Concetti Chiave
- La Mesopotamia era un crocevia per i nomadi del deserto siriaco e della penisola arabica, e delle steppe asiatiche.
- Il rapporto tra nomadi e sedentari in Mesopotamia era complesso e caratterizzato da interdipendenza.
- Oltre ai conflitti, esistevano scambi commerciali e cooperazione tra nomadi e sedentari.
- I nomadi servivano spesso negli eserciti sedentari e svolgevano funzioni di polizia.
- La visione dei sedentari sulla civiltà era influenzata dalla loro prospettiva urbana, ignorando quella dei nomadi.
Indice
Popoli della Mesopotamia
Dopo i Sumeri e gli Accadi (ovvero le due genti principali che emerso nella regione mesopotamica) altri popoli vennero a insediarsi nella medesima area o in zone limitrofe: la Mesopotamia infatti rappresentava un crocevia per i movimenti delle popolazioni nomadi di due ampie aree: quella del deserto siriaco e della penisola arabica e quella dell'altopiano iranico e della grandi steppe dell'Asia centrale.
Rapporti tra nomadi e sedentari
La storia della Mesopotamia e, più in generale del Vicino Oriente antico, fu segnata costantemente dal rapporto tra genti sedentarie e genti nomadi. Sarebbe sbagliato immaginare il rapporto tra nomadi, dediti soprattutto alla pastorizia, e popoli sedentari, dediti soprattutto all'agricoltura, come un movimento basato unicamente sull'aggressione e sulla reazione. E' vero che di frequente i nomadi praticavano nelle zone agricole incursioni, razzie e, in qualche caso, effettuavano invasioni di massa, ma la realtà era molto più complessa.
Interdipendenza e scambi commerciali
Tra nomadi e sedentari si instauravano spesso rapporti di equilibrio da cui tutti traevano giovamento. Si può anzi parlare di una vera e propria interdipendenza tra i due gruppi. Questi rapporti si esprimevano in vario modo, per esempio in scambi commerciali; i nomadi, inoltre, spesso militavano negli eserciti cittadini o, addirittura, li troviamo inquadrati con funzioni di “polizia”, al servizio dei re.
Percezione dei nomadi dai sedentari
Nelle descrizioni antiche prevale tuttavia l'aspetto traumatico e violento. Ciò che, nel modo di vivere dei nomadi, impressionava maggiormente i sedentari era l'assenza di tutti quegli aspetti che, secondo loro, costituivano la vera civiltà. Che cosa pensassero i nomadi dei sedentari non lo sappiamo, e la circostanza non deve meravigliare: i documenti scritti provengono tutti dal mondo delle città, ed esprimono inevitabilmente la mentalità dei sedentari. Per gli abitanti dei centri urbani la civilità era una sola: la loro.
Domande da interrogazione
- Quali popoli si insediarono nella Mesopotamia dopo i Sumeri e gli Accadi?
- Come si caratterizzavano i rapporti tra nomadi e sedentari nella Mesopotamia?
- Qual era la percezione dei sedentari nei confronti dei nomadi?
Dopo i Sumeri e gli Accadi, altri popoli si insediarono nella Mesopotamia, che era un crocevia per i movimenti delle popolazioni nomadi provenienti dal deserto siriaco, dalla penisola arabica, dall'altopiano iranico e dalle steppe dell'Asia centrale.
I rapporti tra nomadi e sedentari erano complessi e non si basavano solo su aggressioni e reazioni. Esisteva un'interdipendenza con scambi commerciali e i nomadi spesso servivano negli eserciti cittadini o come forze di polizia.
I sedentari percepivano i nomadi in modo traumatico e violento, impressionati dalla loro mancanza di aspetti che consideravano civiltà. I documenti scritti riflettono la mentalità dei sedentari, poiché provengono dal mondo delle città.