Le Sorelle Mirabal: Icone di Coraggio e Resistenza nella Storia Dominicana

All’interno di questo appunto è descritta la vita dalle sorelle Mirabal, donne che si sono distinte per il loro coraggio. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni che riguardano la loro vita, le loro origini, l’istruzione, il loro attivismo politico, il loro assassinio ed il ricordo della loro figura a livello mondiale.

Informazioni salienti sulle sorelle Mirabal

Le sorelle Mirabal erano delle attiviste politiche della Repubblica Dominicana che nella generazione seguente alla loro morte si sono trasformate in vere e proprie “martiri nazionali”, grandiose icone femministe ed eroi rivoluzionari. Si tratta rispettivamente di: Patria Mercedes Mirabal nacque il 27 febbraio del 1924 a Salcedo, María Argentina Minerva Mirabal nacque il 12 marzo del 1926 a Salcedo, Antonia María Teresa Mirabal nacque il 14 ottobre del 1935 a Salcedo e Bélgica Adela Mirabal-Reyes nacque il 1° marzo del 1925. Queste quattro donne erano sorelle originarie della Repubblica Dominicana che si ribellarono alla politica dittatoriale di Rafael Leónidas Trujillo. Infatti, a causa di questa opposizione, tre di loro vennero uccise, precisamente il tragico evento avvenne il 25 novembre del 1960. Mentre l’ultima sorella morì nel 2014, per circostanze naturali.

Origini, informazioni sulla famiglia ed istruzione

Le quattro sorelle Mirabal erano nate all’interno di una famiglia di proprietari terrieri. Tutte e quattro sono cresciute in un ambiente profondamente tradizionalista e protetto nella città rurale di Ojo de Agua, che si trovava nella provincia di Salcedo, Repubblica Dominicana. Il loro padre chiamato Enrique, erano molto rigido e le teneva a freno. Nonostante la loro madre Mercedes avesse avuto una istruzione precaria, si rese conto che l’istruzione era fondamentale per la formazione delle figlie. Così la donna cercò di convincere il marito dicendogli che se la loro figlia Patria, la quale desiderava diventare suora, avesse intrapreso un percorso di studi, di conseguenza il percorso di apprendimento doveva essere intrapreso anche dalle sue sorelle.
Con il passare degli anni, tutte e quattro le sorelle hanno sviluppato una coscienza sociale, rendendosi conto che la vita quotidiana all’interno del loro paese era stata distorta per un'intera generazione a causa della dittatura di Rafael Trujillo.
Situazione politica della Repubblica Domenicana e attivismo delle sorelle Mirabal.
Per oltre trent’anni, la nazione caraibica della Repubblica Dominicana è stata governata dal Generale Rafael Leonidas Trujillo Molina (1891-1961), il quale mantenne il potere per mezzo del terrore, la sopraffazione e la corruzione. Trujillo decise il suo regime intorno al 1930 con il consenso degli Stati Uniti, che avevano terminato da poco tempo l'occupazione della Repubblica Dominicana e ambivano alla stabilità nella regione per motivi economici e strategici. Trujillo riuscì a vincere la presidenza dominicana nel maggio del 1930, attraverso un'elezione contrastata. Quando entrò in carica in modo ufficiale come presidente il 16 agosto 1930, aveva usato la violenza per eliminare gli oppositori reali e potenziali in modo tale da annientare qualsiasi opposizione nei confronti del suo governo.
Minerva, una delle sorelle Mirabal, sapeva in prima persona quale fosse la natura del dittatore. Infatti non accettava la sua politica così, all'età di 22 anni, dopo aver respinto le aperture sessuali di Trujillo, è stata messa in carcere e le è stato proibito di continuare i suoi studi in legge. La giovane ragazza rimase per tre anni agli arresti domiciliari a casa dei suoi genitori a Ojo de Agua. Lì trascorreva il suo tempo dipingendo acquerelli e scrivendo poesie sui torti che stava subendo, ma anche a nome di tutti quei poveri del suo Paese che venivano sfruttati. In seguito, Minerva riuscì a riprendere gli studi in legge e si laureò con il massimo dei voti e la lode presso l'Università Nazionale Autonoma della Repubblica Dominicana.
Nel 1959, la Rivoluzione cubana che portò al potere di Fidel Castro, fu fondamentale nella radicalizzazione di molti dominicani, comprese le sorelle Mirabal. Nella fase iniziale della rivoluzione cubana, molti latinoamericani hanno notato un miglioramento nella lotta per la giustizia sociale in quanto, per molto tempo, a milioni di persone erano stati negati gli elementi basilari di una vita serena. Ma questa nuova visione non fu ben vista dal dittatore Trujillo, il quale reagì in modo brutale: centinaia di uomini furono messi in carcere, molti dei quali sono stati seviziati e alcuni semplicemente sono scomparsi, per non essere mai più visti. La dittatura di Trujillo fu terribile e non riusciva ad essere sradicata da nessun nemico.
Nonostante ciò, gli oppositori alla dittatura continuavano a pianificare dei modi per il rovesciamento dell'odiata politica. Tra questi rivoluzionari c’erano proprio le sorelle Mirabal, ciascuna delle quali aveva ragioni diverse per la loro partecipazione a un'impresa così pericolosa. La sorella maggiore era Patria, la quale ha preso parte a questa opposizione perché voleva riportare la giustizia nel proprio paese. Minerva era intenzionata a diventare una rivoluzionaria dalla mente dura e senza paura, libera da ogni illusione sui pericoli che stava affrontando. Mentre le altre due sorelle avevano pareri contrastanti: María Teresa, la più giovane ed ancora poco esperta, pensava che fosse necessario fare qualcosa per liberare la sua nazione dalla malvagia Trujillo, mentre Dedé, l'unica che riuscì a salvarsi, non ha mai accettato questa logica di resistenza.

