
Rapidi e utili consigli per compilare ed elaborare la parte più "complessa" della tesi, i ringraziamenti.
SCRIVERE RINGRAZIAMENTI TESI DI LAUREA
I ringraziamenti nelle tesi di laurea sono da sempre la parte più difficile da redigere. Nonostante siano l'unica pagina che non verrà esaminata dalla commissione, sarà quella che tutti quanti andranno a leggere quando stringeranno tra le mani il frutto di mesi e mesi di preoccupazioni, ansie e file interminabili durante l'orario di ricevimento davanti la porta dei relatori.
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RINGRAZIAMENTI TESI DI LAUREA: 2 TIPI DI IMPOSTAZIONE
Le possibilità solitamente sono 2:-
Includere solo ed esclusivamente coloro che hanno collaborato "attivamente" (con buona pace di parenti e amici) alla stesura del lavoro. Toccherà quindi in questo caso essere molto formali nel ringraziare in primis il relatore (è pur sempre uno di quelli che influirà sul voto, giusto dargli la precedenza!) e, in caso di effettiva partecipazione, il correlatore.
A loro è utile aggiungere poi tutti coloro che in ambito universitario hanno in qualche modo dato una mano a portare a termine il lavoro: altri docenti, tecnici e altri colleghi studenti. -
Buttarsi a capofitto nell'ardua impresa di ricordare tutti i parenti, amici e fidanzate varie che meritano una menzione, un paragrafo in un giorno così importante. Obbligatorio quindi in questo caso abbandonare il tono formale e impegnarsi con dedizione nella non semplice impresa di strappare una lacrima anche agli amici più algidi (parenti e fidanzate lo faranno a prescindere, con loro il problema non si pone).
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RINGRAZIAMENTI TESI DI LAUREA: LA LUNGHEZZA
Il consiglio è uno solo: siate brevi ed incisivi. Un'interminabile prosa sul ruolo fondamentale ricoperto dalla zia che vive in Australia sarà difficile da mandar giù se il lettore in questione sta scrutando l'elenco con l'unico intento di vedere se sarà nominato anche lui oppure no.In generale, se il lavoro raggiunge 1 o 2 pagine (limite massimo!) potranno anche essere menzionati allinterno dell'indice del vostro tomo, solitamente posti prima dell'introduzione. Se invece la capacità di sintesi ha avuto il sopravvento e il computo totale è di poche righe, non ci sarò bisogno neanche della citazione all'interno del sommario.
Non resta altro quindi che mettersi all'opera. Beh certo, prima tutto tocca aver terminato (o quasi) gli esami. Buon lavoro ed in bocca al lupo!