
Mentre il divieto di fumo nelle scuole continua a far discutere, arriva la prima multa da 55 euro inflitta ad una studentessa del liceo Michelangelo di Firenze. Le minacce, insomma, non restano sulla carta, ma si traducono prontamente in effettive sanzioni.
Anche se non accade ovunque. Tuttavia se di trasgressori se ne vedono ancora in giro, in generale sembra che la nuova regola venga rispettata nella maggior parte delle scuole.MULTATA PER UNA SIGARETTA - La prima multa non si è fatta attendere. Al Liceo Michelangelo di Firenze, infatti, una studentessa è rimasta vittima della sua cattiva abitudine. Una sigaretta nel cortile della sua scuola, quella stessa sigaretta che era solita fumare fino a qualche mese fa, le è costata ben 55 euro. In queste ore molti si chiedono se sia giusto impedire di fumare persino negli spazi aperti e nei momenti di pausa. In molte scuole, infatti, come al liceo Arnaldo e al liceo Gambara di Brescia, esisteva già questo tipo di normativa e, se nel primo erano rimaste estranee al divieto solo alcune aree all’aperto della scuola, presso il secondo già dallo scorso maggio era stato votato in consiglio d’istituto il divieto totale.
SIGARETTE IN DIMINUZIONE - In diverse scuole della Penisola il divieto resta allo stato potenziale, e alcuni giovani improvvidi, bypassando la nuova norma, continuano a portarsi dietro sigaretta e accendino. E’ accaduto per lo meno nelle prime settimane di scuola. E’ vero, però, che in molti istituti di fumo non se ne vede più. Diminuite esponenzialmente fino a sfiorare l’estinzione totale le sigarette nei cortili, fuori dai cancelli delle scuole.
PROBLEMATICHE DA RISOLVERE - Il provvedimento solleva tuttavia varie problematiche, come a chi affidare l’incarico di vigilare nelle scuole. In alcune ci pensano i custodi a scoraggiare i giovani, in altre sono direttamente i prof a dare il buon esempio e a chiedere ai giovani di fare il sacrificio.
IL VOSTRO PARERE - Molto discordanti i pareri dei giovani in merito alla delicata questione, perlomeno da quanto emerge su Twitter. C’è chi manifesta piena solidarietà alla ragazza multata, chi semplicemente afferma che la ferrea regola stia ottenendo risvolti positivi. Molti chiedono che il buon esempio parta dai prof che non dovrebbero essere graziati, ma trattati come i ragazzi. Infine se non manca chi dichiara orgogliosa di aver già diminuito la quantità di sigarette fumate, d’altro canto risuona a gran voce anche la protesta di qualche fumatore incallito che minaccia l’occupazione della scuola.
Margherita Paolini