Concetti Chiave
- La Finlandia ha subito diverse ondate migratorie e dominazioni, incluse quelle delle tribù ugrofinniche e dei re di Svezia nel XII e XIII secolo.
- Nel 1809, a seguito della guerra russo-svedese, la Finlandia passò sotto il controllo russo diventando un Gran Ducato con ampia autonomia.
- Nel 1906, la Finlandia istituì un parlamento con suffragio universale, proclamando la propria indipendenza nel 1917 dopo la caduta dell'amministrazione zarista.
- La Finlandia combatté contro l'Unione Sovietica nel 1939 e, nonostante alleanze e conflitti, riuscì a mantenere la propria indipendenza durante la Seconda Guerra Mondiale.
- Grazie a programmi di ricostruzione come il piano Marshall, la Finlandia è diventata un paese prospero e tecnologicamente avanzato, entrando nell'Unione Europea nel 1995.
Indice
Migrazioni e dominazioni storiche
Mentre l’ultima glaciazione stava terminando, e la flora e la fauna di nuovo stava rifiorendo, l’uomo si fece abbastanza coraggioso da riprende la strada in direzione del Grande Nord. Una nuova migrazione si produsse duemila o tremila anni fa quando le tribù ugrofinniche si spostarono verso l’ovest, occupando la zona che oggi corrisponde all’Ungheria, e verso il nord-ovest, attuale Estonia e Finlandia.
In seguito alle crociate dei XII e XIII secoli, la Finlandia passò gradualmente sotto il dominio dei re di Svezia e nel 1362, i Finlandesi parteciparono addirittura all’elezione per l’individuazione del sovrano. Tuttavia, l’accordo siglato fra Napoleone e lo Zar Alessandro I° concesse mano libera a quest’ultimo che operò la conquista di tutta la Finlandia. Vi riuscì facilmente a seguito della guerra del 1808-1809. Così, il destino che per 600 anni aveva sempre legato la Svezia alla Finlandia ebbe fine. Le vecchie leggi restarono in vigore in Finlandia e lo zar lasciò une larga autonomia al paese. La Finlandia diventò un Gran Ducato e nel 1812 la capitale passò da Turku a Helsinki. In ogni modo, la Finlandia aveva una sua propria moneta, i suoi servizi postali e le sue ferrovie. Le lingue ufficiali del paese restarono il finnico e lo svedese.Autonomia e indipendenza finlandese
Nel 1906, la Finlandia ottenne per proprio conto un’istituzione parlamentare che, per quell’epoca, era la più moderna del mondo, poiché prevedeva un diritto di voto identico per gli uomini e le donne. Tuttavia la politica colonialista russa infierì ancora a lungo. Il rovesciamento della vecchia amministrazione da parte dei Bolscevichi offri, infine, la possibilità alla Finlandia di proclamarsi indipendente. Tale decisione fu assunta il 6 dicembre 1917 in seguito ad un movimento che prese una svolta tragica dal gennaio al maggio 1918. La Finlandia fu straziata da una guerra civile in cui i Rossi e i Bianchi combatterono fra di loro. Sostenuti dalla Germania, i Bianchi sconfissero i Rossi e la Finlandia poté così diventare una democrazia occidentale.
Conflitti e alleanze durante le guerre mondiali
Purtroppo, la pace non durò più di due decenni. I Finlandesi rifiutarono di cedere alcuni territori e il 30 novembre 1939, Stalin dichiarò guerra alla Finlandia. Dopo un sorprendente numero di vittorie, la Finlandia fu tuttavia schiacciata dalle forze superiori del nemico. Per ottenere la pace, essa dovette cedere una vasta parte della Carelia all’Unione Sovietica. Quando la Germania nazista attaccò quest’ultima nel 1941, I Finlandesi si allearono con i Tedeschi, nella speranza di poter in questo modo recuperare le terre perdute. Ciò, però, non si verificò e l’armistizio, firmato nel 1944, costrinse la Finlandia ad espellere le truppe tedesche dalle regioni del nord. Questa “guerra della Lapponia”, di fatto, contribuì alla distruzione della provincia lappone. La Finlandia fu il solo fra i paesi belligeranti europei, eccettuato il Regno Unito, a non essere occupato durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ricostruzione e prosperità post-bellica
Il trattato di pace ratificò la perdita della Carelia e la Finlandia si impegnò a pagare delle riparazione all’Unione Sovietica qui ammontavano ad un totale di 570 milioni di dollari. Un importante programma di ricostruzione fu portato a termine grazie al piano Marshall e fu possibile far ritornare in Carelia, senza difficoltà, 400.000. Grazie agli sforzi di tutti, la Finlandia si trasformò, nel corso di alcuni decenni, in un paese prospero con un sistema di sicurezza sociale ed un livello tecnologico che la pone sullo stesso piano dei suoi vicini nordici. Nel 1995, è membro dell'Unione Europea ed è l'unico Paese nordico ad aver adottato l'euro, in sostituzione del marco finlandese. Dal 2011 la zecca finlandese conia anche gli euro per la vicina Estonia da cui Helsinki dista solo 80 km.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali migrazioni verso la Finlandia?
- Come cambiò il dominio della Finlandia nel corso dei secoli?
- Quando e come la Finlandia ottenne l'indipendenza?
- Quali furono le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale per la Finlandia?
- Come si è evoluta la Finlandia nel dopoguerra?
Le tribù ugrofinniche migrarono verso l'ovest e il nord-ovest, occupando l'attuale Ungheria, Estonia e Finlandia.
La Finlandia passò sotto il dominio svedese dopo le crociate dei XII e XIII secoli, e successivamente sotto il dominio russo dopo la guerra del 1808-1809.
La Finlandia proclamò l'indipendenza il 6 dicembre 1917, dopo il rovesciamento dell'amministrazione russa da parte dei Bolscevichi.
La Finlandia perse la Carelia, dovette pagare riparazioni all'Unione Sovietica e partecipò alla "guerra della Lapponia" contro le truppe tedesche.
Grazie al piano Marshall e agli sforzi di ricostruzione, la Finlandia divenne un paese prospero con un sistema di sicurezza sociale avanzato e nel 1995 entrò nell'Unione Europea, adottando l'euro.