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Concetti Chiave

  • Gertrude è una figura complessa, figlia di un principe milanese, il cui destino monacale fu deciso dal padre per ragioni patrimoniali.
  • Viene descritta con un abbigliamento che riflette il suo stato interno di ribellione e disagio, suggerendo un passato enigmatico.
  • Una lettera d'amore scoperta porta alla sua segregazione, costringendola a conformarsi alle aspettative familiari e sociali.
  • La paura della disapprovazione famigliare e sociale la spinge a intraprendere azioni estreme, culminando in un delitto.
  • La rigidità della società dell'epoca ha fortemente influenzato la sua vita, rendendola un simbolo di infelicità e impotenza.

La monaca di Monza

Gertrude viene presentata dall’autore come la figlia di un principe milanese, la cui età si avvicina ai venticinque anni: il suo aspetto, descritto nel momento durante il quale Agnese e Lucia la incontrano per la prima volta, fa trasparire, proprio come nella descrizione di Fra Cristoforo, anche alcuni aspetti del suo carattere.
Un velo nero le cingeva la testa e sotto di esso una bianca benda le copriva la fronte; un ciuffo di capelli fuoriusciva dal copricapo. Un’altra benda a pieghe le circondava il viso e terminava in un soggolo che copriva lo scollo; la tunica, indossata con “cura secolaresca”, le cingeva i fianchi.
Le caratteristiche dell’abito, insieme alla descrizione degli occhi, a volte schivi e a volte desiderosi d’affetto, fanno intuire al lettore l’esistenza di un passato enigmatico di Gertrude e il suo fare sprezzante nasconde un disagio radicato nel profondo della sua anima. La sufficienza e il disprezzo, che si manifestano anche in alcuni discorsi pronunciati alla madre di Lucia, s’immaginano come retaggi di un difficile trascorso esistenziale.

Gertrude era l’ultima figlia di una famiglia nobile: il padre, volendo conservare tutto il patrimonio per il primogenito (usanza tipica del tempo e per questo necessariamente rispettata), aveva obbligato gli altri figli a divenire monaci, per questo il suo destino era già stato segnato prima della nascita. Quando era bambina, i parenti le regalavano bambole vestite da suora e all’età di sei anni era stata mandata in convento per essere educata, pur con molti privilegi, essendo discendente di una ricca e importante famiglia. Tuttavia, mentre si trovava in convento, cominciò a crescere in lei una smania di ribellione verso il padre e un desiderio di vivere normalmente, partecipare a feste e sposarsi, proprio come facevano tutte le altre ragazze. E un giorno, quindi, istigata dalle compagne di convento, scrisse una lettera al padre esprimendo l’aspirazione di non divenire monaca. Il padre e la famiglia iniziarono così ad ignorarla e, appena tornata a casa e scoperta una lettera d’amore per un paggio, la ragazza fu segregata in camera e costretta a chiedere perdono al padre, prima di esser costretta a rientrare in convento. Quando le verrà chiesto dalla Signora Monaca poi dal prete in visita a casa sua, se la sua decisione sia stata spontanea, lei darà una risposta affermativa, per paura di deludere il genitore. Gertrude ovviamente non era libera di scegliere: a quel tempo le decisioni del padre di famiglia erano fondamentali nel selezionare una professione adatta ad ogni figlio; per lei sarebbe stato irrispettoso andare contro la sua volontà. Ne abbiamo una prova quando, per la prima volta, la ragazza spedisce una lettera a casa: i suoi genitori iniziano a comportarsi con freddezza, quasi come se lei non esistesse, e quando, a causa di una lettera d’amore, la rinchiudono nella sua stanza sotto sorveglianza. È così costretta ad accettare di farsi monaca, per ottenere nuovamente l’affetto dei suoi cari. Data questa situazione è facile comprendere il timore della ragazza a confessare le sue vicende alla superiora e al prete.

Manzoni stesso ci rivela la preoccupazione di Gertrude: durante il colloquio con la superiora del monastero di Monza, lei pensa alla possibilità di non formulare la richiesta per diventare monaca, è però terrorizzata della reazione del principe e, una volta incrociato il suo sguardo, subito proferisce il discorso già preparato per lei. La stessa cosa avviene durante l’incontro con il Vicario: qui non si ribella poiché ha paura che, una volta che il prelato se ne fosse andato, il padre si sarebbe infuriato; così resta in silenzio e si abbandona al destino già tracciato.
Le sue più grandi paure sono dover subire la disapprovazione dei parenti, che l’hanno tanto lodata per la sua decisione di entrare in convento, ed essere causa, per via di un comportamento ribelle, di disonore per la sua famiglia. La sua “noluntas” non le permette di pronunciare un “no” nemmeno una volta concluso il noviziato, così ella si ritrova definitivamente “seppellita” in convento. Trovandosi là contro la sua volontà, pur conducendo un’esistenza privilegiata, comincia a comportarsi in modo arrogante con le ragazze che istruisce ed arriva a trattarle con durezza, perché è invidiosa di una prospettiva di vita futura che a lei è stata negata. Un giorno la monaca giunge ad intraprendere una relazione clandestina con un giovane delinquente, Egidio; una sua compagna la scopre e, per impedire che la notizia si diffonda, Gertrude la uccide, con la complicità dello stesso Egidio. Anche in questo caso è la paura che prende il sopravvento nella donna: di nuovo, il rischio di rovinare la sua reputazione e la possibile disapprovazione della famiglia la portano a compiere atti estremi. La rigidità della società dell’epoca ha condizionato ogni sua azione e l’ha persino costretta a compiere un efferato delitto: ennesima creatura infelice, incapace di mutare il proprio destino.

Domande da interrogazione

  1. Chi è Gertrude?
  2. Gertrude viene presentata come la figlia di un principe milanese.

  3. Perché Gertrude è stata costretta a diventare monaca?
  4. Il padre di Gertrude ha obbligato gli altri figli a diventare monaci per conservare tutto il patrimonio per il primogenito.

  5. Quali sono le paure di Gertrude?
  6. Le paure di Gertrude includono la disapprovazione dei parenti e il disonore per la sua famiglia a causa di un comportamento ribelle.

  7. Cosa spinge Gertrude a compiere un delitto?
  8. La paura di rovinare la sua reputazione e la possibile disapprovazione della famiglia spingono Gertrude a compiere un delitto.

  9. Come viene descritto l'abbigliamento di Gertrude?
  10. Gertrude indossa un velo nero sulla testa, una bianca benda sulla fronte e una tunica che le cinge i fianchi.

Domande e risposte

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