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Henri Matisse
Influenzato inizialmente dall’Impressionismo, da Cézanne; fu attratto i seguito
dall’esperienza divisionista. Ma il suo animo lo portava verso il piacere del colore e alla
pittura intesa (come Renoir) come “gioia di vivere”. Contrariamente a Van Gogh e a
Gaugin, per i quali gli stessi colori a cui facevano ricorso, costituivano un’esaltazione
di quelli comunque presenti nel soggetto rappresentato, Matisse non cerca la
somiglianza cromatica oggettiva.
La Donna con cappello: si nota l’irruenza cromatica, colori mescolati in maniera
disordinata, ombre create dai colori! Colore inteso come gioia di vivere! La donna
volge lo sguardo verso l’osservatore mostrandosi nel suo ricco abbigliamento
borghese dominato da un fastoso cappello. La violenza delle tinte è il modo impiegato
dall’artista per affermare se stesso e la propria personalità.
La stanza rossa: I primari rosso, blu e giallo costituiscono le tinte dominanti. La
costruzione prospettica (indicata dalla sottile linea nera del bordo del tavolo e dalla
piega della tovaglia, e dallo spessore del muro in cui è ritagliata la finestra) è annullata
dalla scelta dello stesso rosso, con l’identico motivo floreale in blu.
Pesci rossi: il naturalismo ritorna. Il tavolinetto rotondo e il vaso di vetro con 4 pesci
rossi sono visti assonometricamente e non in prospettiva. Il grado più elevato del
naturalismo è nei riflessi rossi sulla superficie dell’acqua.
Signora in blu: Il colore naturalistico è rimasto solo nel rosa dell’incarnato della
donna. L’artista ha esagerato le dimensioni delle mani, perchè non aderisce al
realismo. Al di sotto dell’abito azzuro bordato di bianco non si percepisce alcun corpo.
La poltrona rossa ha gialli braccioli, mentro lo schienale si fonde con il rosso della
parete. La prospettiva è stata modificata e il pavimento di piastrelle nere risulta
ribaltato di 90°.
In quest’opera c’è solo il colore; no forma.
La gioia di vivere : tutto è tranquillo, sereno,
non c’è nessun peso.. girotondo di figure... ritmo
della vita.. colori innaturali. In questo dipinto
Matisse riesce ad armonizzare e semplificare la
forma e a fondere uomo e natura in una sorta di
ritorno al primitivo. Anche il paesaggio presenta
colori innaturali, come ad esempio l'albero rosa
che è lo stesso colore utilizzato per la pelle delle
persone, quasi a sottolineare l'unione tra uomo e
natura. Scena di bagnanti in cui Matisse realizza
per la prima volta la sua intenzione di deformare le
linee del corpo umano. Il quadro ritrae un esterno,
ma non è dipinto dal vero: a Matisse non
interessava l’aria aperta, preferiva il chiuso di una stanza. Rappresenta dei nudi
femminili dipinti a macchie e senza rispettare i colori naturalistici.