Concetti Chiave
- Un ragazzo di 14 anni si è tolto la vita a Ischia a causa di atti di bullismo da parte dei compagni di classe che lo deridevano per il suo impegno scolastico.
- La madre ha trovato il figlio senza vita e ha tentato invano di salvarlo; il ragazzo era già morto da alcune ore.
- Il giovane era isolato dai compagni e non ha ricevuto alcun voto nelle elezioni scolastiche, evento che potrebbe aver contribuito al tragico gesto.
- Tre compagni di classe sono ora sotto indagine, e si procederà con una perizia calligrafica per far luce sull'accaduto.
- La scuola ha già affrontato casi simili in passato, evidenziando problemi di pressione sociale e bullismo tra gli studenti.
Indice
Tragedia familiare a Ischia
La madre: “La scuola mi dovrà rendere conto di quello che è successo a mio figlio”
E’ successo ad Ischia, dove il ragazzo è stato trovato senza vita dalla madre in un appezzamento di terra vicino casa. La donna nel vano tentativo di salvarlo ha reciso con un paio di forbici la fune ed ha adagiato il corpo in posizione semiseduta, ma senza risultato. Il giovane era morto già da un paio d’ore.
Il contesto scolastico e sociale
Un gesto estremo, la cui causa erano le prese in giro da parte dei compagni. Il ragazzo, che frequentava il V ginnasio del Liceo Classico di Ischia, veniva chiamato secchione molto spesso e quindi era molto isolato dal gruppo classe, che lo ignorava del tutto. Quel mercoledì, a scuola c’erano le rappresentazioni dei rappresentati di classe dove l’adolescente si era candidato senza però ricevere alcun voto. Questo forse è stato l’ultima goccia che ha fatto traboccare l’animo di questo ragazzo così semplice e sensibile, che faceva solo il proprio dovere di studente. Su uno dei bigliettini, è stata trovata una frase ingiuriosa nei confronti del ragazzo. D.G. (così il nome del ragazzo) si era anche lamentato con la madre del cattivo risultato delle elezioni: la madre aveva tentato di consolarlo, dicendo fra l’altro che sarebbe andata a parlarne con i professori; lui però, aveva chiesto che non intervenisse in questa faccenda. I genitori di D.G. sono separati e il padre vive a Roma, per questo il ragazzo non lo vedeva da due anni.
Un altro motivo è il fatto che lo studente entrasse sempre anche nei giorni di sciopero suscitando così l’indignazione dei compagni.
Reazioni e conseguenze
I professori sono esterrefatti da questo tragico avvenimento: la preside Franca Di Meglio racconta: “L’anno scorso è stato promosso con la media del 9,5. quel ragazzo ha fatto cose meravigliose, era una perla. Aveva occhi pensosi…” aggiunge anche “Ho conosciuto i ragazzi di quella classe l’anno scorso e né io, né i miei colleghi abbiamo avuto sentore che il ragazzo fosse schernito dai compagni di classe.”
Il corpo del ragazzo è stato trasportato a Napoli per un’accurata autopsia e, una volta tornato sull’isola è stata data sepoltura al corpo. Una sepoltura scarna e discreta, senza fronzoli e funzioni liturgiche come stabilito dalla madre del giovane.
Ora tre compagni di classe del quattordicenne sono indagati e successivamente si procederà ad una perizia calligrafica.
Questa scuola non è la prima volta che affronta una situazione del genere: già nel 1999 due ragazze di 19 e 17 anni, si erano suicidate, buttandosi in un burrone, a causa della mancata promozione; nel 1994 lo stesso gesto l’ha compiuto un ragazzo di 17 anni.
Riflessioni sulla società
Dal gesto di questo ragazzo si evidenzia la società in cui viviamo: una società fatta di stereotipi e dove il bravo studente diventa la pecora nera solo perché magari non veste con abiti firmati o non fuma e non si droga o magari perché gli piace solo studiare.
Che la morte di questo ragazzo sia d’esempio per tutti i giovani di oggi, che prendono in giro le persone con cattiveria non sapendo quanto in realtà siano sensibili.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la causa principale del gesto estremo del ragazzo?
- Come ha reagito la madre del ragazzo alla situazione scolastica del figlio?
- Qual è stata la reazione della scuola e dei professori alla tragedia?
- Quali azioni legali sono state intraprese dopo l'accaduto?
- Quali precedenti simili si sono verificati nella stessa scuola?
La causa principale del gesto estremo del ragazzo è stata il bullismo subito dai compagni di classe, che lo prendevano in giro chiamandolo "secchione" e lo isolavano.
La madre del ragazzo ha cercato di consolarlo e aveva intenzione di parlare con i professori riguardo al cattivo risultato delle elezioni scolastiche, ma il figlio le aveva chiesto di non intervenire.
I professori sono rimasti esterrefatti dalla tragedia e la preside ha dichiarato di non aver avuto sentore che il ragazzo fosse schernito dai compagni di classe.
Tre compagni di classe del ragazzo sono stati indagati e si procederà ad una perizia calligrafica.
Nella stessa scuola, nel 1999, due ragazze si erano suicidate a causa della mancata promozione, e nel 1994 un ragazzo aveva compiuto lo stesso gesto.