
L’area delle Professioni Sanitarie si conferma stabile al primo posto per quanto riguarda i livelli occupazionali dei laureati, seppure con alcune variazioni nel corso degli anni. Il dato arriva dal 26esimo Rapporto AlmaLaurea sul profilo e la condizione dei laureati che evidenzia ancora una volta come i corsi di laurea dell'area sanitaria offrano elevate garanzie di occupabilità.
Fisioterapia, Logopedia, Igiene Dentale: sono solo alcune delle facoltà che fanno registrare un tasso di occupazione pari o superiore all'80%.
L'indagine del portale AlmaLaurea è finita sotto la lente d'ingrandimento del Prof. Angelo Mastrillo, Docente in Organizzazione delle Professioni Sanitarie all'Università di Bologna e Segretario della Conferenza Nazionale dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie.Professioni Sanitarie, occupati in calo ma saldamente in testa
Nel dettaglio, l'analisi evidenzia come anche l'area sanitaria abbia subito una contrazione in termini di occupabilità: si è passati dal 78,5% del 2021 al 76,8% del 2022. Più nello specifico, si parla di -2,2 punti percentuali, rispetto allo scorso anno, per l'area infermieristica, passata dal 79,9% al 77,7%; lieve calo anche per le professioni della Riabilitazione con -0,8 punti percentuali, dal 77,9% del 2021 al 77,1% del 2022. L'area Tecnica risulta quasi stabile con -0,2 punti percentuali dal 74,1% al 73,9%; mentre il calo maggiore riguarda l’area della Prevenzione, con -4,2 punti percentuali, dal 76,8% del 2021 al 72,6% del 2022. Ma nonostante queste flessioni, i numeri continuano a sorridere a questa area di studi.
Le professioni sanitarie che fanno lavorare di più: Neuropiscomotricista, Neurofisiopatologo, Igienista Dentale e Fisioterapista i più ricercati
Guardando poi più da vicino il report del Prof. Angelo Mastrillo, ci accorgiamo come nell'ambito delle professioni sanitarie, quelle che registrano il più alto tasso di occupazione sono: Terapista Neuro psicomotricità età evolutiva (81,1%), Tecnico di Neurofisiopatologia (81,0%), Igienista Dentale (80,7%) e Fisioterapista (80,5%). A seguire, Tecnico di Radiologia con 78,6%, Infermiere con 77,7%, e Ostetrica con 77,2%, quindi Logopedista con 76,9%.
Nonostante la flessione, quindi, si tratta di corsi di laurea che continua ad attestarsi al di sopra della media 75% per quanto riguarda le garanzie di occupazione. Al contrario, altri non riescono a tenere il passo. Agli ultimi cinque posti, sotto il 72%, troviamo: Tecnico Ortopedico 69,0%, Podologo 66,7%, Dietista 57,5%, Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria al 57,4% e, infine, Ortottista con 56,9%.
Il trend degli ultimi 16 anni: Logopedia, Igiene Dentale e Fisioterapia al top
Estendendo l'orizzonte dell'indagine, si può notare come – anche a distanza di anni – diversi corsi di laurea mantengano l'appeal di un tempo. Negli ultimi 16 anni, tra il 2007 e il 2022, alcuni corsi hanno continuato a sfornare professionisti di settore che non hanno mai dovuto faticare nella ricerca di un lavoro: parliamo del Logopedista con 86%, dell'Igienista Dentale con 85%, del Fisioterapista con 84%, del Tecnico Audioprotesista 83% e dell'Educatore professionale con 81%. Tutte professioni molto richieste che non hanno risentito dello scorrere del tempo.
A seguire, troviamo il Podologo con 79%, il Terapista della Neuro psicomotricità dell'età evolutiva 78%, l'Infermiere e il Tecnico Ortopedico con 77%. Sotto la media del 74% le restanti 13 Professioni: Terapista Occupazionale 73%, Tecnico Riabilitazione Psichiatrica 68%, Infermiere pediatrico e Assistente sanitario 63%, nonché Tecnico Radiologia 62%, Tecnico Prevenzione 60%, Ortottista 59%, Tecnico Audiometrista con 58%, Dietista 56%, Tecnico di Neurofisiopatologia 55%, seguiti agli ultimi tre posti da Ostetrica con 54%, Tecnico di Laboratorio 51% e Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria al 41%.