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I Longobardi: le invasioni barbariche e l'inizio del medioevo
Invasioni barbariche V-VI secd.c.
I Longobardi penetrarono in Italia nel 568 d.C. guidati dal re Alboino. Erano un popolo germanico proveniente dalla Pannonia (tra Austria e Ungheria) e migrarono per la presenza degli Avari ai loro confini.
Organizzazionesociale
Organizzazione generale: farae
-Arimanni: uomini adulti che godevano di pieni diritti politici e sociali
- Aldi: uomini semiliberi, senza diritti politici DONNE E BAMBINI: sottoposti al mundio
- Schiavi
Le farae erano aggregazioni di un gruppo compatto di famiglie (originate dallo stesso clan gentilizio) ed era in grado di organizzarsi in contingente con funzioni militari di esplorazione, di attacco e di occupazione di territori durante le grandi migrazioni.
Il mundio invece è la protezione del capofamiglia (mundualdo) sugli altri membri del gruppo familiare (la fara), e tra questi in particolare sulle donne.
I longobardi instaurarono un governo autoritario e si riunirono sotto un unico re. Sottostavano a lui i gastaldi che controllavano l’operato dei duchi che sovrintendevano a determinati territori (da qui il termine ducati e la conseguente frammentazione dell’Italia).
I Longobardi erano devoti al dio Wotan, ma in seguito alla conquista dell’Italia si convertirono all’arianesimo senza mai abbandonare totalmente la loro religione.
I re: piccoli appunti della loro vita nel power point allegato
I LONGOBARDI
Le invasioni barbariche e l’inizio
del Medioevo
Omar H’tira
INVASIONI BARBARICHE V-VI SEC
D.C.
INVASIONI BARBARICHE V-VI SEC
D.C. I Longobardi penetrarono in
Italia nel 568 d.C. guidati
dal re Alboino.
Erano un popolo germanico
proveniente dalla Pannonia
(tra Austria e Ungheria) e
migrarono per la presenza
degli Avari ai loro confini.
I LONGOBARDI: ORGANIZZAZIONE
SOCIALE farae
Organizzazione generale:
Nella società antica i Longobardi erano così organizzati:
ARIMANNI: uomini adulti che godevano di pieni diritti politici
e sociali
ALDI: uomini semiliberi, senza diritti politici
DONNE E BAMBINI: mundio
sottoposti al
SCHIAVI
I LONGOBARDI: ORGANIZZAZIONE
SOCIALE
Essi instaurarono un governo autoritario e si
riunirono sotto un unico re.
Sottostavano a lui i gastaldi che controllavano
l’operato dei duchi che sovrintendevano a
determinati territori (da qui il termine ducati e la
conseguente frammentazione dell’Italia).
RELIGIONE
I Longobardi erano devoti al dio Wotan, ma in
seguito alla conquista dell’Italia si convertirono
all’arianesimo.
Nonostante questo non abbandonarono mai
totalmente le loro radici (sincretismo).
I LONGOBARDI: I RE E LE
LORO STORIE
Dalla conquista di Alboino fino alla donazione di
Sutri da parte di Liutprando
ALBOINO 569-572 D.C
Nel 569 conquistò l’Italia.
Venne ucciso da sua moglie, Rosmunda e dal suo
amante con l’aiuto dei duchi.
Durante un banchetto a Verona Alboino offrì alla
moglie il teschio del suocero in modo che bevesse.
Dopo la sua morte ci fu un periodo di anarchia
ducale.
ALBOINO: CONQUISTE
AUTARI 584-590 D.C.
Venne eletto dai duchi in un momento di instabilità
politica: Franchi e Bizantini premevano ai confini e
il nuovo dominio era in continua frammentazione.
Di Autari ricordiamo anche sua moglie, Teodolinda.
Ella era cristiana, ma cattolica e non ariana.
Grazie al suo intervento e a quello di papa Gregorio
Magno le due culture si avvicinarono e molti
longobardi si convertirono al cattolicesimo.
AGILULFO 590-616 D.C.
Dopo la morte di Autari, Agilulfo sposò Teodolinda e
salì al trono.
Agilulfo proseguì le linee politiche del suo
predecessore. Per liberarsi della guerra sui due
fronti concluse un patto con i Franchi.
Arrivò a conquistare Parma e Piacenza minacciando
Roma. Il papa Gregorio Magno dovette versare 500
libbre d’oro per evitare il sacco della città.