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2

Le origini della

danza classica

Per gli uomini primitivi la danza era un rito: era un’attività che

aveva una fortissima valenza sociale e soprattutto religiosa: il

matrimonio, la caccia, la morte.

Nella cultura greca e romana le danze, erano danze di folla,

sfrenate con cui il popolo si liberava dal peso della povertà o da

un’esistenza difficile. Durante il Medioevo la danza, subì la condanna

della autorità ecclesiastiche che vedevano nella sua

pratica il pericolo della lascività dei costumi. Tra le

danze popolari quella che viene menzionata più

spesso è sicuramente la , danza a catena chiusa

carola

(le persone si tenevano per mano e danzavano in

cerchio). La carola è citata più volte dal Boccaccio

nel Decamerone e anche da nella Divina

Dante

Commedia.

Durante il Rinascimento nelle corti italiane la danza era

ritenuta una vera e propria forma di educazione. La danza

dei nobili derivava da quella del popolo, ma veniva

trasformata secondo le regole del perfetto cortigiano: la

compostezza, l’atteggiamento nobile, le convezioni sociali della cavalleria e della

galanteria. 3

Il Seicento

Ma è solo nella seconda metà del XVII secolo che la

danza sale sui palcoscenici teatrali. Sempre in

Francia, essa ricevette una forte spinta da Luigi XIV,

che amava molto danzare ed esibirsi in prima persona

negli spettacoli di corte, tanto che fu chiamato "Re

Sole" per essersi esibito come "Sole nascente" nel

Ballet Royal du Jour et de la Nuit del 1653. Egli nel

1661 istituì l’Acàdemie Royale de Danse, prese così

il via la danza classica, detta anche accademica.

Il Settecento

Il secolo dell’Illuminismo (1700) vide l’apparizione in

scena delle danzatrici. Furono proprio le donne a riportare

nella danza un carattere fortemente sensuale e dai salotti

aristocratici la danza incominciò a spostarsi anche nei caffè

della borghesia e degli intellettuali. Siamo in pieno

Neoclassicismo: un ritorno ai classici, filtrato però dalle

idee illuministe, perciò non più rigido e artificiale come una

volta, ma caratterizzato da esigenze nuove che spingono

dell’individuo

alla ricerca dell’espressione dei sentimenti

aprendo la strada al Romanticismo.

L' Ottocento

Durante l’Ottocento, inizia a diffondersi il Balletto

Romantico, basato su una nuova sensibilità, una nuova

visione del mondo più libera ed appassionata.

Nel 1832 viene introdotto l’uso della danza sulle punte e

del tutù.

Il Romanticismo dell’800 fu interpretato dalla danza con

il valzer. 4

Il Romanticismo

Il termine "romanticismo" venne applicato, già nell'Ottocento, ad una nuova tendenza

basata sull'immaginazione e in seguito a un orientamento più diffuso del pensiero

filosofico, parlando, non solamente più di arte romantica, ma anche di scienza o filosofia

romantiche.

Il romanticismo nacque dapprima in Germania, poi in Italia e in Inghilterra e infine in

Francia.

I tratti comuni dei diversi movimenti romantici sono:

-l' ideale della libertà creativa e della spontaneità;

-la concezione di una letteratura e di una poesia come espressione del sentimento;

-una esaltazione della fantasia.

Il romanticismo italiano

Il movimento nacque in Lombardia (1816) subito dopo il Congresso di Vienna (1815)

come reazione alla Restaurazione e all'accademismo letterario.

In Italia, i primi segni di sensibilità romantica emersero già in Vittorio Alfieri e Ugo

Foscolo. Si assume però come anno di nascita del romanticismo il 1816, anno di

pubblicazione sulla rivista milanese “Biblioteca italiana” dell’articolo intitolato Sulla

maniera e l’utilità delle traduzioni scritto da Madame de Staël.

La scrittrice francese sollecitò gli italiani a cogliere i fermenti innovativi presenti nelle

letterature delle altre nazioni europee. L’articolo innescò un acceso dibattito culturale che

vide schierati su posizioni conservatrici autori come Vincenzo Monti e Pietro Giordani,

mentre i giovani romantici, tra i quali Giovanni Berchet, si riunirono intorno alla rivista

“Il Conciliatore”, mostrandosi aperti ai nuovi stimoli culturali, soprattutto ai temi

patriottici. 5

The romantic ballet

dance

-Sylphide-

La Sylphide (1832) is one of the most famous ballets of the Romantic ballet dance.

For the first time the dancer uses the tip shoes, in search of beauty and lightness.

Ballet dress, the costume of white Silfide, has created a style that has marked the ballet for

more than a century, and is still today the typical uniform of the “classical” dancer.

The choreography, represented for the first time in Paris on March 12, 1832, is by Filippo

Taglioni. The romantic plot is centred on the impossible love

between supernatural a human being and a creature.

The story is set on the Scottish Highlands:

where the main character is James, who receives

the visit in a dream of a Sylphide

on the eve of his wedding with his fiancée Effie.

6

Edgar Degas

Edgar Degas nacque a Parigi il 19 luglio 1834 da una famiglia facoltosa e dagli spiccati

interessi artistici; il padre Auguste era direttore della filiale francese di una banca che il

nonno aveva fondato in Italia.

Dopo aver frequentato il liceo Edgar Degas si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza della

Sorbona, ma attratto dalla pittura nel 1854 diventa allievo del pittore, Louis Lamothe e

l’anno dopo entra all’Ecole des beaux-arts.

