettore, grazie al quale l'ormone riesce ad arrivare alla cellula bersaglio
- Segnalazione paracrina–il segnale viene mediato da un mediatore chimico. Avviene tra cellule vicine
- Segnalazione nervosa–il segnale parte da un neurone che rilascia un neurotrasmettitore, il quale agisce sulla cellula bersaglio (trasmissione sinaptica)
- Segnalazione per contatto–le due cellule sono in contatto quando il segnale si lega al recettore
LIGANDO–RECETTORE (selettivo per un determinato ligando)–RISPOSTA CELLULARE
Esistono due tipi di recettori:
- Recettori di membrana–il recettore si trova sulla membrana. Il ligando si lega ad esso e scatena la risposta. Talvolta è necessario che questo legame (ligando recettore) abbia bisogno di un secondo messaggero, il
è regolato da un ligando, per questo, i recettori vengono chiamati ionotropi, cioè presentano un sito di legame e fanno passare corrente ionica. Ha una reazione rapida.
Es. recettore nicotinico per l'acetilcolina
Quando l'acetilcolina (ligando) si attacca ai due siti di legame, si attiva la corrente ionica che apre il canale ionico facendo passare gli ioni.
Recettori metabotropi
Presentano un sito di legame per il ligando ma non sono canali ionici come i recettori ionotropi. Sono accoppiati a proteine G.
Es. recettore muscarinico per l'acetilcolina
Vicino al recettore è presente una proteina G: subunità α, β, γ e GDP. Nel momento in cui l'acetilcolina si attacca al recettore, la proteina G si divide in due parti che si andranno poi a legare alle rispettive parti α+GTP (quando si staccano le due parti la GDP cambia in GTP) e β+γ
Recettori ad attività tirosin-kinasica
Caratterizzati dalla presenza di una
sequenza di tirosine nel citosol. Sono i recettori dell'insulina e fattori di crescita. Quando il ligando si lega al recettore, questo si dimerizza. Da qui il recettore si autofosforila. Risposte cellulari si dividono in 4 gruppi principali:- CICLO DELLE PROTEINE G
- VIA DEL cAMP