Concetti Chiave
- La vanità è vista come un tratto principalmente femminile, ma storicamente presente anche in uomini di rilevanza sociale come Luigi XIV.
- Oggi la vanità è un'arma a doppio taglio: utile per la salute personale ma potenzialmente dannosa se porta a interventi chirurgici per seguire le mode.
- La cura dell'immagine è più accentuata nelle donne, ma storicamente anche gli uomini, come gli antichi egizi, praticavano la cura personale.
- Il desiderio di essere al centro dell'attenzione può portare a rivalità e azioni precipitose, influenzando negativamente le relazioni personali.
- Il corteggiamento può causare gelosia se una persona è abituata a ricevere tutta l'attenzione, dimostrando che l'abuso di vanità può portare a conseguenze negative.
Vanità: arma a doppio taglio
Il mio parere riguardo all’essere vanitoso è che appartiene principalmente alle donne, a qualsiasi ceto sociale esse appartengano.Negli uomini, invece, queste “debolezze” o modi di essere si possono incontrare in chi ha maggiore rilevanza sociale, un esempio nella storia potrebbe essere Luigi XIV di Francia con le sue parrucche e i suoi sontuosi abiti di pelliccia d’ermellino che ne aumentavano lo splendore.
La vanità oggi, a mio parere, è diventata un’arma a doppio taglio, in quanto da un lato è utile per mantenersi in salute e non contrarre malattie dovute alla scarsa cura della propria persona, dall’altro però, per seguire le mode del momento, alcune persone ricorrono a interventi chirurgici che possono essere, al contrario, dannosi per la salute, solo per rispettare degli "standard di bellezza".
Per quanto riguarda la cura della propria immagine le signore e le ragazze le danno più importanza rispetto agli uomini che, nel corso della storia, ad esempio all’epoca degli egizi, utilizzavano come le loro consorti oli e trucchi per la cura personale.
Queste “qualità” permettono spesso di essere al centro dell’attenzione e ciò può causare rivalità tra le persone.
Tutto può dipendere anche dall’età di un individuo e dalle sue necessità.
Un esempio nella nostra quotidianità è quando in una famiglia arriva un nuovo bambino e il fratello maggiore può sentirsi messo da parte e quindi considerare il nuovo arrivato come possibile rivale, contro il quale lottare per ottenere rilevanza.
Secondo me il sentirsi considerato o il cercare a tutti i costi di essere al centro dell’attenzione può spingere in alcuni casi a compiere azioni precipitose e a volte dannose per sé e per gli altri.
Per quanto riguarda l’essere serviti, invece, credo che siano più gli uomini ad esserlo mentre le donne spesso rivestono i panni delle serve perciò in loro rimane piuttosto un desiderio che realtà.
Provano molto piacere anche a essere adorate, corteggiate, ricevere complimenti e doni da uomini che desiderano conquistare il loro amore.
Gli “effetti negativi” del corteggiamento potrebbero mostrarsi quando una donna, abituata ad avere tutte le attenzioni del suo compagno solo per se, inizia a diventare molto gelosa e ancora una volta a compiere azioni precipitose.
Ciò può dimostrare che non dobbiamo abusare di queste qualità o difetti perché a volte potrebbero causare risultati negativi o, nei casi peggiori, mettere a rischio la propria vita.
Domande da interrogazione
- Qual è il parere dell'autore sulla vanità nelle donne e negli uomini?
- Come viene vista la vanità nel contesto moderno secondo l'autore?
- Quali sono gli effetti negativi del corteggiamento secondo il testo?
L'autore ritiene che la vanità sia principalmente una caratteristica delle donne, indipendentemente dal loro ceto sociale, mentre negli uomini è più comune tra coloro che hanno maggiore rilevanza sociale.
L'autore considera la vanità un'arma a doppio taglio: utile per la salute personale, ma potenzialmente dannosa quando porta a interventi chirurgici per seguire standard di bellezza.
Gli effetti negativi del corteggiamento possono manifestarsi quando una donna diventa gelosa per l'abitudine di ricevere tutte le attenzioni, portandola a compiere azioni precipitose.