Concetti Chiave
- Ambrogio Lorenzetti's frescoes depict the consequences of good and bad governance, using vivid allegorical scenes of Siena and its countryside.
- The Hall of Nine in Siena features a serene and luminous depiction of the Good Government, emphasizing justice and communal well-being.
- The Bad Government fresco contrasts with dark, violent imagery, illustrating the chaos and tyranny's impact on Siena's society and landscape.
- The International Gothic style was characterized by a blend of religious and secular themes, with notable artists like Giacomo Jacqueiro and Giovanni de’ Grassi.
- In Southern Italy, cultural exchanges influenced artworks such as the fresco "Triumph of Death," reflecting both Italian and French elements.
La luce della Sala dei Nove, che cade sulla parete dove è raffigurato l'Effetto del Buon Governo, i colori vivaci che sfumano dolcemente, l'atteggiamento dei soggetti e l'atmosfera placidamente operoso, creano un effetto di grande serenità. La Sapientia regge la bilancia della Giustizia, assisa sul trono, e le dispensa ispirazione per tutte le sue sentenze, che possono dare conforto ai più meritevoli, o implacabile castigo per i colpevoli.
Nell' allegoria degli "Effetti del Cattivo Governo", le atmosfere cambiano radicalmente, con colori violenti e cupi, paesaggi desolati, atti di violenza e saccheggio, personaggi dalla valenza diabolica e tirannia del potere. La "Tirannia"che appare come un ibrido diavolo cornuto spoglia la Giustizia delle sue prerogative, la piega ai suoi interessi, ignorando il bene comune. La rappresentazione del Lorenzetti, lascia ben poco spazio alle metafore allegoriche, sugli effetti devastanti del Cattivo Governo in Città e nella campagna), in città le case sono sbarrate, soprusi e violenze sono perpetrati da una soldataglia scatenata. Nella campagna arida e desolata, nessuno lavora. Gli uomini bruciano case e distruggono villaggi. Timor, una vecchia orrida con artigli, svolazza nel cielo oscuro e questa forse è l'unica metafora che vuole simboleggiare la morte.
Gotico Internazionale: I centri creatori del gotico internazionale furono le grandi corti della seconda metà del Trecento per poi diffondersi e confrontarsi con le tradizioni preesistenti nell’arco alpino e in alcuni valligiani. In quegli anni era usuale soprattutto decorare le dimore sia private che pubbliche e le chiese sia centrale che quelle più piccole e non potendosi creare un equilibrio tra astrazioni cortesi e realismo esasperato le regioni alpine preferirono delle tendenze espressive più marcate. Vi è inoltre una mescolanza di temi profani e temi religiosi. Ritroviamo quindi soggetti con temi cavallereschi, come ad esempio Nove prodi e nove eroine, in cui sono raffigurate figure mitiche dell’antichità rivestiti con abiti del periodo, o nella Fontana della Giovinezza, che assume cadenze più vivaci e in cui vi sono anche forme sgraziate e grottesche, e rappresentazioni religiose, che per la loro semplicità costituiscono una Bibbia dei poveri, raffiguranti soprattutto la passione di cristo e le storie dei santi con gli stessi costumi, gesti e linguaggio espressivo. Autore importante di questo periodo è Giacomo Jacqueiro e la sua opera più nota è il ciclo di affreschi nella chiesa dell’abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, dove emergono chiaramente le caratteristiche del gotico internazionale, quali la limpidezza dei colori e il contrasto tra la presenza di oggetti lussuosi come il trono della vergine nella Madonna in trono e quelle dei pastori dai tratti plebei.
