
Mentre gli studenti si dedicano agli ultimi preparativi per il test d'ingresso ai corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie, che si svolgerà il 27 settembre, arrivano i primi dati sulle iscrizioni alle prove di ammissione.
Il consueto report del prof. Angelo Mastrillo, docente di Organizzazione delle Professioni Sanitarie dell'Università di Bologna, evidenzia un'inversione di tendenza rispetto ai due anni precedenti. Per i 3.940 posti banditi dalle università pubbliche, sono arrivate 13.957 domande da parte degli aspiranti professionisti sanitari: secondo l'analisi del docente, si registra un calo pari al -9,7% rispetto al 2023, quando le domande furono 15.461.
Professioni Sanitarie: aumentano i posti messi a bando (ma siamo lontani dal fabbisogno delle regioni)
Ma partiamo dalle 'buone notizie'. Il docente dell'Università di Bologna segnala prima di tutto un aumento del +6,5% dei posti messi a bando: da 3.699 a 3.940, con un rapporto delle domande su posto (D/P) pari a 3,5, in calo rispetto al 4,2 del 2023. Il Prof Mastrillo evidenzia poi come in 21 anni di vita (dal 2004 al 2024), i posti totali messi a bando per le professioni sanitarie siano stati del tutto insufficienti, perlomeno in relazione al fabbisogno delle regioni: dal 2004 al 2024 sono stati banditi 49.469 posti, il -29,6% dei 70.246 chiesti dalle Regioni.
E anche nel 2024 la musica rimane la stessa: ne abbiamo parlato qui. Di fatto – sottolinea il docente - il numero di 3.940 posti è decisamente insufficiente rispetto all’incremento del fabbisogno indicato dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha aumentato da 10.248 dello scorso anno a 10.512, ed è inferiore anche alle attuali 13.974 domande di iscrizione.
Professioni Sanitarie, le iscrizioni alle 5 classi di laurea: quante sono
Adesso torniamo al brusco stop subito dal test delle professioni sanitarie, che quest'anno registra dunque quasi il 10% in meno di iscritti, rispetto al 2023. Guardando più da vicino i dati elaborati da Angelo Mastrillo, possiamo notare diversi cambiamenti nelle percentuali delle domande presentate per i 5 Classi di Laurea Magistrale per le Professioni Sanitarie Infermieristiche e Ostetriche, della Riabilitazione, Tecnico Assistenziali-Diagnostiche e della Prevenzione.
Più nel dettaglio, si rileva un -8,7% nelle iscrizioni alla classe Infermieristica-Ostetrica. Da 12.095 domande (D) dello scorso anno (posti 1.914) alle attuali 11.044 su 2.147 posti (P), con un rapporto domande/posti pari al 5,1 contro il 6,3 del 2023. Qui però va segnalato l'aumento medio dei posti a livello nazionale: +12%, dai 1.914 del 2023 ai 2.147 del 2024. Non a caso oltre la metà (54%) dei posti totali attengono all'area Infermieristica-Ostetrica. La classe di Riabilitazione registra un -20,1%: da 1.753 dello scorso anno a 1.400, su 795 posti. Rapporto D/P di 1,8 contro il 2,2 dello scorso anno, con riduzione media dei posti del -1,9% da 810 a 795.
Male anche la classe Tecnico Assistenziale: -7,1%, da 184 dello scorso anno a 171 su 113 posti. Rapporto D/P di 1,5 superiore a 1,6 dello scorso anno, a parità dei 113 posti a bando. Non bene anche la classe Prevenzione, dove le iscrizioni calano a picco: -22,9%, da 785 dello scorso anno ai 605 attuali su 275 posti. Rapporto D/P di 2,2 minore del 2,4 dello scorso anno, con riduzione media dei posti del -15%, da 325 a 275. La classe di Tecnico Diagnostica invece vede un segno positivo: +14%, da 644 dello scorso anno a 737 su 610 posti. Rapporto DP di 1,2 come lo scorso anno, con aumento medio dei posti del +14%, da 537 a 610, per effetto dell’aumento di 2 nuovi Corsi delle Università di Catanzaro e di Cagliari.
Test Professioni Sanitarie, la mappa degli iscritti regione per regione
A livello regionale, le domande d'iscrizione al test d'ingresso dei corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie fanno registrare un'impennata delle richieste in diverse regioni. Come in Friuli Venezia Giulia, dove si segnala un +16,1% da 224 a 260 su 30 posti, con un rapporto tra domande e posti pari all'8,7. Segno positivo anche per l'Umbria: +15,7% da 254 a 294, rapporto domande posti a 3,9.
In Molise, si registra addirittura un +87,2% delle domande d'iscrizione, da 172 a 322, con un rapporto tra domande e posti pari al 3,3 (prima era del 2,4). Bene anche la Campania con +3,5%: da 1.247 a 1.291 su 245 posti, con rapporto di 5,3. Infine, tra le regioni che fanno bene, anche la Sardegna, con +47%: da 557 a 818 su 150 posti a bando, con un rapporto tra domande e posti pari a 5,5 (era di 3,7). Al contrario, sono in calo tutte le altre 12 Regioni, in ordine geografico i valori medi:
- Piemonte: -7,1%, da 717 a 666 su 178 posti a bando con rapporto D/P di 3,7;
- Lombardia: -14,2% da 1.413 a 1.273 su 322 posti a bando e D/P 3,8;
- Veneto: -19,1% da 1.029 a 832 su 223 posti e D/P di 3,7;
- Liguria: -32,4% da 392 a 265 su 85 posti a bando con rapporto D/P di 3,1;
- Emilia Romagna: -16% da 1.440 a 1.210 su 344 posti e D/P 3,5;
- Toscana: -16,4% da 1.107 a 926 su 278 posti e D/P 3,3;
- Marche: -31,9% da 552 a 376 su 145 posti e D/P 2,6;
- Lazio: -6,2% medio, da 2.356 a 2.211 su 716 posti e D/P 3,1;
- Abruzzo: -18,4% da 1.003 a 818 su 234 posti e D/P 3,5;
- Puglia: -22,8% medio da 976 a 753 su 179 posti e D/P 4,2;
- Calabria: -7,3% da 579 a 537 su 165 posti con D/P 3,3
- Sicilia: -18,9% da 1.443 a 1.170 su 473 posti a bando e D/P 2,5