Concetti Chiave
- Giovanna d'Arco nacque da una famiglia di contadini a Domremy nel 1412, conosciuta come "la pulzella d'Orléans".
- All'età di tredici anni iniziò a udire voci divine e apparizioni, dedicandosi completamente a Dio con voto di castità.
- Durante la guerra dei Cent'anni, fuggì a causa delle distruzioni inglesi e si sentì chiamata a sostenere Carlo, Delfino di Francia.
- Rifiutò un matrimonio imposto e, dopo una causa legale, ottenne il diritto di seguire la sua vocazione.
- Convince il capitano Robert de Baudricourt della sua missione divina e viene scortata dal Delfino nel castello di Chinon.
Infanzia e prime visioni
Giovanna d’Arco nacque da una famiglia di contadini, di Lorena, Jacques d'Arc e Isabelle Romée a Domremy nel 1412. Oggi è conosciuta anche come «la pulzella d'Orléans» . Secondo le testimonianze dei compaesani, che furono raccolte durante il Processo in nullità della sentenza di condanna o “processo di riabilitazione”, Giovanna, fu sempre una ragazzina devota, pia e caritatevole, tanto che spesso andava a confortare i malati. All’età di tredici anni iniziò ad udire voci divine, seguite da apparizioni dell’arcangelo Michele (Principe delle milizie celesti), e di santa Margherita. Giovanna, durante il processo per eresia subíto a Rouen nel 1431 raccontò che quando sentì queste voci per la prima volta si trovava nel giardino della casa paterna: subito si sentì spaventata, ma Giovanna decise di dedicarsi totalmente a Dio, facendo voto di castità.
Missione divina e sfide familiari
Durante la guerra dei Cent’anni, Giovanna e la sua famiglia, a causa delle distruzioni provocate dall’esercito inglese, dovette scappare, proprio quando gli inglesi stavano per attaccare e conquistare Orléans.
Questa città era estremamente importante dal punto di vista economico e strategico in quanto dava il via d'accesso a tutte le regioni meridionali. Giovanna, conoscendo la situazione, sentendosi chiamata da Dio, corse in aiuto di Carlo, Delfino di Francia (soprannome e poi il titolo onorifico dei Signori del Delfinato ), ma prima dovette affrontare il problema dei genitori: avevano decido di darla in sposa ad un giovane di Toul. Giovanna, ovviamente, rifiutò la proposta e il suo fidanzato la citò in giudizio: diedero ragione a Giovanna. Finalmente la ragazza partì per la sua missione.
Incontro con il Delfino
Riuscì ad arrivare a Vaucouleurs e grazie all’aiuto di suo zio Durand Laxart incontrò il capitano della piazzaforte, Robert de Baudricout: questo, la prima volta la reputò come fuori di senno, ma Giovanna si presentò una seconda volta e Robert, grazie al fatto che la sua figura suscitava entusiasmo tra la popolazione, dopo averla sottoposta ad un esorcismo, si convinse che la ragazza era di buona fede. Il capitano quindi la scortò dal Delfino, nel castello di Chinon. Delfino e Giovanna Giovanna, dopo tre giorni di attesa riuscì ad incontrare il Delfino e la prima cosa che fece fu inginocchiarsi davanti a lui, affermando che era stata mandata da Dio.
Domande da interrogazione
- Chi erano i genitori di Giovanna d'Arco e dove nacque?
- Quali esperienze mistiche ebbe Giovanna d'Arco durante la sua giovinezza?
- Come riuscì Giovanna a ottenere il supporto del capitano Robert de Baudricout?
Giovanna d'Arco nacque da una famiglia di contadini, Jacques d'Arc e Isabelle Romée, a Domremy nel 1412.
All'età di tredici anni, Giovanna iniziò ad udire voci divine e avere apparizioni dell'arcangelo Michele e di santa Margherita, che la portarono a dedicarsi totalmente a Dio.
Dopo un primo rifiuto, Giovanna si presentò nuovamente a Robert de Baudricout, che, vedendo l'entusiasmo che suscitava tra la popolazione e dopo averla sottoposta ad un esorcismo, si convinse della sua buona fede e la scortò dal Delfino.