
Da quest’anno per gli studenti delle scuole medie la vera impresa sarà farsi bocciare. Probabilmente sarà persino più facile avere il massimo dei voti alla fine dell’anno. Perché la tendenza per il futuro è quella di mandare il più possibile avanti i ragazzi, almeno fino all’esame di terza media. A fare la vera selezione ci penseranno le superiori. Nessuna idea o progetto campato in aria: è tutto scritto nero su bianco in uno dei decreti con cui il Miur ha dato attuazione alla riforma su ‘La Buona Scuola’.
La ‘Buona Scuola’ promuove tutti
Nei nuovi criteri indicati dal Ministero per valutare il rendimento dei ragazzi di tutti i cicli scolastici, infatti, un capitolo è dedicato proprio alle medie. L’art.6 decreto legislativo n.62/2017 - Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato – non potrebbe essere più chiaro. In fase si scrutini finali, si legge nell’articolo, “nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo”.
La bocciatura è l’ultimo degli scenari
Tradotto: la bocciatura diventa l’extrema ratio, giusto in caso di gravi carenze nell’apprendimento e comunque da certificare e motivare nel dettaglio. Quel ‘può deliberare’ dice tutto. In pratica, come ipotesi quasi unica di stop rimangono le questioni disciplinari. Anzi, su quelle il Miur sembra intenzionato a chiedere alle scuole un maggiore controllo. In più, per aiutare i ragazzi scolasticamente più ‘deboli’, la riforma invita gli istituti a intervenire con “specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento”.
Ancora più facile alle elementari
E pensare che sarebbe potuta andare ancora meglio, visto che nel caso delle scuole primarie la decisione con cui il consiglio di classe impedisce all’alunno di passare all’anno successivo deve esse ‘assunta all’unanimità’. Vuol dire che basta il parere favorevole di un solo docente per promuovere. Ma questo scenario, per le scuole medie, è forse sembrato eccessivo. Ma non c’è dubbio: le condizioni per affrontare l’anno con serenità ci sono tutte.
Ora è ufficiale quello che già si sapeva
Anche se, va detto, non è una grande novità. Le scuole medie sono da tempo una specie di isola felice. Farsi bocciare è già davvero complicato. Ce lo dicono i dati ufficiali sugli scrutini e sugli esiti degli esami: nell’ultimo anno scolastico, ad esempio, il tasso di promozioni è stato del 97,7% e il 98% ha superato l’esame finale. Ora però la consuetudine diventa regola: tutti (o quasi) promossi. A meno che gli studenti non s’impegnino sul serio per farsi bocciare, per verificare se le cose stanno davvero così.Marcello Gelardini