Concetti Chiave
- Le tredici colonie americane si ribellarono ai vincoli commerciali e tasse imposte dall'Inghilterra, portando alla rivoluzione americana e alla nascita degli Stati Uniti.
- Le colonie erano divise in tre gruppi: Nord (piccole proprietà e commercio), Sud (piantagioni e schiavitù) e Centro (grandi città e latifondi).
- L'economia inglese del Settecento gravò pesantemente sulle colonie tramite tasse come lo Stamp Act, portando al principio "No taxation without representation".
- Il Boston Tea Party del 1773 fu la scintilla della rivoluzione americana, culminata con l'indipendenza nel 1783 e la nascita degli Stati Uniti.
- Nel XIX secolo, la guerra di secessione americana fu causata da divergenze tra nord industrializzato e sud agricolo, culminando nell'abolizione della schiavitù.

Indice
Le tredici colonie: storia, caratteristiche, rapporti con la madrepatria
Nella fascia costiera del Nord America che si affaccia sull'oceano Atlantico, c'erano 13 colonie inglesi che erano state fondate a partire dal Seicento.
Nel Settecento, le colonie inglesi che si trovavano sulla costa orientale del Nord America cominciarono a ribellarsi ai vincoli commerciali e alle tasse che erano state imposte dalla madrepatria. Questo diede origine alla rivoluzione americana, ossia una lunga guerra tra l'Inghilterra e le colonie che portò a due conseguenze principali:
- nascita degli Stati Uniti
- indipendenza delle colonie
Erano molti gli abitanti delle colonie, circa un milione e mezzo, e il numero era ancora più in crescita se si considerano anche i 300.000 schiavi neri. Mentre le colonie spagnole erano il risultato di un'operazione di conquista, quelle inglesi erano colonie di popolamento, ossia nate da insediamenti formati solo da coloni inglesi. Questo tipo di colonie andavano ad escludere le popolazioni native, poiché avevano ingrandito sempre più i loro territori, allontanando queste ultime. Le 13 colonie si erano formate in momenti diversi e avevano caratteristiche diverse. Tuttavia, si dividevano in tre categorie:
- Colonie del Nord = Erano il New Hampshire, il Massachusetts, al Rhode Island e Connecticut. Sul territorio erano presenti piccole e medie proprietà terriere, gestite principalmente da famiglie, e sulla costa le attività principali erano pesca e commercio.
- Colonie del Sud = Erano la Virginia, il Maryland, la Carolina del Nord e del Sud e la Georgia. Sul territorio non erano presenti città molto grandi e la loro economia si basava su piantagioni in cui lavoravano gli schiavi africani. I prodotti erano destinati solo all'esportazione a causa del Navigation Act firmato con l'Inghilterra.
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Colonie del centro = Erano a New York, il New Jersey, la Pennsylvania e il Delaware. Erano una sorta di compromesso rispetto alle altre due perché c'erano grandi città, avevano un commercio molto sviluppato, ma c'era anche il latifondo.
Ogni Colonia aveva un governatore che era scelto dal re, anche se questo era affiancato da funzionari e da un'assemblea legislativa. Godevano anche di una buonissima autonomia e sul piano economico erano totalmente sottomessi all'Inghilterra, infatti. Potevano esportare i prodotti solo in Inghilterra e importare le merci solo dall'Inghilterra. Non potevano in alcun modo fare concorrenza economica alla madrepatria. Di conseguenza, tutti questi aspetti gravavano sulle potenzialità di sviluppo delle colonie.
La situazione della corona inglese grava sulle colonie
Nel corso del Settecento, le guerre di successione e la guerra dei 7 anni aveva creato in Inghilterra una difficile situazione economica che venne fronteggiata aggravando sulle colonie che furono costrette a versare pesanti tasse soprattutto sull'importazione dello zucchero del caffè, del liquore e del tè. Oltre a questo, attraverso lo Stamp Act, venne imposta una tassa sui fogli stampati, inclusi anche giornali, documenti e manifesti. L'Inghilterra ha istituì un corpo di polizia speciale proprio per evitare che le colonie smettessero di pagare le tasse. Queste nuove imposizioni crearono e suscitarono la reazione dei coloni, che reagirono con movimenti di protesta, manifestazioni collettive e stampe di opuscoli contro la corona. I coloni pensavano che il Parlamento inglese decidesse di imporre delle tasse senza che le colonie avessero realmente un rappresentante nel Parlamento inglese. Il principio era quello del “No taxation without representation”, ossia “nessuna tassa senza rappresentazione politica”. E in effetti la situazione era proprio questa, perché le tasse venivano imposte senza la possibilità di replica. La richiesta delle colonie era lecita in quanto esse si consideravano sudditi britannici e tali volevano rimanere. Tuttavia, la corona inglese non accolse la loro richiesta e questo spinse i coloni a proteste sempre più radicali.
La scintilla che fece esplodere il conflitto avvenne nel 1773 nel porto di Boston e venne chiamata il Boston Tea Party. Gli inglesi avevano concesso alla compagnia delle Indie orientali il monopolio della vendita del tè in America e a dicembre alcuni rappresentanti di un'associazione segreta di protesta decisero di rovesciare in mare l'intero carico di tè. E questo fu l'episodio che diede vita alla rivoluzione americana.
