vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Edvard Munch (1863-1944)
Ha avuto una certa esperienza drammatica profonda angoscia. Ha subito
l’influenza di Kierchegaard e di Hegel. La sua arte risentirà della morte della madre
(quando lui aveva 5 anni) e della sorella (quando lui aveva 15 anni). Si forma in
ambito accademico; arriva a Parigi ma si stacca dall’impressionismo, infatti egli
“non dipinge ciò che vede, ma ciò che ricorda” “la
ed inoltre afferma che
natura deve essere vissuta, non solo osservata” . Per questo opere esposte
all’aperto.
Progetto (che non porterà a termine) : realizzare il “fregio della vita”; le opere
dovevano ruotare attorno a 4 punti:
1) Amore che nasce
2) Amore che fiorisce e poi passa
3) Paura di vivere (“L’urlo”)
4) Morte
Arte degenerata non era in linea con l’ideologia nazista... in tutte le opere
troveremo il rosso che indica sangue e malattia.
La fanciulla malata: (é solo un ricordo), c’è
qualcosa di figurativo. Il tema fa riferimento alla sorella
(tubercolosi). Immagine molto tenera. Prospettiva ribaltata.
Non sembra un letto ma una sedia (per avere una migliore
respirazione) La madre non riesce a guardare negli occhi la
figlia per il dolore. Tutto è scuro tranne il cuscino. Ci sono
comodini su cui ci sono le medicine idea della morte
Pittura striata idea di occhi pieni di lacrime.
Sera al corso: Opera angosciante.
Sulla strada di Oslo c’è questo passeggio.
Silenzio tombale, la folla viene verso di
noi e si è trasformata in un “corteo
spettrale”. Ciò che rimane di figurativo
sono i cilindri, i cappelli.. perchè la folla è
la borghesia che ha perso ogni valore!
L’unica persona che va al contrario sulla
strada è lui, che va controcorrente è
un modo per denunciare la borghesia
ipocrita! Colori ricordano le atmosfere nordiche.
L’urlo: paradossalmente è silenzioso. Difficilmente
un’artista accompagna l’opera con la spiegazione. Lui lo
(“Camminavo lungo la strada con due amici....[ ]”)
fa! .
Urlo d’angoscia, che sento solo lui e che pervado la
natura. Arte simbolica. I due amici non si accorgono di
nulla e ciò rappresenta la “falsità dei rapporti umani”
Ponte ostacoli della vita.