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Sintesi
Estratto del documento

DESIDERIO

Il desiderio è il sentimento che più si addice ai sogni, perché in essi risiedono i

nostri desideri più intimi.

Vita:Sigmund Schlomo Freud fu un neurologo, psicoanalista e

filosofo austriaco,fondatore della psicoanalisi,una delle principali

correnti della moderna psicologia,ha elaborato la teoria

dell'"Iceberg",secondo la quale l'inconscio governa il

comportamento e il pensiero degli esseri umani e delle

interazioni tra individui. In un primo momento si dedicò allo

studio dell'ipnosi e dei suoi effetti nella cura di pazienti

psicolabili. Freud costruì progressivamente alcuni principi

basilari della psicoanalisi relativi alle relazioni medico-paziente:

la resistenza e il transfert.(Tale meccanismo naturale viene utilizzato,o

comunque dovrebbe essere utilizzato,da colui che è posto nella relazione nel

ruolo dell'analista,a fini terapeutici ovvero per portare avanti e infine a

compimento il processo psicoanalitico. Il transfert è praticamente una normale

proiezione che può essere positiva(transfert positivo),con connotazioni di

stima,affetto,amore per il partner della relazione,oppure avere una valenza

negativa(transfert negativo)quando le emozioni che vengono messe in gioco

dal transfert sono per lo più di competitività,invidia,gelosia,aggressività.

Nell'ambito del colloquio clinico,nella relazione tra analizzato e analista per lo

più nel linguaggio che descrive questo tipo di relazione,viene comunemente

usato il termine di transfert al posto di quello di proiezione. La relazione tra

analista e analizzato è infatti paragonabile a una qualsiasi storia d'amore,dove

forze di attrazione e anche forze di repulsione hanno modo di dispiegarsi. Sta

alla capacità dell'analista e alla buona volontà dell'analizzato saperle gestire

nel migliore dei modi.) Di questo periodo furono

anche le intuizioni che formano il nucleo della psicoanalisi:il metodo di indagine

mediante l'analisi di associazioni libere,lapsus(da cui appunto il lapsus

freudiano),atti involontari e l'interpretazione dei sogni.

Interpretazione dei sogni:Per convenzione si usa datare la nascita della

psicoanalisi con la prima interpretazione esaustiva di un sogno scritta da Freud.

L'analisi dei sogni,infatti,segna l'abbandono del metodo ipnotico utilizzato in

quella fase del suo sviluppo. I sogni,proposti come"la via regia che conduce

all'inconscio",sono gli indizi migliori per la comprensione della nostra vita

inconscia e ne L'interpretazione dei sogni,Freud sviluppò l'argomento

preconscio

dell'esistenza dell'inconscio e descrisse una tecnica per accedervi. Il

venne descritto come uno strato a cui si può accedere con meno sforzo,in

conscio l'inconscio.

quanto interposto tra il e Elemento cruciale del

funzionamento dell'inconscio è la rimozione. Secondo Freud,spesso i pensieri e

le esperienze sono così dolorosi che la gente non può sopportarli. Tali pensieri

ed esperienze,e i ricordi associati,sono banditi dalla mente,ma potrebbero

essere banditi anche dalla coscienza. In questo modo costituiscono l'inconscio.

Benché Freud più tardi tentasse di trovare strutture di rimozione tra i suoi

pazienti per derivare un modello generale della mente,egli ha anche osservato

una differenziazione tra i singoli pazienti dovuta alla rimozione di pensieri ed

esperienze diverse. Freud ha osservato,inoltre,che il processo di rimozione è in

sé un atto non-cosciente(cioè non si presenta con pensieri o sensazioni

dipendenti dalla volontà). Freud ha supposto,insomma,che ciò che viene

rimosso è in parte determinato dall'inconscio. L'inconscio,per Freud,era sia

causa che effetto della rimozione. Freud ha cercato di spiegare come il

subconscio opera e ne propose una particolare struttura. Egli ha proposto una

suddivisione del subconscio in tre parti:Io,Super-Io,Es…

Egli sperava che le sue ricerche fornissero una solida base scientifica per le sue

tecniche terapeutiche. L'obiettivo della terapia psicoanalitica(psicoanalisi),era

