Concetti Chiave
- Negli anni '20 l'economia fioriva con benessere generale grazie alla crescita industriale e al mercato interno.
- L'entusiasmo portò la classe media ad investire in azioni, aumentando la speculazione in borsa.
- La sovrapproduzione e il successivo panico portarono al crollo del mercato azionario il 14 ottobre 1929.
- Il fallimento delle banche causò la perdita dei risparmi per molti cittadini e un'ondata di suicidi.
- La crisi del '29 scatenò una recessione con alta disoccupazione e inflazione, influenzando l'economia fino al 1934.
L'economia degli anni '20
Attorno agli anni '20 l'economia era esplosa e c'erano delle condizioni di benessere e ricchezza generale.
Le nazioni pagavano i debiti di guerra, il sudamerica offriva materie prime a prezzi bassissimi e le industrie erano in espansione, così come il mercato interno.
L'euforia e la crisi del 1929
Tale situazione aveva euforizzato la classe media e l'aveva spinta all'acquisto di azioni delle aziende più quotate in borsa (anche da parte di risparmiatori).
Preso però l'euforia diventò incoscienza e porto' l'America ad una sovrapproduzione.
Presi dal panico gli acquirenti iniziarono a vendere tutte le proprie azioni il 14 ottobre 1929 a prezzi stracciati. Così il valore di tutte le azioni crollò a zero.
Undici persone si suicidarono.
Le conseguenze della crisi
Gli effetti si sentirono dal 1929 al 1934.
Le banche fallirono ed i risparmiatori persero tutti i loro soldi.
Si entro' in recessione (produzione lenta, disoccupazione e inflazione)
Conseguenze: crescita dei licenziamenti, mancanza di acquirenti.