Concetti Chiave
- Durante il periodo dell'anarchia militare, tra il 238 e il 284 d.C., il potere imperiale passò di mano in mano senza una dinastia stabile.
- L'assenza di un equilibrio tra il ceto senatorio e i militari portò a ammutinamenti e rivolte che destabilizzarono il governo romano.
- La situazione economica e civile si deteriorò gravemente a causa della mancanza di un'autorità centrale stabile e delle incursioni nemiche.
- In questo periodo, i comandanti militari, sostenuti dai loro reparti, si proclamavano imperatori, causando un caos politico.
- Nel cinquantennio di crisi, ventuno imperatori si susseguirono, molti dei quali furono assassinati in lotte di potere interne.
La dinastia dei Severi
La dinastia dei Severi, pur con i suoi limiti, era riuscita a mantenere complessivamente funzionante la macchina dello Stato e soprattutto a difendere i confini. Alla morte di Massimo il Trace, l’aristocrazia romana tentò di riconquistare le leve del potere, ma non emerse alcuna personalità capace di risolvere una situazione che divenne sempre più seria. In realtà, il vero problema di questo periodo fu che i due poteri fondamentali dello Stato (il ceto senatorio e i militari) non riuscirono a trovare un equilibrio.
Instabilità politica e militare
Si susseguirono dunque ammutinamenti e rivolte che incisero in modo disastroso sulla stabilità di governo: tra il 238 e il 284 d.C., il titolo imperiale passò di mano in mano e non fu possibile fondare una nuova dinastia né rendere stabile in altro modo il potere.
Questa situazione di incertezza istituzionale ebbe effetti devastanti sulla vita economica e civile, in un’epoca, per giunta, in cui la situazione internazionale era peggiorata e l’esercito romano non era in grado di impedire che i nemici, scardinando i confini, provocassero enormi devastazioni. Questo cinquantennio di gravissima crisi è noto agli storici come “periodo dell’anarchia militare”: esautorate completamente le magistrature, i vari reparti dell’esercito proclamavano imperatori i loro comandanti che combattevano tra loro per accaparrarsi il potere.
Conseguenze del marasma politico
In questa fase politica, mancando un’autorità centrale stabile e riconosciuta, il potere veniva perciò assunto da chi aveva la forza e i mezzi per imporsi, in tal caso i suoi militari.
Per dare un’idea della situazione di completo e inarrestabile marasma politico, basti pensare che in questo periodo si susseguirono ben ventuno imperatori e che, a parte due di loro uccisi dalla peste: assassinati da rivali, pretendenti al trono oppure vittime di congiure militari.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali problemi durante la dinastia dei Severi?
- Cosa caratterizzò il "periodo dell'anarchia militare"?
- Quali furono le conseguenze della mancanza di un'autorità centrale stabile?
Il principale problema fu l'incapacità di trovare un equilibrio tra il ceto senatorio e i militari, portando a instabilità politica e militare.
Fu caratterizzato da ammutinamenti, rivolte e il passaggio del titolo imperiale tra vari comandanti militari, senza una dinastia stabile.
La mancanza di un'autorità centrale portò a un marasma politico, con ventuno imperatori susseguitisi, molti dei quali assassinati o vittime di congiure.