C.Galgano
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Test Medicina 2025

Il test di Medicina 2024 si è ormai concluso e, mentre si attende il secondo scorrimento di graduatoria, già arrivano voci sulle possibili novità che caratterizzeranno la prova di ammissione del prossimo anno

Le prime prove di accesso potrebbero già svolgersi in primavera, perciò il Ministero è già intervenuto in merito alle linee guida per i prossimi test. Cambierà qualcosa rispetto a quelli di quest’anno? Qualcuno ipotizza addirittura l’abolizione del numero chiuso, ma si tratta di voci confermate o di semplici supposizioni? Ecco tutto quello che sappiamo attualmente sul test di Medicina 2025.

Test di Medicina 2025: verrà abolito il numero chiuso?

Secondo le ultime informazioni, il Ministero dell’Università e della Ricerca starebbe seriamente prendendo in considerazione l’idea di abolire il numero chiuso, che ogni anno impedisce a tantissimi aspiranti medici di studiare questa disciplina. Il Ministero vorrebbe prendere ispirazione dal modello francese che prevede il libero accesso per tutti gli studenti ed una selezione posticipata al secondo semestre. Durante i primi sei mesi del primo anno di Medicina le matricole devono sostenere gli esami sulle discipline principali della facoltà e solo chi riuscirà a superarli tutti potrà essere ammesso al secondo semestre. Inoltre, gli studenti devono anche sostenere un test e collocarsi in una buona posizione nella graduatoria nazionale.

Diciamo, quindi, che non si tratta di una vera abolizione del numero chiuso, quanto della posticipazione della procedura di selezione

L’intervento del Ministro Bernini

Lo scorso 18 settembre il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha preso la parola durante un question time alla Camera. Nel corso del suo intervento Bernini ha annunciato le novità che caratterizzeranno i futuri test di ingresso per la facoltà di Medicina e Chirurgia: “Il traguardo è di assicurare che gli studenti siano valorizzati non sulla base di test da lancio della monetina, ma sulla base di materie caratterizzanti. Ci sarà un periodo di studi comune ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, in Odontoiatria e in Medicina veterinaria, nonché agli altri corsi di studio di area biomedica, in cui gli studenti frequenteranno una serie di discipline qualificanti. Ciò consentirà loro di poter comunque reinvestire le conoscenze e le competenze acquisite in un altro percorso formativo contiguo, senza sprecare tempo e risorse”.

Non è possibile garantire a tutti un posto di lavoro, - ha continuato il Ministro - ma è nostro dovere assicurare a tutti coloro che ne siano capaci la possibilità di ottenerlo. E, nel caso dei futuri medici, abbiamo il dovere di formarli al massimo delle nostre possibilità”.

Data pubblicazione 20 Settembre 2024, Ore 14:36
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