Concetti Chiave
- L'ottimismo economico degli anni '20 negli Stati Uniti portò a un boom delle azioni, culminando nel crollo di Wall Street il 24 ottobre 1929.
- La crisi del 1929 fu in gran parte dovuta alla sovrapproduzione industriale e alla disparità tra profitti aziendali e salari dei lavoratori.
- L'impatto della crisi si estese oltre le banche e la borsa, influenzando anche altre economie industrializzate nel mondo.
- In risposta alla crisi, gli Stati Uniti adottarono politiche protezionistiche, tra cui dazi elevati e aiuti statali alle imprese.
- In contrasto con le difficoltà occidentali, l'URSS vantava un progresso economico, dichiarando di aver superato il capitalismo.
Ottimismo e crisi del 1929
Nella società americana, in seguito allo sviluppo industriale si era diffuso un grande ottimismo. Considerata la situazione di prosperità, molti compravano azioni e questo determinò l'aumento delle quotazioni. Ma durante l'anno 1929, si iniziarono ad avvertire i sintomi di una crisi che successivamente portò al tragico 24 ottobre, giorno in cui si verificò in crollo della borsa di Wall Street.Fallirono così molte banche che avevano investito in borse il loro capitale.
Ma la crisi non riguardò soltanto la borsa e le banche, fu soprattutto una crisi di sovrapproduzione. Si era verificato un aumento del profitto delle industrie, ma non si era verificata una crescita simile anche per i salari dei lavoratori; questo determinò che molte merci rimasero invendute nei magazzini perché la gente non le poteva acquistare.Questa crisi, però, non interessò soltanto gli Stati Uniti,ma contagiò altri paesi industrializzati. Questa situazione di crisi, portò gli Stati Uniti ad adottare una politica protezionista per difendere le proprie merci: Hoover istituì dazi doganali elevati e stanziò ingenti aiuti statali per le imprese. Alle gravi difficoltà dell'Occidente, si contrappose l'inteso sviluppo dell'URSS: proclamava di aver abbattuto il capitalismo e costruito il socialismo.