Globalizzazione - l'interiorità nella nuova società

Globalizzazione - l'interiorità nella nuova società

L’animo umano è estremamente fragile e facilmente corruttibile perciò deviarlo non è sempre un’ardua impresa. È facile allontanarsi dalla sfera dell’interiorità infatti, indipendentemente dall’epoca, ci si ritrova ad affrontare sfide e vivere in condizioni che sviano dall’osservazione della propria psiche e del proprio inconscio. Spesso i giovani d’oggi vengono definiti come una generazione fuorviante e in pericolo di omologazione, questo perché negli ultimi decenni la globalizzazione ha preso sempre più piede e, se da un lato assistiamo ad adolescenti abituati a questa realtà, dall’altro ci sono genitori spaventati dalla rapida innovazione, con tante difficoltà nel restare al passo coi tempi, malinformati e, conseguentemente, spaesati. Il risultato è un terrore comune nei confronti della società dei mass media. La globalizzazione ha ampliato lo sguardo delle persone sull’intero pianeta e ha permesso di incontrare virtualmente nuove realtà, culture, stili e qualità; alcune di queste caratteristiche hanno ottenuto col tempo un enorme “consenso e apprezzamento popolare” con l’ambizione ad essere come qualcun altro, l’ambizione ad avere le sue stesse peculiarità, discostandosi inconsciamente dalla propria e vera essenza ed entità. Inoltre quotidianamente veniamo sommersi da notizie tramite tutti i mezzi di comunicazione, notizie che, vere o false che siano, giungono a grandi e piccoli che vogliano o meno informarsi, condizionando le menti e le opinioni tramite immagini e titoli intriganti. Di questo il cittadino ne è ormai cosciente, perciò sarebbero sufficienti un po’ di buonsenso e indagine critica per assimilare correttamente le notizie. Sicuramente la tecnologia e tutto ciò che ne sussegue, rappresenta un cambiamento radicale in tutto il mondo con gli anzidetti risvolti negativi ma anche una molteplicità di agevolazioni ed, in questo caso, credo che le seconde prevalgano. Forse le nuove generazioni stanno avendo l’opportunità di allargare veramente e per la prima volta i loro orizzonti, ma devono ancora imparare a cogliere l’occasione per poter discernere tutto ciò che è costruttivo e morale. Sta principalmente nell’intelligenza dei ragazzi e con il supporto dei genitori sfruttare proficuamente gli strumenti oggi a disposizione. Purtroppo però, molti hanno una maggiore sensibilità psicologica e un approccio particolare nei confronti di determinati messaggi: spesso non si è sufficientemente maturi per porgersi in modo propositivo ad internet e si tende ad essere influenzati negativamente o voler imitare una figura “tipo”, rischiando così di perdere l’equilibrio mentale che divide la realtà dall’immaginario.

Internet, comunque, è un mondo virtuale ampissimo, all’interno del quale è possibile entrare in contatto con il resto del pianeta, scambiando idee, informazioni e conoscenze; senza internet non si sarebbe mai avviata così tanto operativamente la sensibilizzazione nei confronti di tantissime persone precedentemente considerate ed etichettate come sbagliate perché diverse dal “normale” o lontane dall’ideologia standard. Al giorno d’oggi un popolo può venire a conoscenza dei problemi sociali, ambientali, economici o politici che hanno persone dall’altra parte del mondo, c’è la possibilità di far interagire più persone comportando un’apertura mentale che prima era piuttosto limitata. La televisione e le “altre forme di esperienza di massa” permettono di scoprire e ampliare le proprie vedute. Quindi ci si domanda se, in realtà, tutto ciò non stia determinando l’opposto di una corrosione della sfera interiore e se in realtà tutto ciò non sia principalmente positivo.