
Secondo un'elaborazione di Angelantonio Mastrillo, segretario della Conferenza dei Corsi di laurea delle Professioni Sanitarie, quest'anno le iscrizioni hanno visto un brusco calo, come testimoniano i dati relativi dalle università statali: si è passati dalle 67.704 dello scorso anno alle attuali 61.783 (a fronte di 32.078 posti banditi), pari al -8,7%. Considerando anche le sette università private, la quota sale a 66.574 ma rimane ben distante dalle 72.736 iscrizioni registrate nell'anno accademico 2022-2023. Nel dettaglio, sono le iscrizioni ai corsi di Infermieristica, Fisioterapia e Ostetricia a calare considerevolmente, arrivando fino al 20% in meno nel caso di Ostetricia.
-
Leggi anche:
- Test professioni sanitarie in inglese 2023: guida alla prova
- Ammesso in ben 8 università italiane di Medicina: chi è Alessio, tra i candidati che hanno sostenuto il Tolc Med 2023
- Medicina 2023, qual è stato il punteggio più alto?
Infermieristica, iscrizioni in calo. Flessione anche per Fisioterapia e Ostetricia
Tra i corsi di laurea che offrono più di 800 posti messi a bando, preoccupa la flessione delle iscrizioni ai test per i corsi di laurea in Infermieristica. Le università registrano il 10,5% di domande in meno rispetto allo scorso anno: da 25.539 domande dello scorso anno alle attuali 22.870 su 19.860 posti, con un rapporto di differenza posti pari a 1,2 (1,3 nel 2022). Segue Fisioterapia le cui iscrizioni scendono da 20.013 dello scorso anno a 18.572 su 2.694 posti, con rapporto differenza posti di 6,9, più basso del 7,6 dello scorso anno. Poi c'è Ostetricia: da 6.354 dello scorso anno a 5.059 su 1.098 posti, e con differenza posti di 4,6 (5,8 in precedenza), il calo, dunque, si attesta intorno al 20%.Non solo, stando ai numeri che arrivano dalle università sono diversi i corsi di laurea che hanno subito una ridimensionamento delle iscrizioni. Parliamo ad esempio dei tecnici da laboratorio: da 2.087 iscrizioni nel 2022 a 1.875 nel 2023, su 1.351 posti disponibili: un calo del 10,2%. Poi abbiamo i tecnici della prevenzione, dove le iscrizioni risultano essere il 9,3% in meno rispetto al 2022: da 702 a 637. Infine, da evidenziare anche il -3,8% delle iscrizioni tra gli igienisti dentali e il -8,7% tra gli educatori professionali. Crescono invece rispettivamente del +2,5% e del +14% le iscrizioni ai corsi di tecnici di radiologia e logopedia.
Umbria, Molise e Calabria aumentano le iscrizioni ai propri corsi di laurea
A livello regionale quest'anno assistiamo ad alcune sorprese. Sono principalmente tre le regioni che hanno visto aumentare in maniera significativa le iscrizioni ai test d'ingresso ai corsi di laurea del loro territorio: Umbria, Molise e Calabria. L'Umbria segnala un +2,3% passando da 983 a 1.008 iscrizioni su 617 posti messi a bando. Il Molise addirittura registra +10,7%, passando da 307 iscrizioni a 340, mentre le iscrizioni ai test in Calabria balzano dalle 1.460 del 2022 alle 1.892 del 2023, a fronte di 948 posti banditi.Al contrario, le iscrizioni ai test sono in calo in tutte le altre regioni. Le due Università del Piemonte con -7,0%, passano da 4.051 del 2022 a 3.768 nel 2023; le sette della Lombardia registrano il -8,5% (da 9.767 a 8.941 su 4.463 posti a bando); così come le due del Veneto che segnalano il -11,8% (da 5.740 a 5.063 su 3.103 posti). Stessa cosa in Friuli Venezia Giulia dove gli atenei incassano il -0,3%, passando da 1.175 a 1.171. In Liguria si arriva al -10,7%, (da 1.682 a 1.502 su 852 posti a bando). In Emilia Romagna le università registrano un -8,8%, da 6.031 a 5.499 su 3.159 posti. Marche e Toscana si registra rispettivamente il -10,5% e il -11,2%. Seguono le cinque università del Lazio con -12,5%, scendendo da 12.317 iscrizioni a 10.620 nel 2023. In Abruzzo si contano il -3% iscrizioni in meno, mentre in Puglia il -6,7%. Chiudono Campania -8,2%; Sicilia -10,4%l e Sardegna con -10,4%.