di portare allo stato cosciente i pensieri repressi/rimossi,rafforzando così il

proprio ego. Per portare i pensieri inconsci al livello della coscienza,il metodo

classico prevede delle sedute in cui il paziente è invitato ad effettuare delle

associazioni libere ed a descrivere i suoi sogni. Un altro elemento importante

della psicoanalisi è l'assunzione,da parte dell'analista,di un atteggiamento

distaccato durante l'analisi,che permette al paziente di proiettare i pensieri e le

sensazioni sull'analista. Con questo processo,chiamato transfert,il paziente può

riesumare e risolvere i conflitti rimossi,particolarmente quelli infantili e quelli

con i suoi genitori.

l’evento che appare alla coscienza durante il sonno,e che viene poi ricordato

come sogno,è il prodotto dell’attività psichica inconscia che si svolge mentre la

persona dorme. Lo scienziato scopre quindi che il sogno è una via d’accesso

costituisce un sintomo

all’inconscio e da interpretare,perché nel sogno si

manifestano bisogni,desideri nascosti(prevalentemente di natura sessuale),e la

necessità del loro appagamento. Nel sonno i desideri che sono stati rimossi

rimangono attivi,e si esprimono in rappresentazioni che varcano finalmente la

soglia della coscienza,ma solo in modo compromissorio. Quindi,da un lato si

realizza il desiderio in forma allucinatoria,dall’altro non si turba il sonno

ristoratore delle forze dell’organismo. Più esattamente,secondo Freud,il “lavoro

contenuto

del sogno” consiste in una serie di operazioni che trasformano un

latente contenuto manifesto.

in Il contenuto onirico latente comprende le

impressioni sensoriali della notte,i pensieri e le idee collegate alle

preoccupazioni della vita e gli impulsi dell’Es che sono stati rimossi.

Quest’ultima parte del contenuto onirico latente è solitamente infantile,poiché

ha origine dai desideri,caratteristici della prima infanzia,divenuti inconsci.

Invece il sogno manifesto rappresenta la fantasia,sotto forma di immagini,che il

desiderio latente possa essere soddisfatto. Il contenuto manifesto di un sogno è

la trasposizione deformata di questa fantasia di realizzazione di un

desiderio,cosicché spesso il contenuto latente non è comprensibile. Si giunge

alla conclusione che i sogni sono solo un tramite per svelarci i nostri desideri

più intimi,che probabilmente si nascondono nel nostro inconscio da molto

tempo e che probabilmente abbiamo sempre censurato per paura di essere

trascinati dalla loro forza impetuosa. I sogni si possono comprendere solo

considerandoli come appagamento di desideri. Sembra tuttavia contraddittorio

che sogni spiacevoli o angosciosi possano essere interpretati come

soddisfazioni di desideri. Per sciogliere questo nodo basta però considerare il

non si basa sulla valutazione del contenuto

fatto che la teoria di Freud

manifesto nel sogno,ma si riferisce ai pensieri che si rivelano attraverso il

lavoro di interpretazione,come celati dietro al sogno. Bisogna contrapporre il

contenuto manifesto e il contenuto latente del sogno,sussiste quindi la

possibilità che i sogni d’angoscia si rivelino appagamenti di desideri. Tutto si

spiega con il fenomeno della deformazione nel sogno,fenomeno che si verifica

quando la nostra mente maschera il desiderio espresso nel sogno perché non

accettabile per una certa“ parte “di noi,si verifica quindi un caso di censura. I

sogni di dolore o di angoscia quindi contengono qualcosa,qualche desiderio che

risulta spiacevole per il secondo agente che pertanto esercita la sua funzione

deformando il sogno che sarebbe la normale espressione di quel desiderio,e

facendolo quindi divenire un sogno penoso. La spiacevole sensazione che

accompagna questi sogni è poi completamente assimilabile a quelle che

proviamo quando siamo costretti a discorrere su certi argomenti che

normalmente evitiamo di trattare,e quindi in conclusione possiamo pensare che

l’appagamento(mascherato)di un desiderio(represso,rimosso),di

il sogno sia un

desiderio di cui non vogliamo parlare con gli altri e che neppure noi stessi

ammettiamo e siamo in grado di accettare consapevolmente.

