La vita e le conquiste di Alessandro Magno, il grande sovrano macedone

L'ascesa al trono di Alessandro

Alessandro era il figlio di Filippo II. Era un giovane colto, amante della letteratura e per alcuni anni aveva avuto come suo precettore il filosofo Aristotele. Salì al trono quando aveva meno di vent'anni.

Conquista della Grecia e dell'Asia

Alla morte del padre gli alleati greci pensarono di poter approfittare dell'inesperienza del giovane per poter riacquistare l'indipendenza.

Conoscendo questo rischio, Alessandro attraversò la Tessaglia e calò in Grecia con un grande esercito e affrontò Tebe, la città più ribelle, la rase al suolo riducendo in schiavitù i suoi abitanti nel 335 a.C. Le poleis, perciò, assegnarono ad Alessandro il comando dell’esercito della lega di Corinto. Dopo essere tornato in patria e aver eliminato i suoi rivali dinastici, egli si dedicò alla conquista dell'Asia.

Battaglie contro i persiani

Nel maggio del 334 a.C., il giovane re affidò ad Antipatro il governo della Macedonia, lasciò la capitale Pella e radunò un esercito di 5000 cavalieri e 30000 opliti. In Asia, il re, si trovò a combattere contro un esercito persiano molto grande ma debole. Nel maggio e il giugno del 334 a.C., nei pressi del fiume Granico, nella prima battaglia, Alessandro rischiò la vita, ma per fortuna fu salvato dall'amico Clito. Nonostante ciò, riuscì a vincere, riuscendo così a liberare dal contollo persiano le città greche della Ionia. La seconda battaglia avvenne a Isso nel novembre del 333 a.C. Stavolta l'esercito persiano era più organizzato e guidata da Dario 3. Alessandro riuscì lo stesso a vincere e Dario, invece, fuggì.

Alessandro in Egitto e Assiria

La prossima meta fu l'Egitto. Gli Egizi non tolleravano la sottomissione alla Persia, infatti si erano ribellati più volte e fu per questo motivo che accolsero Alessandro come un eroe. Nel 331 a.C., egli fu incoronata faraone d'Egitto ad Alessandria, la città da lui fondata, mentre nell'oasi di Siwa, i sacerdoti dle tempio lo proclamarono figlio di Zeus. Nella primavera del 331 a.C. i Macedoni, avanzarono nelle pianure assire e a ottobre, a Gaugamela, Alessandro attaccò e riportò una vittoria completa. Successivamente, egli ottenne anche la sottomissione del satrapo di Babilonia, Mazeo. Dopo un mese di sota, egli raggiunse Susa, dove recuperò parte del saccheggio di Atene del 480 a.C. Poi, nel 330 a.C., raggiunse Persepoli e dette alle fiamme i palazzi. Infine, ci fu la marcia su Ecbatana,dove si rifugiò Dario 3.Egli fu tradito e deposto dai suoi dignitari, poi venne ucciso da Besso nel 330 a.C. Alessandro seppellì il re a Persepoli.

La marcia verso l'India

A questo punto il re congedò l'esercito, facendo rimanere solo i volontari e i mercenari. Nel 329 a.C., egli vendicò la morte di Dario 3 attaccando la Battriana e catturando Besso e giustiziandolo. Intanto, Alessandro cominciò a comportarsi come un re persiano adattandosi agli stili di vita e prendendo come sua moglie una donna iranica, Rossane. Nella primavera del 327 a.C., Alessandro iniziò a prepararsi per una spedizione in India. Con un esercito di circa 120 000 uomini, nel 326 a.C. sconfisse il re indiano Poro nella valle dell'Indo. Successivamente, le sue truppe, ormai stremate, si rifiutarono di continuare l'avanzata, perciò, solo nel 325 a.C., riuscì a raggiungere il mare alla foce dell'Indo. L'esercito A questo punto cominciò la marcia di ritorno in patria. Si divisero in tre colonne: la prima fu imbaracta dal generale Nearco, che doveva esplorare le rotte commerciali, mentre le altre due colonne comandate da Leonnato e Alessandro attraversarono il deserto della Gedrosia.

La morte di Alessandro

Nella primavera del 323 a.C., il re macedone si stava preparando per attacare l'Arabia ma questo non accadde dato che Alessandro si ammalò di febbri malariche. Morì il 13 giugno del 323 a.C. a 33 anni. Non si è ancora certi di come il sovrano sia morto, infatti alcuni credono si sia ammalato, mentre altri credono sia stato a causa di una congiura. Comunque, nonostante tutto, Alessandro fu un grande sovrano che riuscì a formare un impero di grandi dimensioni in non molto tempo. Per questo, infatti, nei secoli a venire egli venne chiamato Alessandro Magno, cioè "il Grande".