Concetti Chiave
- Nel XIX secolo, il Giappone era una società feudale con un'economia agricola e isolata dal mondo esterno.
- Nel 1853, la pressione degli Stati Uniti costrinse il Giappone ad aprirsi al commercio esterno, causando una crisi politica ed economica.
- La restaurazione Meiji portò il potere dalle mani dello shogun all'imperatore, segnando l'inizio di una modernizzazione su modello occidentale.
- La modernizzazione giapponese, guidata dall'imperatore Mutsuhito, coinvolse tutti i settori della società, nonostante le resistenze interne.
- Alla fine dell'Ottocento, il Giappone emerse come una grande potenza economica e militare, capace di competere con le nazioni occidentali.
Indice
Il Giappone feudale e l'intervento americano
A metà Ottocento il Giappone:
- era una società feudale, al cui vertice si trovava l'imperatore. Il potere era in realtà detenuto dallo shogun (governatore militare);
- aveva un'economia agricola basata sullo scambio in natura;
- rifiutava i contatti con il resto del mondo.
La restaurazione Meiji e la modernizzazione
Nel 1853 gli Stati Uniti costrinsero il paese ad aprirsi al commercio esterno. L'intervento straniero mandò in crisi il sistema politico ed economico. Iniziarono i disordini e lo scontro politico portò lo shogun a perdere il potere, che tornò nelle mani dell' imperatore (restaurazione Meiji).
La nuova classe dirigente trasformò il Giappone in un paese moderno, sul modello occidentale. A differenza delle rivoluzioni avvenute in Occidente, fu una >, guidata dall' imperatore Mutsuhito. La modernizzazione (a cui molti si opposero con rivolte) riguardò tutti i settori, da quello politico a quello economico.
Il Giappone come potenza mondiale
Alla fine dell' Ottocento il Giappone si era trasformato in una grande potenza pronta a competere con l'Occidente sul piano economico e militare.