La produzione lombarda del gotico internazionale è invece costituita da codici miniati e tra questi troviamo il Libro D’ore, ovvero un libro di preghiere per uso privato, in cui sono rappresentate scene cortesi e i personaggi, come San Giorgio e la Principessa, hanno un aspetto esile aristocratico. Famoso miniatore lombardo fu Giovanni de’ Grassi, il quale nel suo Taccuino dei disegni ci offre una serie di disegni di panneggi e animali rappresentati con il massimo realismo. Altri autori di spicco furono Michelino da Besozzo, autore dello Sposalizio mistico di Santa Caterina, dove è in rilievo il trono della Vergine su uno sfondo dorato e privo di tridimensionalità, e della Madonna del Roseto, e Stefano da Verona, che nella sua Adorazione dei Magi, utilizza sia il gusto naturalistico lombardo sia l’eleganza lineare francese. Per quanto riguarda l’architettura in Lombardia troviamo Il Duomo di Milano, che è in stretto rapporto con le grandi cattedrali d’oltralpe rivelando uno stile rivolto soprattutto alla Francia e ai paesi germanici, pur conservando quale caratteristica locale, quali la dilatazione d’impianto e l’accentuato digradare delle navate, il materiale scelto però non è il tipico mattone romanico ma il granito delle cave della val d’osola. In Veneto invece il Canal Grande si arricchisce di sontuose dimore come ad esempio il Ca’ d’Oro che concentrano il loro lusso nelle facciate mediante portici e logge traforate decorate.
L’Italia meridionale è invece un punto d’incontro di diverse culture infatti subisce l’influenza di due percorsi, quella marchigiana lungo la via adriatica e quella francese spagnola lungo la via tirrenica. Ciò è dato dai stretti legami tra Napoli ed Avignone sin dall’inizio del Trecento, per questo motivo vi era un continuo scambio di opere e di artisti che viaggiavano. Un esempio di tale commistione è l’affresco il Trionfo della Morte che è appunto una commistione per costumi, italiani e francesi allo stesso tempo, e per il tema tipicamente gotico. AL centro del dipinto troviamo un cadavere in groppa a un cavallo scheletrico, simbolo della morte, che irrompe scagliando frecce mortali.
Nel primo ventennio del Quattrocento a Firenze si vive una fase di radicale mutamento in cui convivono due diverse correnti artistiche, quella tardogotica e quella rinascimentale. I maggiori esponenti tardogotici furono Lorenzo Monaco e Masolino. Per quanto riguarda Lorenzo Monaco egli va annoverato per il suo segno talvolta tagliente e per le sue modulazioni lineari di grande raffinatezze, come si può notare ne l’Adorazione dei Magi, dove vi sono figure slanciate e di estrema eleganza, anche se il suo monacato lo rende molto lontano dal naturalismo del gotico internazionale e ciò si nota anche nelle sue composizioni che appaiono privati di preziosi dettagli naturalistici. Masolino, che aderì solo in parte allo stile rivoluzionario di Masaccio, cerca di costruire spazi propettici realistici come ad esempio nella Resurrezione di Tabita e risanamento dello storpio, ma poi al centro della scena colloca personaggi abbigliati con abiti del tempo fiorentini totalmente estranei alla realtà circostante. Inoltre possiamo dire che gli riveste le sue figure sempre di una ricercata serenità e ciò lo possiamo notare nel Peccato Originale, in netta contrapposizione alla Cacciata dei Progenitori di Masaccio, raffigurata sulla parete opposta della cappella.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato degli affreschi del Buon e Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti?
- Quali sono le caratteristiche distintive del Gotico Internazionale?
- Come si manifesta l'influenza culturale nel sud Italia durante il Gotico Internazionale?
- Quali sono le differenze tra le correnti artistiche a Firenze nel primo ventennio del Quattrocento?
- Quali sono le caratteristiche architettoniche del Duomo di Milano nel contesto del Gotico Internazionale?
Gli affreschi rappresentano un proclama politico alla comunità, illustrando gli effetti del buon e cattivo governo su Siena e la sua campagna, con scene di operosità e serenità contrapposte a violenza e desolazione.
Il Gotico Internazionale si distingue per la mescolanza di temi profani e religiosi, l'uso di colori limpidi, e il contrasto tra oggetti lussuosi e figure plebee, come evidenziato nelle opere di Giacomo Jacqueiro e Giovanni de’ Grassi.
L'Italia meridionale è un punto d'incontro di culture, influenzata da percorsi marchigiani e francesi-spagnoli, con scambi di opere e artisti, come dimostrato dall'affresco "Il Trionfo della Morte".
A Firenze convivono il tardogotico, rappresentato da Lorenzo Monaco con il suo stile raffinato e lontano dal naturalismo, e il rinascimentale, con Masolino che cerca di costruire spazi prospettici realistici.
Il Duomo di Milano rivela uno stile influenzato dalla Francia e dai paesi germanici, con caratteristiche locali come la dilatazione d'impianto e l'uso del granito, in contrasto con il tipico mattone romanico.