Concetti Chiave
- A Roma antica, l'educazione dei bambini era principalmente affidata alla famiglia, trasmettendo valori e nozioni attraverso l'esempio pratico.
- Il contatto con il mondo greco portò alla nascita delle prime scuole a pagamento, gestite da precettori spesso di origine greca.
- Il "ludus litterarius" era il primo livello di istruzione, dove i bambini imparavano a leggere, scrivere e i rudimenti di aritmetica.
- La "grammatici schola" forniva un'educazione umanistica, focalizzata sull'interpretazione dei poeti greci e latini per giovani di famiglie agiate.
- La "rhetoris schola" era riservata a studenti privilegiati che apprendevano l'arte della retorica e della pubblica oratoria.
Indice
L'educazione romana arcaica
Per i romani la formazione dei giovani era stato sempre importante, tuttavia essi non possedevano un sistema scolastico ben definito. Questo era dovuto soprattutto al fatto che a Roma, almeno nella fase arcaica, il ruolo principale nell'educazione viene sempre affidato alla famiglia, al cui interno venivano impartite ai giovani le principali nozioni e trasmessi i valori fondamentali, basati sul rispetto dei più anziani e sull' obbedienza alle norme tradizionali.
Più che la teoria infatti, per gli antichi romani era essenziale l'esempio pratico. L'educazione dei figli era dunque affidata alla madre fino alla prima infanzia poi a partire dai 7 anni circa al padre, infine iniziava una sorta di apprendistato nel quale il giovane si metteva al seguito di un adulto prestigioso, ascoltandone gli insegnamenti.Influenza greca e scuole private
Dal terzo secolo avanti Cristo, tuttavia, le cose cambiano. Roma entro in contatto diretto con il mondo greco è uno dei risultati di tale rapporto sulla creazione delle prime scuole gestite da personale specializzato: precettori privati (pedagogi), spesso di origine greca e di condizione servile, aprivano scuole a pagamento aperte a tutti.
Ludus litterarius: prime nozioni
Le tappe fondamentali del "corso di studi" sono:
- Ludus litterarius: Praticamente in un'età compresa in generale fra i 5 e i 7 anni i bambini (soprattutto maschi e di condizione libera) frequentavano il ludus, che era gestito da un maestro (magister Ludi o litterator). Costui insegnava loro a leggere e scrivere sia in latino sia in greco, e impartiva i primi rudimenti di aritmetica. Le classi non erano divise per età né per numero di allievi era anzi desiderio del maestro avere una classe numerosa visto che riceveva un pagamento da ogni allievo.
- Grammatici schola: i ragazzi restavano nella scuola del litterator per qualche anno poi in generale verso i 10-11 anni, un limitato numero di giovani quasi solo i maschi di famiglia agiata passava alla scuola di grammatico (Grammaticus). Qui ricevevano una sorta di formazione umanistica completa: si apprendeva l'arte del parlare correttamente e a interpretare e commentare i principali poeti greci e latini. Le altre discipline venivano di fatto abbandonate.
- Rhetoris schola: verso i 15 ei 17 anni alcuni studenti privilegiati potevano passare alla scuola del rettore (rhetor): qui si dedicavano ad apprendere la retorica, ovvero l'arte del parlare in pubblico. In questa scuola si svolgevano molti esercizi pratici di simulazione e di preparazione alla vera attività oratoria che si esercitava nei tribunali e negli altri luoghi istituzionali, soprattutto in Senato.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo della famiglia nell'educazione dei giovani romani?
- Come cambiò il sistema educativo romano con l'influenza greca?
- Quali erano le tappe fondamentali del "corso di studi" romano?
- Chi poteva accedere alla "Rhetoris schola" e cosa si imparava lì?
Nell'antica Roma, l'educazione dei giovani era principalmente affidata alla famiglia, con la madre responsabile fino alla prima infanzia e il padre successivamente. L'apprendistato con un adulto prestigioso era una fase importante.
Dal terzo secolo avanti Cristo, Roma entrò in contatto con il mondo greco, portando alla creazione delle prime scuole gestite da precettori privati, spesso greci, che offrivano un'istruzione a pagamento.
Le tappe includevano il "Ludus litterarius" per l'alfabetizzazione di base, la "Grammatici schola" per una formazione umanistica, e la "Rhetoris schola" per l'apprendimento della retorica.
Solo alcuni studenti privilegiati, generalmente tra i 15 e i 17 anni, potevano accedere alla "Rhetoris schola" dove si dedicavano all'arte del parlare in pubblico, con esercizi pratici per prepararsi all'oratoria nei tribunali e nel Senato.