tata
di tata
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Concetti Chiave

  • La protagonista vive la tensione quotidiana di dover conformarsi agli standard sociali, sentendosi spesso inadatta.
  • Le sue giornate sono scandite da momenti di confronto con le aspettative altrui e il desiderio di essere accettata dai coetanei.
  • Si percepisce un senso di isolamento e confusione condiviso con i suoi amici, tutti alle prese con le stesse ansie giovanili.
  • Esiste una critica implicita alla società degli adulti, che impone modelli di successo irraggiungibili e soffocanti.
  • Cambia costantemente, sperando di crescere e migliorare, nonostante le sfide quotidiane della vita adolescenziale.
Una sola cosa è peggio che avere 14anni... non averli più

'No.Vi prego, no. Ancora un giorno (ma quando viene domenica?)'.
Si alza, e come tutte le mattine dalle mensole della sua stanza la salutano beffarde le sue bambole, perfette,che con i loro sorrisi di plastica e i vestiti di tullhe impolverati la guardano stupidamente, quasi stufe di stare lì sù e di vederla alzare tutte le mattine sempre più assonnata, facendo sempre più finta di non curarsi di loro.

Arriva in bagno; stà finendo la matita nera e il phard, deve ricordarsi di dirlo alla mamma. Entra nell'ascensore, c'è uno specchio grande. Tra il 6° e il piano terra non riesce a contare i dubbi che le passano per la testa, la paura di non sentirsi 'omologata' di non essere 'adatta' la divora ogni mattina nell'ascensore, e quando il 'bottone 1 ' si accende e apre le porte e troppo tardi per risalire al 6° piano e cambiarsi il maglione.
Alla stazione tira la solita aria: irrespirabile. Una sola cosa è peggio che avere 14anni...non averli più articoloI ragazzi del muretto, si vede, non hanno di questi problemi, firmati dalla testa ai piedi fumano la loro 'Malboro Classic', nascosti completamente dai meravigliosi occhiali nerissimi a spechio.
Le sue amiche sono sempre lì, a discutere sulle scarpe, a parlare del reality di iera sera, a trovare un modo per copiare alla versione. Arriva il treno ed in un minuto è davanti scuola.Proprio qui i dubbi della ascensore le ritornano improvviasamente.
Eccolo! E' lì; come tutte le mattine, è sempre lì sul terzo gradino, con la borsa appoggiata al palo, col piede sul tombino pronto ad entrare in 3A. Lò sà non la guarderà mai, ma come può fare? Non c'è nulla da fare farebbe bene a rassegnarsi; Imma ha ragione, dovrebbe lasciar perdere con lui.
Entra in classe prima ora geometria 'analitica' (la sua passione).
Non sà proprio che ci stà a fare lì.Teorema di Euclide, Triangolo di Pitagora, ma ke le frega? Lo andassero a chiedere alla Canalis o a Totti, farebbero scena mute; eppure guarda un pò dove sono? Sulla copertina di tutti i giornali,tra le pagine di ogni settimanale, in tutte le trasmissioni , in bella vista sui cartelloni pubblicitari davanti scuola. Sul barattolo dei cereali. La iscrissero lì per studiare, ed è quello che pensa sia giusto fare; ma al giorno di oggi chi 'arriva' non sà fare il dettato, e lei lì sul latino a spaccarsi la schiena, per cosa?
Non è solo il suo caso, questa confusione è generale, a volte si sente sola, sola con le sue ansie; poi si guarda intorno e parlando con i suoi amici si accorge che sono tutti allo stesso modo profondamente e tristemente confusi; nessuno di loro lo dà a vedere, ma i problemi sono comuni, le domande sempre le stesse, i punti interrogativi non cambiano. La chiamano 'gioventù bruciata', ragazzi senza ideali ma non sanno e non ammettonoche che vivono e rispecchiano la loro società, la società che loro , gli adulti,hanno fatto ; quella società che gli hanno cucito addossoormai è una maschera sul viso, ma questa maschera soffoca!
E' difficile vivere con un modello da rispettare, con dei paletti, con degli schemi. Lo è stato per tutte le generazioni, e anche per lei, per loro è così. Ci sono saliti tutti su quel treno, tutti ci sono sono passati, tutti sanno che è difficile, eppure si divertono a complicargli la vita. Il loro è un viaggio lungo e tormentato: alcuni non conoscono la stazione in cui si fermeranno, altri invece lo sanno benissimo , ma molti non ci pensano. Dove si fermarà lei? Non sà se ha preso il treno giusto, o se l'ha perso, non sà se i suoi compagni di viaggio la accompagneranno per tutto il suo percorso, molti sono scesi,altri scenderanno.
E mentre tutto ciò le occupa la mente, il professore stà spiegando qualcosa che non le serverà mai,se non a superare il prossimo compito in classe.
Questa è la sua vita, la vita tra i banchi è fatta anche di altri ' quesiti' , ma non tutti lo ricordano. E pensare che questi 'quesiti', anche se magari diversi, passarono per la testa anche al suo professore, o ai suoi genitori , che adesso però hanno ' il coltello dalla parte del manico'.
Anche oggi suonerà l'ultima ora, e come ogni giorno tornerà a casa convinta e certa di aver vinto un' altra battaglia. Sana e salva? Non si sà, avrà così qualcosa in più da ricordare o un'altra cosa da dimenticare; magari sarà cresciuta un pò di più, o avrà un nuovo brufolo con un nuovo complesso, ma in ogni caso sarà cambiata.
Questo è avere 14anni.
CAMBIARE.
Sperando che sia in meglio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale preoccupazione della protagonista ogni mattina?
  2. La protagonista è assalita dai dubbi e dalla paura di non sentirsi "omologata" o "adatta" mentre si trova in ascensore, prima di affrontare la giornata scolastica.

  3. Come si sente la protagonista riguardo al suo percorso scolastico e al futuro?
  4. La protagonista si sente confusa e incerta sul suo percorso scolastico e sul futuro, domandandosi se sta seguendo il treno giusto e se i suoi compagni di viaggio la accompagneranno per tutto il percorso.

  5. Qual è il rapporto della protagonista con i suoi coetanei e la società?
  6. La protagonista si sente sola con le sue ansie, ma riconosce che anche i suoi amici sono profondamente confusi. Si rende conto che la loro generazione è etichettata come "gioventù bruciata" e che rispecchiano una società creata dagli adulti.

  7. Quali sono le riflessioni della protagonista sulla vita scolastica e le aspettative degli adulti?
  8. La protagonista riflette sulla difficoltà di vivere secondo modelli e schemi imposti dagli adulti, riconoscendo che anche loro hanno affrontato le stesse sfide, ma ora complicano la vita dei giovani.

  9. Cosa rappresenta per la protagonista l'età di 14 anni?
  10. Per la protagonista, avere 14 anni significa cambiare, sperando che il cambiamento sia in meglio, affrontando ogni giorno come una battaglia da vincere.

Domande e risposte

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