Concetti Chiave
- Nel 1848, la Francia vive una svolta politica con la proclamazione della Seconda Repubblica, a seguito di una rivolta popolare contro il re Luigi Filippo d’Orléans.
- Il governo provvisorio introduce il suffragio universale maschile, la libertà di stampa e di riunione, e abolisce la schiavitù nelle colonie.
- I contrasti tra borghesia e proletariato emergono quando gli Ateliers Nationaux vengono soppressi, portando a violenti scontri con migliaia di vittime.
- Luigi Napoleone Bonaparte viene eletto presidente della Seconda Repubblica, ma le successive leggi reazionarie limitano i diritti acquisiti.
- Il colpo di stato del 2 dicembre 1851 da parte di Luigi Napoleone Bonaparte porta alla fine della Seconda Repubblica e l'instaurazione del Secondo Impero.
Indice
La rivoluzione del 1848 in Europa
En 1848, l’Europa intera reagisce contro con i vecchi regimi ristabiliti dopo il congresso di Vienna. La crisi agricola e industriale colpisce duramente gli Stati e i movimenti rivoluzionari si fanno strada. Per la Francia, il 1848 segnerà una svolta importante nella vita politica.
La rivolta di Parigi
Tutto comincia a seguito di un banchetto organizzato nella captale francese, comre pretesto per una riunione pubblica che il governo aveva proibito.
Il 22 febbraio, i Parigini scendono in piazza e il giorno successivo l’agitazione diventa più ampia.. Si ha un incidente e l’esercito spara sulla folla. Allora Parigi si rivolta al grido “Viva la Repubblica”, la guardia nazionale fraternizza con il popolo ed il re, Luigi Filippo d’Orléans abdica.Il governo provvisorio e le riforme
Si forma allora un governo provvisorio e si proclama la Repubblica., Il poeta Lamartine per un certo periodo è a capo della rivoluzione che, tuttavia, coinvolge essenzialmente la borghesia di orientamento repubblicano oltre a socialisti come Louis Blanc. Il proletariato si aspettava molto da questo governo. Infatti viene istituito il suffragio universale (ma le donne sono escluse dal voto) e viene riconosciuta la libertà di stampa e di riunione. Nelle colonie si procede all’abolizione della schiavitù. Dal punto di vista sociale, viene proclamato il diritto al lavoro e sono creati gli Ateliers Nationaux che erano dei grandi cantieri pubblici con lo scopo di creare posti di lavoro per i disoccupati. Ma molti cittadini (clero, piccoli borghesi) noin sono pronti a seguire questo movimento di impronta sociale. I possidenti hanno paura che prima o poi venga proclamata l’abolizione della proprietà privata e prendono posizione contro i socialisti e i loro sostenitori. Addirittura si diffondono voci su di una probabile bancarotta e tutti si affrettano ad accumulare e nascondere l’oro, ormai considerato come l’unico bene di rifugio.
La reazione dei moderati
Le elezioni del 23 aprile sono vinte dai moderati; di conseguenza gli Ateliers Nationaux, simbolo di una repubblica socialista ma anche luogo di ritrovo dei rivoluzionari, sono soppressi. Di fronte a questo gli operai hanno la sensazione di essere stati traditi e il 23 giugno non esitano ad innalzare le prime barricate. Dopo 4 giorni di terribili combattimenti nelle strade, l’insurrezione viene schiacciata con violenza inaudita., Sono massacrate ben 3.000 persone, più di 11.000 sono arrestate ed altre ancora vengono deportate. Ormai fra la borghesia e la classe operaia, che finora erano unite nella difesa delle libertà fondamentali repubblicane, ci sarà solo incomprensione e odio.
L'ascesa di Luigi Napoleone Bonaparte
L’unica conquista rimasta della Rivoluzione è il suffragio universale maschile. Il 10 dicembre 1848, Luigi Napoleone Bonaparte, figlio dell’ex re d’Olanda Luigi Bonaparte, è eletto presidente della Seconda Repubblica, soprattutto per il suo nome che gli permetteva si riscuotere un grande successo popolare. Vengono votate alcune leggi reazionarie, come la soppressione del diritto di associazione. Tuttavia i conservatori non si sentono al sicuro et temono ancora che i socialisti giungano agli estremi. Nel 1850, si pone un limite al suffragio universale: per avere diritto al voto, occorre essere residenti da tre anni. Gli operai, costretti come sono a continui spostamenti per motivi di lavoro, sono i più penalizzati. Comincia a farsi strada l’idea di un regime forte per rimettere un po’ d’ordine. Il 2 dicembre 1851, Luigi Napoleone Bonaparte con un colpo di stato tranquillizza i conservatori e la Seconda Repubblica è sostituita dal Primo Impero. Questo è reso possibile dal fatto che, la resistenza della destra fu molto debole, la resistenza della sinistra sporadica e comunque repressa nel sangue in provincia le grandi città accettarono il colpo di stato senza opporsi.
Domande da interrogazione
- Quali eventi hanno portato alla caduta di Luigi Filippo d'Orléans nel 1848?
- Quali misure sociali sono state introdotte dal governo provvisorio della Seconda Repubblica?
- Quali furono le conseguenze delle elezioni del 23 aprile 1848 in Francia?
- Come è stato eletto Luigi Napoleone Bonaparte presidente della Seconda Repubblica?
- Quali cambiamenti politici hanno portato alla fine della Seconda Repubblica e all'instaurazione del Secondo Impero?
La caduta di Luigi Filippo d'Orléans è stata innescata da una rivolta popolare a Parigi, iniziata il 22 febbraio 1848, dopo che il governo aveva proibito una riunione pubblica. L'esercito ha sparato sulla folla, portando all'abdicazione del re e alla proclamazione della Repubblica.
Il governo provvisorio ha introdotto il suffragio universale maschile, la libertà di stampa e di riunione, l'abolizione della schiavitù nelle colonie, il diritto al lavoro e la creazione degli Ateliers Nationaux per fornire lavoro ai disoccupati.
Le elezioni del 23 aprile 1848 furono vinte dai moderati, portando alla soppressione degli Ateliers Nationaux. Questo ha causato un senso di tradimento tra gli operai, che hanno reagito con una rivolta il 23 giugno, successivamente repressa con violenza.
Luigi Napoleone Bonaparte è stato eletto presidente della Seconda Repubblica il 10 dicembre 1848, principalmente grazie al suo nome, che gli ha garantito un grande successo popolare.
La Seconda Repubblica è stata sostituita dal Secondo Impero dopo il colpo di stato di Luigi Napoleone Bonaparte il 2 dicembre 1851, facilitato dalla debole resistenza della destra e dalla repressione della sinistra.