Concetti Chiave
- Lorenzo Ghiberti fu un poliedrico artista umanista, noto per la sua capacità di lavorare in diversi campi, tra cui oreficeria, scultura, pittura e architettura.
- Le sue sculture in bronzo, in particolare, lo resero famoso, facendo di lui una figura rappresentativa tra il Gotico e il primo Rinascimento fiorentino.
- Fondatore di una rinomata bottega a Firenze, Ghiberti formò e influenzò artisti come Masolino, Donatello e Paolo Uccello.
- Lavorò principalmente per le "Arti Maggiori", un'associazione di ricchi borghesi, riflettendo la sua importanza nel contesto sociale ed economico dell'epoca.
- Tra le sue opere più celebri figurano la Porta Nord e la Porta del Paradiso, oltre alle tre Statue per Orsanmichele.
Indice
Lorenzo Ghiberti: un uomo dell'Umanesimo
Lorenzo Ghiberti nacque e morì a Firenze rispettivamente nel 1378 e nel 1455.
Egli fu un uomo dell'Umanesimo poiché non si limitò ad un mestiere, ma si incuriosì e praticò più lavori; fu un orafo, uno scultore, un pittore, un architetto, un letterato ed un collezionista di antichità.
La fama delle sculture in bronzo
La sua fama, però, è data soprattutto dalle sue sculture in bronzo.
Ghiberti fu un artista che non si è limitato neanche in una determinata corrente artistica: infatti, le sue opere si muovono tra il Gotico ed il primo Rinascimento di Firenze e ne fu uno dei padri fondatori insieme a Filippo Brunelleschi.
La bottega e gli artisti frequentatori
Egli ebbe una bottega che più egli divenne famoso, e più quest'ultima venne frequentata da artisti come Masolino, Donatello e Paolo Uccello.
Nel corso della sua carriera artistica lavorerà quasi esclusivamente per l'associazione che riuniva i più ricchi membri della borghesia, denominata "Arti Maggiori".
Apprendistato e opere famose
Ghiberti svolse il suo apprendistato di artista a Firenze, nella bottega del padre, l’orafo Bartolo, dove apprese le tecniche e lo stile dell’oreficeria toscana tardogotica.
Le sue opere più famose sono: La Porta Nord, le tre Statue per Orsanmichele,ed infine, la Porta del Paradiso.
Molto popolare fu la sua nemesi con l'artista, sempre fiorentino, Filippo Brunelleschi.