Cristina.M
di Cristina Montini
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La nuova sentenza della Corte di Cassazione stabilisce che gli insegnanti non sono responsabili se vi fate male entrando a scuola e non potete pretendere un risarcimento. Al limite la responsabilità ricade sul custode oppure sul Comune, in base alla proprietà degli spazi in cui avviene l'infortunio

Attenti a dove mettete i piedi quando entrate a scuola, non accalcatevi per essere i primi a sedervi in aula, non vogliate tagliare il traguardo del miglior studente a tutti i costi: se vi fate male, la scuola non pagherà nessun risarcimento.

Ma probabilmente non correte questo pericolo, la vostra entrata a scuola magari non è così impaziente e impetuosa. Tuttavia può interessarvi questa nuova sentenza della Corte di Cassazione, non si sa mai.

DI CHI È LA COLPA? - Il Ministero dell’Istruzione, e quindi la scuola, non è responsabile per gli incidenti che coinvolgono gli studenti mentre entrano a scuola. Se cadete per le scale esterne, se capitombolate rovinosamente nello spazio antistante all’entrata dell’istituto, non potete pretendere alcun risarcimento da parte della scuola, al limite potete rifarvi sul custode o sul Comune se non sono riusciti a garantire la sicurezza di quegli spazi.

ATTENTI SULLE SCALE! - Gli insegnanti sono responsabili della vostra sicurezza, è vero, ma solo se siete all’interno dell’istituto. La Cassazione li ha esonerati da questa incombenza nell’istante esatto in cui varcate la soglia della scuola. Il momento dell’entrata, sostiene la Cassazione nella sua sentenza, si consuma in “un arco spaziale e temporale dai contorni indefiniti, nel quale, per soprammercato, il personale della scuola non ha, a ben vedere, alcuna seria possibilità di esercizio delle funzioni sue proprie”.

L'ASSICURAZIONE A CHE COSA SERVE? - Questa sentenza dà anche l’occasione per tornare su un argomento molto sentito da studenti e genitori, quello dei contributi scolastici. Vi ricordiamo che i suddetti contributi si distinguono in volontari e obbligatori. I primi riguardano i versamenti richiesti per l’arricchimento dell’offerta culturale e formativa, mentre i secondi, quelli che devono essere pagati dalle famiglie obbligatoriamente, servono per pagare le spese che la scuola sostiene da parte dei genitori come, ad esempio, il pagamento dell’assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni. Assicurazione che, come si deduce da quanto affermato dalla Suprema corte, riguarda tutti quegli incidenti che avvengono nelle aule o negli altri spazi interni della scuola come corridoi, palestre, laboratori, ma non gradini esterni o aree adiacenti all'entrata.

Consulta anche la sezione Diritti degli studenti

Ti sei mai infortunato a scuola?

Cristina Montini