Indignazione

Il sentirsi delusi da un qualcosa,da una società,dal mondo che ci circonda credo

sia una delle sensazioni più forti che si possa provare. Giovenale fondò tutta la

sua opera proprio sulla delusione,sulla“indignatio”.

Vita: Sulla vita di Decimo Giunio Giovenale abbiamo poche e incerte

notizie,ricavabili dai vari cenni autobiografici presenti nelle satire e negli

epigrammi di Marziale. Prima di dedicarsi alla poesia, fu professore di retorica

ed avvocato abile nelle declamazioni. Sarebbe nato ad Aquino da famiglia

benestante,che gli permise di ricevere una buona educazione retorica,avrebbe

iniziato l’attività poetica dopo la morte di Domiziano.Visse all’ombra dei

potenti,nella scomoda condizione di cliente,privo di libertà politica e di

autonomia economica. Scrisse fino all'avvento dell'imperatore Adriano e non si

sa con certezza la data della sua morte,sicuramente posteriore al 127.

Scarsamente attendibile è la notizia secondo cui fosse stato condannato

all'esilio in Egitto dallo stesso Adriano, che non aveva apprezzato i toni offensivi

di alcuni suoi versi.

Le satire: in quanto scrittore di satire, Giovenale è stato spesso accostato a

Persio ma tra i due vi è una profonda differenza: Giovenale non crede che la

sua poesia possa influire sul comportamento degli uomini perché,a suo

dire,l'immoralità e la corruzione sono insite nell'animo umano;pertanto egli si

limitò a gridare la sua protesta astiosa,senza coltivare illusioni di riscatto. In

ogni satira egli dichiara il proprio disgusto nei confronti della società che gli sta

attorno,attacca gli omosessuali,vede Roma come una città malsicura per gli

onesti,scrive contro le donne,scrive di come gli studi siano decaduti,è contro gli

imbroglioni,i frodatori,i cacciatori di eredità. Quindi le sua è una satira

indignata,infatti l’indignazione è la musa del poeta,la satira è il genere

obbligato,la poesia più adatta per esprimere il suo disgusto. Giovenale rifiuta le

risposte della morale diatribica,che insegna a restare indifferenti di fronte al

mondo delle cose concrete,a guardarle con distacco e a coltivare i beni

interiori. L’astio sociale è importante nella sua satira indignata. La società

romana appare perversa. La sua furia non risparmia nessuno,si accanisce

soprattutto sulle figure più emblematiche della società,i nuovi ricchi,i liberti,gli

orientali;Infatti troviamo una visione nostalgica del passato,un tempo

governato da una sana moralità agricola,una società non inquinata da

orientali,da liberti,da commercianti. Bersaglio privilegiato delle satire di

Giovenale sono le donne,(Misoginia)in particolar modo quelle emancipate e

libere, che per il loro disinvolto muoversi nella vita sociale personificano agli

occhi del poeta lo scempio stesso del pudore. Quelli che egli considerava i vizi

e le immoralità dell'universo femminile gli ispireranno la satira VI,la più

lunga,che rappresenta uno dei più feroci documenti di misoginismo di tutti i

Augusta

tempi,dove campeggia la cupa grandezza di Messalina,definita

meretrix ovvero "prostituta imperiale".In pratica,secondo Giovenale,tutte le

donne che utilizzano qualità non intellettuali(per esempio, l'avvenenza

considerate”oscene”ed”infami”.

fisica)per emergere devono essere In

realtà,quel che veramente irrita e disturba Giovenale è lo spazio di libertà

conquistato dalla donna a scapito e per colpa di un maschio sempre più debole

e"femminilizzato",incapace di relegarla,come in passato,nel suo ruolo

di"fattrice"di figli e di compagna sottomessa dell'uomo. La sesta satira è un

feroce attacco contro le donne,viste all’interno di quella fondamentale struttura

della società che è il matrimonio;secondo Giovenale le donne dell’epoca

mos

mancavano totalmente di pudicizia e di moralità,doti decantate dal

maiorum,tanto che quella che appariva essere l’unica soluzione per i

mariti,quella cioè di segregarle in casa,veniva considerata inutile. Nè in

provincia nè tanto meno in una città è ormai possibile trovare una ragazza che

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