Partecipazione ai gruppi di opposizione e la loro morte

Nel 1960 le sorelle Mirabal Patria, Minerva, María Teresa insieme ai rispettivi mariti, si inserirono al crescente movimento di resistenza anti-Trujillo che iniziò ad espandersi nella Repubblica Dominicana. Nel 1959 a causa del fallimento di una rivolta, i mariti delle sorelle vennero arrestati e imprigionati. Gli Stati Uniti cambiarono atteggiamento e cominciarono prendere le distanze da un regime che aveva moltissimi oppositori. Le sorelle Mirabal, conosciute con il nome in codice di “Mariposa” dai movimenti anti-dittatoriali, divennero famose per le loro attività agli agenti della polizia segreta di Trujillo. Così furono arrestate ma rilasciate dopo poco tempo. Negli ultimi mesi del 1960, Trujillo non riusciva più a tollerare il movimento rivoluzionario, soprattutto quello con le sorelle Mirabal. Innervosito dal loro audace rifiuto di cessare le loro attività di opposizione, Trujillo ordinò di uccidere le donne. Le sorelle Mirabal pensarono che la loro richiesta di vedere i loro mariti imprigionati fosse stata approvata, ma in realtà si trattava solo di uno stratagemma. Così il 25 novembre 1960, mentre si incamminavano verso il carcere, furono arrestate, sottoposte a orribili torture e uccise. Per occultare la natura del crimine, i loro corpi sono stati messi nella loro jeep che è stata spinta su un'alta scogliera poco oltre Santiago. Quando si è saputa della notizia della loro morte, pochi lettori in patria o all'estero sono stati illusi dalla storia di un incidente automobilistico che ha ucciso Patria, Minerva e María Teresa Mirabal. Infatti poco dopo è stato scoperto che i corpi erano stati torturati, quindi non si trattava di un semplice incidente.

Morte del dittatore Trujillo e politica successiva

La sera del 30 maggio del 1961, Trujillo fu assassinato a colpi d'arma da fuoco all’interno della sua limousine guidato da un ex generale. Con la fine della dittatura di Trujillo, i dominicani credevano che il loro Paese si muovesse verso la democrazia. Nonostante ciò, i disordini, la, povertà e la disuguaglianza sociale continuarono ad affliggere la nazione nei decenni successivi. La famiglia delle sorelle Mirabal dovette accettare passivamente il grave lutto. La sorella sopravvissuta Dedé ha aiutato i cognati vedovi a crescere i bambini che erano stati privati delle loro madri.
Figura delle sorelle Mirabal nel loro paese
Durante il 1980, i domenicani cominciarono ad apprezzare il sacrificio fatto dalle sorelle Mirabal. Libri, articoli, mostre in musei e un francobollo commemorativo emesso il 18 dicembre 1985, dichiaravano tutti l'impulso nazionale di onorare queste donne. In tutta l'America Latina , le sorelle Mirabal sono diventate icone femministe, con l'anniversario della loro morte ricordato ogni 25 novembre come Giornata internazionale della violenza contro le donne.