Lucilla Tomassi
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Test ingresso 2021 professioni sanitarie posti

Il test d’ingresso per l’accesso ai corsi di laurea a numero chiuso nelle Professione Sanitarie 2021 si sta avvicinando sempre più: mancano ufficialmente meno di 60 giorni alla data x, fissata per il 7 settembre 2021. Ma per la prima volta negli ultimi 21 anni, 14 delle 37 Università statali non sono riuscite a pubblicare i bandi di ammissione entro la scadenza, che quest’anno cadeva il 9 luglio, così come disposto dalla legge per i concorsi di accesso ai corsi di laurea. Come mai? Perché in il Ministero dell’Università sarebbe stato impossibilitato a diffondere il decreto con tanto di posti messi a disposizione per le Professioni Sanitarie per l’anno accademico 2021/2022. Scopriamo cosa sta succedendo.

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Come anticipato, è la prima volta che a meno di 60 giorni dal test d’ingresso non è stata rispettata la scadenza stabilita dalla Legge, mettendo così in difficoltà quasi tutte le Università nelle quali saranno attivati i corsi di laurea nelle Professioni Sanitarie. A commentare questa inusuale e difficile situazione è intervenuto, tramite una nota, Angelo Mastrillo, Segretario della Conferenza Corsi Laurea Professioni Sanitarie, che ha spiegato: “Come è noto, la scadenza è legata ai 60 giorni che devono precedere la data degli esami di ammissione del 7 settembre, come previsto dall’art. 4 delle Legge 264 del 1999.

Professioni Sanitarie 2021: le Università si arrangiano

Mastrillo ha continuato spiegando quali sono state le conseguenze di questa mancata comunicazione: “Così, non hanno potuto pubblicare i bandi le 14 Università di Milano Bicocca, Pavia, Padova, Genova, Bologna, Modena, Parma, Chieti, L’Aquila, Campobasso, Napoli Campania, Napoli Federico II, Bari e Foggia.” Tuttavia, non tutte le Università si sono mosse allo stesso modo: “Sono invece 16 le Università che non hanno esitato a pubblicare comunque i bandi, anziché restare in attesa del Decreto del MUR, mai arrivato. Come numero di posti a bando riportano quelli del rispettivo potenziale formativo le università di Novara, Milano Statale, Varese, Verona, Trieste, Udine, Ferrara, Firenze, Pisa, Ancona, Perugia, Salerno, Catanzaro, Catania, Cagliari e Sassari. Però, tutte avvisano che sono numeri provvisori, riservandosi di aggiornare il bando successivamente al Decreto del MUR sulla ripartizione dei posti, non più rinviabile.” Mastrillo ricorda anche che: “le restanti sette Università di Torino, Brescia, Siena, Roma Sapienza, Roma Tor Vergata, Messina e Palermo, hanno deciso per una procedura intermedia e cautelativa pubblicando i bandi, ma senza indicare il numero dei posti disponibili, restando quindi in attesa del suddetto Decreto del MUR.

Test ingresso 2021 Professioni sanitarie: perché ritardano i bandi?

Ma come mai si è arrivati a questo? “A causare questa situazione assurda e caotica è stata la mancata pubblicazione del Decreto MUR entro la suddetta scadenza del 9 luglio" - scrive Mastrillo - "determinando così un ritardo e una inadempienza ingiustificata e grave. Ma, a monte, c’è anche un altro ritardo e una relativa inadempienza da parte della Conferenza Stato Regioni, che non avrebbe concluso l’intenso lavoro svolto dal Ministero della Salute sui fabbisogni formativi, rilevati e discussi con le Regioni e con gli Ordini delle 22 Professioni." Il Segretario della Conferenza dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie ha continuato chiarendo che: “Non è ancora definito l’apposito Accordo annuale sulla assegnazione dei posti per Regione e per Professione. Eppure si tratterebbe di un semplice e ordinario atto di ratifica che, per Legge, deve essere concluso entro il 30 aprile di ogni anno ai sensi del Decreto legislativo 502 del 1992, art. 6 ter.". Per ora, però, tutto tace.

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