Concetti Chiave
- Castelvenere offre prodotti tipici come olio d'oliva, vini Doc IGT, miele, e manufatti in vimini e ferro battuto, con eventi annuali legati al vino e alla vendemmia.
- Il nome Castelvenere potrebbe derivare dalla dea Venere o da un fiume, con una storia legata ai Longobardi e ai signori Carafa, e un passato agricolo fiorente.
- Il borgo presenta un impianto urbanistico a ventaglio con ruderi del castello angioino e cantine tufacee seicentesche usate per il vino.
- Le chiese locali, come quella di San Nicola e di Santa Maria della Foresta, offrono elementi storici e artistici, tra cui bassorilievi in ceramica e immagini bizantine.
- Il Parco Rascolagatti è un'area verde ideale per escursioni, situato tra il Parco Regionale del Matese e quello di Taburno-Camposauro.
Indice
Prodotti tipici e festività
Prodotti tipici: olio di oliva, vini Doc IGT, miele, manufatti in vimini e in ferro battuto.
Festività : ultimo giorno di carnevale La Rappresentazione dei Mesi; ultimo weekend di agosto La Festa del Vino ; ottobre La Festa della Vendemmia con percorsi tra vigne e cantine.
La leggenda vuole , che il toponimo derivi dalla dea Venere , cui era dedicato un antico tempio , che sorgeva nel luogo . Altri, invece, sostengono che il nome deriva dal fiume Wiener , cioè l’affluente del Danubio, che bagnava le terre da cui provenivano alcune famiglie Longobarde ,che per prime abitarono Castelvenere. Signori del luogo furono i potenti Carafa , che detennero il potere sino all’abolizione della feudalità, cioè nel 1806. Sottratto al territorio di Campobasso , nel 1861, fu accorpato alla provincia di Benevento. Il paese , che oggi vanta quattro contrade, è un fiorente centro agricolo.
Struttura urbana e cantine
Esso è caratterizzato da tre strade parallele ,che formano un impianto a ventaglio , che si dipana dal castello angioino di cui oggi si conservano solo i ruderi . Lungo la strada del fossato che un tempo difendeva il borgo, si alleano trenta cantine tufacee seicentesche . Esse fino a poco fa , venivano usate per la produzione e la conservazione del vino.
Edificio moderno e reperti archeologici
L’attuale edificio è frutto di una moderna ricostruzione che non conserva quasi nulla più dell’originaria struttura settecentesca . Accanto ad esso svetta la torre campanaria , cui si affianca la casa canonica . Le pareti interne sono abbellite da un moderno e bel gruppo di bassorilievi in ceramica.
Essa fu edificata agli inizi del Novecento nel luogo in cui , come predetto da una credente , era sepolta una immagine sacra della Madonna . Durante lo scavo , inoltre , sono stati ritrovati importanti reperti archeologici : palafitta, vasi fittili, pietre fonde ecc. risalenti all’età del ferro e testimonianza dei primi insediamenti umani nel luogo.
Tempio bizantino e San Barbato
Essa fu edificata in contrada Foresta sui resti di un più antico ed importante tempio bizantino come testimoniato dalle croci bizantine incastonate in una parete. All’interno particolarmente venerata è l’antica immagine della Madonna Theotocos , dipinta su tavola secondo i criteri bizantini. Qui , inoltre, nacque e iniziò il sacerdozio San Barbato , patrono del luogo e noto per aver operato la conversione al Cristianesimo del popolo Longobardo.
Architettura rurale e natura
Questo edificio è interessante e ben conservato esempio di architettura rurale.
Esso è situato poco fuori il centro urbano , è un’area verde ideale per trascorrere piacevoli giornate a contatto con la natura ed ammirare il panorama di questo paese posto a cerniera tra il Parco Regionale del Matese e quello di Taburno- Camposauro.
Domande da interrogazione
- Quali sono i prodotti tipici di Castelvenere?
- Qual è l'origine del nome Castelvenere secondo la leggenda?
- Quali sono le principali festività celebrate a Castelvenere?
- Quali reperti archeologici sono stati trovati presso la Chiesa di Santa Maria della Seggiola?
- Qual è l'importanza storica della Chiesa di Santa Maria della Foresta?
I prodotti tipici di Castelvenere includono olio di oliva, vini Doc IGT, miele, e manufatti in vimini e in ferro battuto.
La leggenda suggerisce che il nome Castelvenere derivi dalla dea Venere, a cui era dedicato un antico tempio nel luogo.
Le principali festività a Castelvenere includono La Rappresentazione dei Mesi l'ultimo giorno di carnevale, La Festa del Vino l'ultimo weekend di agosto, e La Festa della Vendemmia in ottobre.
Presso la Chiesa di Santa Maria della Seggiola sono stati trovati reperti archeologici come palafitte, vasi fittili, e pietre fonde risalenti all'età del ferro.
La Chiesa di Santa Maria della Foresta è importante per essere stata edificata sui resti di un antico tempio bizantino e per ospitare l'immagine della Madonna Theotocos; inoltre, è il luogo di nascita di San Barbato, patrono del luogo.