La situazione rimase molto tesa perché i rappresentanti delle colonie si riunirono allora nel Congresso continentale che nasce per creare un esercito comune delle colonie per intraprendere una guerra contro l'Inghilterra. La guerra, tuttavia, finì con il trattato di Parigi del 1783, con il quale l'Inghilterra, tra l'altro, riconosce l'indipendenza economica e politica degli Stati Uniti d'America. Durante questo Congresso venne approvata la dichiarazione di indipendenza e il 4 luglio 1776 che segnò l'effettiva nascita degli Stati Uniti d'America e che rappresentò la prima Confederazione di Stati e poi un vero e proprio Stato generale che condusse alla creazione degli Stati Uniti nel 1787.
La situazione degli Stati Uniti nell’Ottocento
Gli Stati Uniti vissero una situazione molto incresciosa che viene definita guerra di secessione. Nel corso dell'Ottocento, gli Stati Uniti vissero un lungo periodo di crescita demografica ed economica in cui la popolazione aumentò sino ad arrivare a 23 milioni. Si diffuse il mito di frontiera a rafforzare negli americani l'idea che la conquista del West fosse una missione giusta, che aveva lo scopo di civilizzare i territori selvaggi, in virtù della quale bisognava combattere e allontanare le tribù indigene dalle loro zone di appartenenza. Tutto questo era colto come un'opportunità di fare fortuna, che dava spazio per la crescita e per l'arricchimento personale. Tuttavia, ci furono grosse differenze tra la parte a nord e la parte a sud dell'America:
- Gli Stati del Nord = Avevano città grandi e la classe sociale prevalente era la ricca borghesia. Erano paesi industrializzati e in particolare si era visto lo sviluppo di industrie tessili e siderurgiche.
- Gli Stati del Sud = Erano molto meno popolati e avevano un'economia principalmente agricola, basata sulle grandi piantagioni di cotone e tabacco e canna da zucchero. Prodotti che venivano sempre esportati. Non avevano ancora abolito la schiavitù, che era prevalentemente di origine africana.
Proprio la situazione riguardante la schiavitù contrappose i due partiti in voga in quel periodo, il partito repubblicano e il partito democratico. Alla fine, venne trovata una soluzione di compromesso perché gli Stati del Nord abolirono ufficialmente la schiavitù, mentre gli Stati del Sud continuarono a farne uso. Il confine tra l'area in cui la schiavitù era proibita e quella in cui era consentita fu fissata all'altezza del trentaseiesimo parallelo e mezzo.
Questa divisione non calmo, i problemi, anzi creò una vera e propria contrapposizione tra le due parti. Inoltre, emersero alcuni personaggi fondamentali come Abraham Lincoln, che fu un'importante abolizionista, ma non voleva che l'abolizione avvenisse attraverso una legge federale. Tuttavia, nonostante le opposizioni, 11 Stati del Sud dichiararono secessione; quindi, separazione dagli Stati Uniti e si unirono nella Confederazione degli Stati Uniti d'America. L'inizio della guerra fu annunciato tuttavia il 9 Aprile 1865 le truppe del Nord vinsero la guerra. Fu abolita definitivamente. La schiavitù e con il quattordicesimo emendamento del 1870 fu riconosciuto ai cittadini di colore anche il diritto di voto.
Tuttavia, si diffuse sempre più in quel periodo e in quelle zone, la segregazione razziale ad opera anche di organizzazioni come il Ku Klux Klan, violenti e potenti e con lo scopo di perseguitare e aggredire i neri.
Questo fu un periodo molto duro per la popolazione nera d'America, perché fu loro proibito di abitare in certi quartieri che vennero riservati ai bianchi. Si cominciarono a separare bianchi e neri nelle scuole. Nei luoghi pubblici e nei mezzi di trasporto e si proibirono i matrimoni misti.
Per ulteriori approfondimenti sulla guerra di secessione americana, vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della rivoluzione americana?
- Come erano suddivise le tredici colonie inglesi in Nord America?
- Quale evento scatenò il conflitto tra le colonie e l'Inghilterra?
- Quali furono le differenze economiche tra gli Stati del Nord e del Sud nell'Ottocento?
- Quali furono le conseguenze della guerra di secessione americana?
Le colonie inglesi in Nord America si ribellarono ai vincoli commerciali e alle tasse imposte dalla madrepatria, culminando nella rivoluzione americana che portò alla nascita degli Stati Uniti e all'indipendenza delle colonie.
Le tredici colonie erano suddivise in tre categorie: Colonie del Nord, Colonie del Sud e Colonie del centro, ognuna con caratteristiche economiche e sociali diverse.
Il Boston Tea Party del 1773, in cui i coloni rovesciarono in mare un carico di tè, fu l'evento che scatenò il conflitto, portando alla rivoluzione americana.
Gli Stati del Nord erano industrializzati con una ricca borghesia, mentre gli Stati del Sud avevano un'economia agricola basata su piantagioni e schiavitù.
La guerra di secessione portò all'abolizione della schiavitù e al riconoscimento del diritto di voto ai cittadini di colore, ma anche alla diffusione della segregazione razziale.