Non avendo problemi economici Edgar poté dedicarsi completamente alla pittura,

passando molto tempo a studiare e copiare quadri al Louvre ed in Italia, diventando un

appassionato ammiratore di Botticelli e Raffaello.

Solo dopo alcuni anni cominciò ad essere attratto da temi più attuali e in particolare dalle

corse dei cavalli e nel 1861 incontrò Edouard Manet che lo introdusse in un gruppo di

giovani artisti che sarebbero diventati famosi come impressionisti.

La morte del padre nel 1873 lo lasciò in un mare di debiti obbligandolo a vendere la sia

collezione di quadri alle mostre impressioniste dal 1874 al 1886, tranne quella del 1882.

Nel 1886 decide di non esporre più le sue opere in pubblico ed a vendere soltanto

attraverso i mercati d’arte. Dal 1898, a causa di crescenti problemi di vista, smette quasi

di dipingere e si dedica alla scultura di ballerine in varie pose e altri soggetti.

Negli ultimi anni della sua vita, oramai quasi cieco, muore il 27 settembre 1917 e sepolto

a Montmartre. 7

“Petite danseuse de

quatorze ans”

Dans la sixième exposition impressionniste de Paris ,on ne peut

parler de ‘’La danseuse de 14 ans’’ du 1890, une sculpture en cire

et en tissu qui représente la jeune Marie Van Goethem.

L'excès de réalisme, avec l'ajout de tissu pour le corsage, les

chaussures en satin et une véritable base de cheveux faite avec

une perruque noire.

"La Petite Danseuse de Quatorze Ans" est actuellement détenu

par le créateur et le propriétaire John Madejski.

Il a déclaré qu'il avait acheté la sculpture par hasard.

Cette danseuse a été vendu aux enchères par Sotheby's à Londre

pour 14,7 millions. 8

Il diritto d’autore

Gli art. 1-5 della legge n. 633/1941 individuano le opere protette dal diritto d'autore. Nella

tutela rientrano tutte le opere dell'ingegno aventi carattere creativo. La legge fornisce un

elenco di categorie in cui siano ricomprese le opere tutelabili:

alla : opere letterarie, drammatiche, scientifiche, didattiche e religiose, sia

 letteratura

in forma scritta che orale;

alle arti figurative: opere di , , , incisioni o appartenenti ad arti

 scultura pittura disegni

figurative similari, compresa la ; musica;

scenografia

all' : i disegni e le opere dell'architettura, le opere del disegno industriale

 architettura

che presentino carattere creativo e valore artistico;

al : , mute o con sonoro, ;

 teatro opere coreografiche; cinematografia fotografiche

Il diritto nasce al momento della creazione dell'opera, che il codice civile italiano

identifica in una «particolare espressione del lavoro intellettuale». Quindi è dall'atto

creativo che, incondizionatamente, il diritto si origina; non vi è pertanto alcun obbligo di

deposito, di registrazione o di pubblicazione dell'opera. Tuttavia, tali forme di

pubblicazione costituiscono una manifesta e facilmente dimostrabile attribuzione della

paternità.

-L'autore ha la facoltà (positiva) di sfruttare la propria opera in ogni forma e modo.

Questa facoltà discende non tanto dall'esistenza del diritto d'autore, ma piuttosto dal

riconoscimento anche a livello costituzionale della libertà di iniziativa economica privata.

-Ciò che il diritto d'autore riconosce al creatore di un'opera sono invece una serie di

facoltà esclusive (ovvero negative), per impedire a terzi di sfruttare economicamente la

propria opera. La legge riconosce in particolare le seguenti facoltà esclusive:

pubblicazione, riproduzione, trascrizione;

 esecuzione, rappresentazione o recitazione in pubblico;

 comunicazione al pubblico, ovvero diffusione tramite mezzi di diffusione a

 distanza ( , , , e mezzi analoghi, tra cui il

telegrafo telefono radiodiffusione televisione

satellite, il cavo e la stessa );

internet

distribuzione; vendita;

 traduzione e/o elaborazione;

 noleggio e prestito. Il diritto consiste di due elementi fondamentali: il diritto

 morale e il diritto patrimoniale: Il primo è strettamente legato alla persona

dell'autore e, salvo casi particolari, tale rimane, mentre il secondo è

originariamente dell'autore, il quale può cederlo dietro compenso (ma anche

gratuitamente) ad un acquirente (licenziatario), il quale a sua volta può

nuovamente cederlo nei limiti del contratto di cessione e della legge applicabile,

fermi i diritti morali. 9

Sitografia:

-http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_danza

-http://it.wikipedia.org/wiki/Romanticismo

-http://it.wikipedia.org/wiki/Romanticismo#Il_romanticismo_letterario_italiano

-http://it.wikipedia.org/wiki/Balletto_romantico

- http://www.danceit.org/Sylphideit.html

-http://it.wikipedia.org/wiki/edgar_ degas

-http://fr.wikipedia.org/wiki/petite_danseuse_de_quatorze_ans

-http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d'autore

Per le immagini:

-uso del motore di ricerca Google immagini.

Bibliografia:

-La letteratura vol.4 (Guido Baldi, Silvia Giusso, Mario Razetti, Giusdeppe Zaccaria)

Dimensione diritto- corso di diritto commerciale ( Maria Rita Cattani)

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