Concetti Chiave
- La storia di Roma inizia nell’VIII secolo a.C., trasformandosi da agglomerato contadino a città influente durante il periodo monarchico.
- Con la cacciata di Tarquinio il Superbo nel 509 a.C., termina l’influenza etrusca e inizia l’espansione marittima romana.
- Le guerre puniche (264-146 a.C.) segnano l’estensione del controllo romano sulle coste mediterranee.
- Roma affronta conflitti interni, culminanti con la guerra civile tra Mario e Silla e l’ascesa di Giulio Cesare.
- La transizione alla fase imperiale avviene con Ottaviano, che nel 27 a.C. diventa il primo imperatore romano con il titolo di Augustus.
L'ascesa di Roma
Per comprendere l’affermazione decisiva di Roma sui regni ellenistici è necessario fare un passo indietro.
Tradizionalmente la storia di Roma inizia nell’VIII secolo a.C. Già in età arcaica (cioè nel periodo monarchico,noto come quello dei “sette re di Roma”),da iniziale agglomerato contadino Roma si trasforma in una città capace di avanzare pretese nella penisola italica; tali pretese si fanno più incalzanti con la fine del VI secolo a.C., quando al governo monarchico subentra quello repubblicano, in mano alle famiglie aristocratiche più potenti della città.
Espansione e guerre puniche
Cacciato l’ultimo re, Tarquinio il Superbo, nel 509 a.C., termina la fase di influenza etrusca su Roma e inizia la grande espansione a nord, ma soprattutto a sud, nel tentativo di acquisire l’egemonia marittima sul Mediterraneo.
La resa di Taranto, allora città portuale di prima importanza, e la sconfitta del suo alleato Pirro, re dell’Epiro, è solo un momento di questa espansione, che culmina con le guerre puniche contro Cartagine, altro centro portuale dominante. Con la vittoria romana nelle guerre puniche (combattute tra il 264 a.C. e il 146 a.C.) Roma estende il proprio controllo sulle zone costiere di tutto il Mediterraneo;la conquista romana finisce inoltre per rafforzare la cultura greca su tutto il mondo antico.Conflitti interni e transizione
Mentre i suoi confini si allargavano e si istituivano forme di controllo politico sulle regioni conquistate, Roma era dilaniata da una guerra civile tra capi di fazioni opposte che cercavano di imporre la propria autorità. La figura più autorevole era rappresentata da Cicerone, strenuo difensore delle istanze repubblicane.
Questi conflitti, che spesso strumentalizzavano il malcontento popolare a fini politici, culminano con lo scontro (88-82 a.C.) tra Mario e Silla e con l’affermazione di Caio Giulio Cesare, vissuto tra il 101 e il 44 a.C. È a questo punto che tradizionalmente si situa la transizione dalla repubblica all’età imperiale: solo nel 27 a.C., tuttavia, Ottaviano, pronipote di Giulio Cesare, riesce a ottenere dal Senato il titolo di Augustus, diventando così il primo imperatore romano.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di Roma durante l'età monarchica e repubblicana?
- Come si è evoluta la struttura politica di Roma dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo?
- Quali furono le conseguenze delle guerre civili a Roma?
Durante l'età monarchica, Roma si trasformò da agglomerato contadino a città con pretese nella penisola italica. Con l'inizio dell'età repubblicana, Roma espanse la sua influenza, culminando con le guerre puniche e il controllo del Mediterraneo.
Dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo nel 509 a.C., Roma passò da un governo monarchico a uno repubblicano, dominato dalle famiglie aristocratiche, e iniziò una grande espansione territoriale.
Le guerre civili a Roma, culminate con lo scontro tra Mario e Silla e l'ascesa di Giulio Cesare, portarono alla transizione dalla repubblica all'età imperiale, con Ottaviano che divenne il primo imperatore romano nel 27 a.C.