Inizio '900 - Situazione Europa

Inizio della prima guerra mondiale (situazione europea)

Russia e Austria vogliono il controllo sui Balcani. Bismarck aveva fatto alleanza con

Italia e Austria. Emerge il Giappone dopo il crollo della Cina. La questione Nord

Africana con la Tunisia e il Marocco. La Francia aveva trovato un accordo con la Russia.

1903 avvicinamento tra Francia e Inghilterra. 1904 intesa cordiale tra Francia e

Inghilterra prevede che la Francia avrebbe favorito l’Inghilterra per l’Egitto e avrebbe

avuto via libera per il Marocco. 1905-1906 prima crisi marocchina e si vede una

tenuta tra le varie alleanze. La Germania voleva scacciare la Francia, l’Italia non si

schiera totalmente con la Germania, stessa cosa l’Austria quindi la Germania esce ed

è la Francia ad avere il controllo sul Marocco. 1907 Russia e Inghilterra arrivano a un

accordo per il controllo dell’Afghanistan. 1908 l’Austria annette la Bosnia Erzegovina,

ciò causa un’ostilità della Serbia. La Serbia voleva l’indipendenza. Così la Germania si

schiera con l’Austria intimidendo la Russia. La Germania minaccia la Russia dicendo

che se non accettano l’annessione l’Austria attacca la Serbia e ciò crea attrito tra

Germania, Russia e Austria. 1908-1909 quando Russia e Italia si impegnano per

l’indipendenza nei Balcani. 1911 II crisi marocchina: la Francia si espande

ulteriormente. Questo non va bene alla Germania quindi deve cedere il Congo per

vedersi riconosciuti questi terreni in Marocco. L’Italia invade le isole del Mar Egeo

conquista rubando territori dall’impero ottomano. 1911-1912, è l’impresa di Libia.

Vogliono togliersi dalla potenza ottomana. L’impero turco sta perdendo pezzi, si

concentra su una persecuzione verso gli armeni. I guerra balcanica riescono a

prendere terra all’impero ottomano. Italia senza grande spesa prende la Libia e il

Dodecaneso all’impero ottomano. 1912 ondata rivoluzionaria nei Balcani ottengono

l’indipendenza. La Bulgaria veniva assegnata come protettorato alla Russia. La

Bulgaria si porta verso gli imperi centrali. La Romania e la Serbia vanno con le potenze

dell’intesa. 28 Giugno 1914 visita diplomatica a Sarajevo da parte di Francesco

Ferdinando e viene assassinato. Si voleva colpire l’impero e Francesco era erede al

trono. Ci dovevano essere gruppi nazionalisti all’interno della Serbia. Dal conflitto tra

Austria e Serbia vengono trascinate tutte le potenze e l’Italia non partecipa con le

potenze della triplice. In Bosnia vivono i serbi e la Serbia si sente minacciata quando la

Bosnia si annette all’Austria. I serbi in Bosnia vogliono l’autonomia, vogliono essere

annessi alla Serbia. La Serbia opera nella certezza di essere coperta dalla Russia ma la

Russia interviene tardi quando c’è già il conflitto con l’Austria e con altre potenze. 28

luglio dichiarazione di guerra. Così scoppia la Prima Guerra Mondiale. Germania che

impone il tipo di governo alla Francia, lo fa per poter espandere i territori. Russia

voleva difendere i territori Slavi, c’è il nazionalismo che dilaga durante questa guerra.

La prima guerra mette in campo mezzi tecnici sofisticati che consentono lo sterminio

del nemico. Il progresso viene dalla convinzione che la società umana sia prodotto

dell’iniziativa dell’uomo e può creare la società perfetta. Lo scopo è realizzare una

società senza disuguaglianze. Fuoco purificatore del conflitto, guerra rigeneratrice,

l’evento bellico mette in scena la crisi di questa convinzione. La forza, il dominio,

identità nazionale. Nell’uomo c’è la volontà di annullamento del nemico. La prima

guerra mondiale non risolve niente. Una società in cui discutere le proprie

controversie. Deve essere letta, dove tutte le spinte dell’uomo di fare da sé la storia si

sono ritrovate. Da guerra di movimento a guerra di posizione in trincee quindi servono

più uomini, errore grande è pensare che la guerra duri poco. Ci sono gruppi di

volontari. Pensano a una guerra breve, una cultura bellica. Guerra all’arma bianca:

corpo a corpo. Invece si sparano mirando alla trincea nemica. Si affronta un nemico

che resta nemico perché anonimo. L’esperienza apposta a quella descritta dal

governo. In Italia c’è la maggioranza neutralista inizialmente. Tra i neutralisti c’è

Giolitti che riteneva l’Italia non pronta per entrare in guerra. Ci sono i socialisti che in