
Con l'attenzione rivolta soprattutto agli aspetti organizzativi, il 3 settembre – come da calendario – sono andati in scena i test d'ingresso per i corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria, i più attesi tra tutte le prove d'accesso per le facoltà a numero chiuso.
Ma come sarà andata? Saranno state rispettare le norme anti-Covid? E i questionari, erano facili o difficili? A raccontarlo sono stati direttamente alcuni dei protagonisti: cento aspiranti matricole che hanno partecipato alle prove più strane di sempre, intervistati a caldo da Skuola.net.
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Non tutti si sono attenuti alle regole
C'era attesa per vedere se il test si sarebbe effettivamente svolto in sicurezza in tutte le sedi; con il distanziamento tra le postazioni, con i controlli sulle mascherine e le autocertificazioni di buona salute, con il divieto di assembramenti. Nella maggior parte dei casi (57%) la missione è riuscita: tutti i candidati si sono attenuti scrupolosamente alle regole. In molte altre situazioni, però, qualche problema c'è stato: il resto degli intervistati si è infatti accorto di qualche aspirante matricola meno attenta al rispetto delle norme. Inevitabilmente, poi, i controlli e i possibili inconvenienti hanno inciso sui tempi d'attesa: solo 1 intervistato su 2 dice che non ci sono stati rallentamenti nelle procedure preliminari.
In tanti, senza Covid, avrebbero svolto la prova altrove
Ma un’altra novità ha reso davvero unici i test di quest'anno, a causa dell’emergenza sanitaria: gli studenti hanno infatti dovuto svolgere il test in una sede universitaria nelle vicinanze del luogo di residenza, per limitare la circolazione delle persone, anche se l’ateneo di prima scelta (il preferito per cui concorrono) si trova in un’altra regione o città. Quanti sono stati quelli che si sono seduti al banco immaginando di stare altrove? Non pochi, stando a quel che dicono i ragazzi: quasi 1 su 3, infatti, nella domanda d'iscrizione ha indicato come prima scelta l'ateneo di una regione lontana dalla propria, a cui si aggiunge un 28% che si vorrebbe spostare all'interno della regione o in una regione limitrofa. Alla fine solo il 40% ha sostenuto la prova nelle stesse aule in cui sogna di studiare tra qualche settimana.