Concetti Chiave
- Il collegio dei Pontefici, guidato dal Pontefice massimo, era la suprema autorità religiosa e garantiva l'armonia tra Roma e gli dei.
- I Flamini erano quindici sacerdoti, ciascuno dedicato al culto di una specifica divinità, come Giove, Marte e Quirino.
- Le Vestali custodivano il fuoco sacro nel tempio della dea Vesta, un simbolo di protezione per la città.
- Gli Auguri e gli Aruspici interpretavano segni divini attraverso il volo degli uccelli e l'esame delle viscere delle vittime.
- Altri collegi includevano i Quindecemviri, gli Arvali, i Salii e i Feciali, ciascuno con compiti specifici nei rituali e nelle cerimonie.
Collegi sacerdotali di Roma
I collegi sacerdotali più importanti erano i seguenti: il collegio dei Pontefici, presieduto dal Pontefice massimo, suprema autorità religiosa: i Pontefici le tradizioni religiose della città e avevano il compito di conservare mantenere la buona armonia tra Roma e i suoi dei; i Flamini, quindici sacerdoti addetti al culto di una sola divinità ciascuno (ad esempio il flamine Diale era addetto al culto di Giove, il flamine Marziale al culto di Marte, il flamine Quirinale al culto di Quirino, ecc…); le Vestali, le quali custodivano il fuoco sacro che ardeva perennemente nel tempio della dea Veste; gli Auguri, che interpretavano il volo e il canto degli uccelli e ne traevano gli auspici; gli Aruspici, che esaminavano le viscere delle vittime, per accertarsi della volontà degli dei; i Quindecemviri, che interpretavano i libri sibillini nei casi funesti per lo Stato; gli Arvali, i quali celebravano cerimonie varie per una grande festa campestre alla fine di maggio; i Salii, che custodivano lo scudo sacro a Marte, caduto dal cielo; i feciali, i quali dichiaravano la guerra, lanciando un’asta ferrata nel territorio nemico, oppure suggellavano alleanze sacrificando un maiale. I sacerdoti dei vari collegi si distinguevano per le vesti o per distintivi speciali.
Importanza dei sacerdoti a Roma
I sacerdoti erano molto importanti alla corte di Roma.