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di Cristina Montini
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La vendetta degli studenti: voti ai prof! articolo
Voti, giudizi di merito, pagelle e pagellini: gli studenti del liceo Berchet di Milano non ne potevano più di continue valutazioni e critiche e hanno detto basta! Hanno sovvertito i ruoli e si sono messi loro a dare voti agli insegnanti.

CHE INIZIATIVA! - È accaduto davvero, ma non si tratta di un colpo di Stato avvenuto in una scuola italiana, bensì di una iniziativa di alcuni studenti milanesi approvata dal preside del liceo Berchet allo scopo di far riflettere, sia studenti che professori, su cosa significa insegnare e sui risultati ottenuti da entrambi durante l’anno.

LE MATERIE - I ragazzi hanno espresso giudizi verso i loro professori sulla base di alcune “materie” come: “Conoscenza”, ovvero il livello di preparazione nella propria disciplina; “Spiegazione”, cioè la capacità di spiegare e di saper trasmettere il sapere; “Disponibilità”, vale a dire l’apertura verso le richieste avanzate dagli studenti. E poi hanno esposto le valutazioni nella bacheca della scuola accanto agli scrutini degli alunni.

LA PAGELLA DEL PROF - La maggior parte dei prof è stata promossa, ma quei pochi che si sono visti “bocciati” hanno potuto ritirare in segreteria delle vere pagelline complete di spiegazione per comprendere meglio i motivi del giudizio negativo. D’altro canto, non tutti hanno accettato di buon grado questa iniziativa, soprattutto chi si è visto inaspettatamente bocciato, e così sono fioccate critiche su questa che è stata considerata un inutile e controproducente idea.

ALL’UNIVERSITA’ GIA’ SI FA DA TEMPO
- Ma è veramente così strano pensare che gli studenti possano avere il diritto di esprimere quello che pensano sulle capacità di insegnamento dei loro professori? I ragazzi dell'Università, ad esempio, da anni sono abituati ad esprimere una valutazione, a carattere anonimo, sui corsi che hanno seguito, perché allora non dovrebbero farlo anche coloro che frequentano le scuole secondarie?

La vendetta degli studenti: voti ai prof! articolo
PAURA DELLE RITORSIONI? - Bisogna, certo, tener conto che le valutazioni degli studenti potrebbero non essere sempre pienamente oggettive, potrebbe accadere che qualche alunno si lasci “prendere la mano” e appioppare brutte insufficienze come “ritorsione” dei voti bassi presi durante l’anno, ma prendere in considerazione questo tipo di giudizio dato dagli studenti sarebbe comunque utile.

UN VOTO UTILE - Sarebbe, infatti, un modo per capire anche qual è il tipo di rapporto che si instaura tra studenti e insegnanti e, in fondo, sono proprio gli studenti che, dopo aver passato mesi e mesi con un prof, possono azzardare ad esprimere un giudizio sulla base della loro esperienza concreta. Essi sanno ben distinguere un insegnante preparato da uno impreparato.

DOV’E’ LA MERITOCRAZIA? - Il punto è che nel sistema scolastico italiano non vige la meritocrazia, gli insegnanti non fanno carriera per meriti particolari, così il lavativo e il professionista finiscono per avere lo stesso trattamento economico e quindi sarebbe opportuno che si introducesse un criterio oggettivo di valutazione della performance dell'insegnante, per premiare i più bravi e spronare i demotivati a fare di più. In questo criterio sicuramente bisognerebbe tenere in conto anche del feedback degli alunni e del loro livello di preparazione.

E voi cosa ne pensate dell’idea di poter dare voti ai vostri insegnanti?