Concetti Chiave
- Gli Etruschi, insediatisi in Italia nel IX secolo a.C., fondarono città-stato come Tarquinia e Volterra, simili alle poleis greche.
- La loro origine è incerta; teorie suggeriscono un'origine asiatica o locale, con influenze villanoviane.
- La civiltà etrusca raggiunse il massimo sviluppo nel VII-VI secolo a.C., ma la dodecapoli rimase politicamente frammentata.
- L'economia etrusca prosperava grazie all'agricoltura, all'estrazione mineraria di ferro e argento e alla costruzione di infrastrutture come canali e acquedotti.
- La religione etrusca era caratterizzata da divinità antropomorfe e pratiche divinatorie, con una forte enfasi sulle necropoli e il culto dei morti.
Indice
Gli Etruschi e le loro origini
Nel IX secolo a.C. si stanziò in Italia la prima grande civiltà italica: gli Etruschi.
Questa popolazione, che si stanziò tra il mare e i fiumi Arno e Tevere, fondarono numerose città-stato, simili alle poleis greche: alcune delle più importanti sono Tarquinia, Arezzo, Perugia e Volterra.
Gli Etruschi furono un popolo misterioso, per due aspetti fondamentali: la lingua e l’origine;
Per quanto riguarda la lingua, è stata decifrata, ma ci sono pochissimi documenti; per quanto riguarda l’origine, ci sono due tesi: Erodoto sosteneva che gli Etruschi erano una popolazione nata nell’Asia Minore e in seguito a una lenta migrazione, questa popolazione si sarebbe unita a una popolazione italica: i Villanoviani.
Questa tesi fu confermata anche dopo il ritrovamento di un’iscrizione, molto simile alla lingua etrusca, trovata sull’isola di Lemmo, nel mar Egeo.
Il problema, se tale ipotesi fosse vera, sarebbe spiegare la formazione di questa nuova civiltà.
L’altra ipotesi è quella di Dionigi di Alircanasso, che sosteneva che gli Etruschi erano originari dei luoghi che abitavano.
-Città
Struttura delle città-stato etrusche
Questa popolazione formò una società urbana molto evoluta, come accennato prima, basato su città-stato, simili alle polesi greche; queste poleis, ognuna autonoma e indipendente dalle altre, erano governate da un re, il lucomone, anche se tra il VI e il V secolo a.C., il potere del re s’indebolì fortemente e si affermò un regime repubblicano.
Molte di queste poleis, inoltre, erano riunite in una lega, ovvero un’alleanza religiosa e militare, detta dodecapoli, chiamata così perché ne facevano parte le dodici seguenti poleis: Veio, Cerveteri, Tarquinia, Vulci, Orvieto, Chiusi, Vetulonia, Volterra, Perugia, Cortone, Arezzo e Fiesole.
Ogni anno, le città-stato si riunivano nel Fanun Voltumnae, il santuario del Dio Voltumna, nei pressi del lago di Bolsena.
Massimo sviluppo di questa civiltà, fu tra il VII e il VI secolo a.C., grazie anche all’occupazione della pianura padana, la Campania e della stessa Roma.
Nonostante ciò la lega delle dodici poleis non riuscì a trasformarsi in uno stato forte, anzi, spesso erano in lotta tra di loro.
Nel 475 a.C. una flotta siracusana riuscì a distruggere definitivamente la flotta etrusca.
-Economia
Economia e risorse degli Etruschi
Per quanto riguarda l’economia, vennero costruiti canali e acquedotti, per favorire l’agricoltura e procedettero anche a disboscare i boschi che li circondavano, ricavando molto legname.
La vera ricchezza erano le risorse minerarie, in particolare ferro e argento.
-Società
Società e gerarchia etrusca
Per quanto riguarda la loro società, la classe dirigente era formata dai grandi proprietari terrieri e delle miniere. Al di sotto degli aristocratici c’erano i lavoratori, divisi tra schiavi e uomini liberi.
-Scrittura
Gli etruschi utilizzarono la scrittura già a partire dal VII secolo a.C., inoltre, trascrissero la lingua in greco, per facilitare i loro scambi commerciali.
-Religione
Religione e credenze etrusche
Gli etruschi credevano in divinità antropomorfe, cioè con aspetto, carattere e sentimenti u
mani: le divinità principali furono Tinia (molto simile a Zeus) e Uni, la moglie, (molto simile a Era).
Pensavano inoltre che era molto importante interpretare i segni della natura, perché in essi gli dei rivelavano il loro volere, questa interpretazione dei segni si chiama divinazione o aruspicina e veniva eseguita a dei sacerdoti detti aruspici.
Le necropoli, ovvero “le città dei morti”, avevano un ruolo di notevole importanza nella civiltà etrusca: credevano che la vita dell’anima proseguisse anche dopo la morta e per questo era molto importante costruire una dimora simile alle case dei vivi.
La camera sepolcrale era coperta da una finta cupola e le pareti presentavano dei dipinti che raffiguravano scene della quotidianità: feste, banchetti, giochi e danze.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali città-stato fondate dagli Etruschi?
- Quali sono le due principali teorie sull'origine degli Etruschi?
- Come era strutturata la società etrusca?
- Quali erano le principali risorse economiche degli Etruschi?
- Qual era l'importanza delle necropoli nella civiltà etrusca?
Gli Etruschi fondarono numerose città-stato, tra cui le più importanti sono Tarquinia, Arezzo, Perugia e Volterra.
La prima teoria, sostenuta da Erodoto, suggerisce che gli Etruschi provenissero dall'Asia Minore e si fossero uniti ai Villanoviani. La seconda teoria, di Dionigi di Alicarnasso, afferma che fossero originari dei luoghi che abitavano.
La società etrusca era composta da una classe dirigente di grandi proprietari terrieri e delle miniere, seguita da lavoratori divisi tra schiavi e uomini liberi.
Le principali risorse economiche degli Etruschi erano le risorse minerarie, in particolare ferro e argento, oltre all'agricoltura favorita da canali e acquedotti.
Le necropoli erano importanti perché gli Etruschi credevano che la vita dell'anima continuasse dopo la morte, quindi costruivano tombe simili alle case dei vivi, decorate con dipinti di scene quotidiane.